Appena un mese dopo lo Sputnik , l'Urss manda in orbita lo Sputnik-2, con il primo viaggiatore dello spazio, la cagnetta Laika, un fox-terrier dallo sguardo vivo e un po' malinconico. Laika va in orbita chiusa in una capsula conica di 1,20 metri di altezza con una piccola cabina cilindrica pressurizzata, provvista di aria condizionata e riserve di ossigeno, cibo e acqua per una settimana. Nella sua orbita di 225 per 1.671 km di altezza, Laika attraversa quella frontiera che nessun essere vivente ha mai oltrepassato per vivere e muoversi al di fuori della Terra, e sperimenta le mille incognite di un volo spaziale: le fortissime accelerazioni del lancio, la vita in assenza di peso, il bombardarnento di particelle, raggi cosmici e radiazioni ultraviolette al di fuori del filtro protettivo dell'atmosfera terrestre. Dalle reazioni del suo organismo al volo spaziale, che vengono trasmesse in continuazione dallo Sputnik-2 a Terra, l'Urss deciderà se e quando inviare il primo uomo in orbita. In totale, 12.800 misurazioni, che per-mettono agli scienziati sovietici di concludere che l'uomo potrà viaggiare nello spazio e rientrare felicemente a Terra. Per Laika, invece, si tratta di un viaggio senza ritorno. Le tecnologie dell'epoca non rendono ancora possibile organizzare le procedure e i sistemi di rientro dallo spazio. Il 10 novembre, dopo sette giorni di volo orbitale, le scorte di ossigeno sono prossime afl'esaurimento. La fine di Laika viene accelerata con una dose di veleno. Lo Sputnik-2 con H corpo della cagnetta ruoterà intorno alla Terra ancora per quattro mesi, finché per l'abbassamento progressivo dell'orbita il 14 aprile 1958 piomberà nell'atmosfera disintegrandosi.Dopo la missione di Laika, altri animali apriranno la strada all'uomo per i voli spaziali. Il 2 luglio 1959 le due cagnette Otvazhnaya e Snezhinka e la coniglietta Marfusha saranno lanciate in un volo suborbitale e recuperate a Terra sane e salve. Il 19 agosto 1960 i cani Belka e Strelka compiranno un volo orbitale vero e proprio a bordo dello Sputnik-5 e saranno recuperati a Terra con i paracadute. Il 12 aprile dello stesso anno è la volta di Gagarin.