In tutte le famiglie del campidano, fino agli anni cinquanta, corbule, crivelli e canestri di varie dimensioni costituivano arredo fondamentale di una particolare stanza della casa contadina (la stanza degli utensili in fieno intrecciato). |
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In quel locale si svolgevano importanti attività domestiche: veniva setacciata la farina e si lavoravano gli impasti per la preparazione del pane necessario al fabbisogno settimanale. Pertanto canestri e corbule costituivano contenitori estremamente utili alle operazioni connesse alla panificazione. Da qui l'importanza delle funzioni pratiche che quotidianamente le massaie attribuivano agli oggetti provenienti dall 'artigianato dell'intreccio. Ancora oggi a Sinnai e nei paesi limitrofi l'intreccio di corbule e canestri costituisce un fiorente artigianato domestico al quale si dedicano, nel tempo libero, molte donne. Per realizzare le corbule e i canestri viene utilizzato il giunco, pianta che cresce spontaneamente nelle zone basse e palustri del territorio di Sinnai. | |
Gli intrecci sono prodotti con fibre di giunco e con culmi di fieno di grano. Primo dell'impiego dell'intreccio, i colmi di giunco e di grano devono essere raccolti e opportunamente preparati. Queste operazioni hanno bisogno di specifiche tecniche e competenze. Per la realizzazione delle diverse decorazioni che servono ad abbellire i canestri e le corbule vengono impiegati tessuti in lana molto soffici: damaschi, broccati e nastri di taffettà (impanna, scrallattu. impannas, indrollus). | |
Il lavoro di intreccio richiede alcuni strumenti essenziali: concolina piena d'acqua (scivedda prena de acqua), forbicine (ferrixeddus), punteruolo. Il lavoro dell'intreccio dei canestri si sviluppa secondo due strutture a spirale; la prima struttura che è quella dell'ordito si connette alla seconda struttura che è costituita dalle fibre di giunco lavorato e che viene avvolta con "punti alti" a spirale elicoidale. La base di partenza di tutto l'intreccio consiste in un piccolo cerchio (trotilli o girieddu).Dalle dimensioni di questo primo cerchietto si determina l'impianto per tutto l'oggetto da intrecciare. | |
Gli alunni delle classi quinte elementari di Via Caravaggio si sono cimentati, guidati da un'esperta di cestineria, nella realizzazione di manufatti per conoscere e recuperare le tradizionali attività artigianali del paese. L'attività ha coinvolto con interesse gli alunni; alla fine dell'a.s. i cestini sono stati esposti in una mostra allestita nei locali della scuola elementare. |