IL CAFFÈ

Un gruppo di intellettuali che si era dato il nome di Accademia dei Pugni, si riuniva nella casa di Pietro Verri a Milano.

Ne facevano parte, oltre al fratello Alessandro, uomini come Cesare Beccaria.

Le loro riflessioni riguardavano la politica, l’economia, la società; fu in questo contesto che nacque l’idea di una rivista pubblicata tra il 1764 e il 1766.

I loro obiettivi principali erano quello di riformare l’aristocrazia parassitaria, considerata ostacolo del progresso e la polemica nei confronti del vocabolario della Crusca che raccoglieva da circa due secoli il miglior lessico italiano.

Gli scrittori del Caffè sostenevano invece che la lingua è soggetta a tante variazioni e nei loro articoli facevano uso anche di termini stranieri.

 

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