Tappa
Verona Pompei
Km
720 ca
Durata viaggio
9 ore circa con una tappa di 1 ora e 2 rifornimenti
Data
Domenica, 6 Luglio 2003
Alle 4 e un quarto di mattina si parte !
Se la strada ce lo permette vorremmo raggiungere Pompei in tempo per visitarlo e fare lì la prima sosta.
Il viaggio si svolge, per fortuna, senza alcun intoppo. Percorriamo l'autostrada A22 fino a Modena e poi l' A1 fino a Pompei dove arriviamo verso le 13.
Il casello di uscita a Pompei è proprio di fronte agli scavi; sbuchi in mezzo alla caotica viabilità ordinaria. La cosa fa quasi impressione.
Non è neanche difficile trovare il campeggio "Pompei" : il gestore o qualcuno di affine, ci richiama con ampi gesti per indicarcene l'ingresso.
Gli amici che ci stanno precedendo - i Xxxxxxx che incontreremo tra qualche giorno - ce lo hanno descritto comodo ed ombreggiato (costa 7 Euro il parcheggio sino alle 19 e 23 Euro la sosta di un giorno con elettricità).
In effetti, riposiamo bene per un paio d'ore ed alle 15.30 siamo all'ingresso degli scavi.
Sono proprio impaziente di rivederli. Ero già stato qui da bambino con i mie genitori ed i nonni materni. Avevo 6 anni e nei ricordi ho ancora qualche scorcio delle rovine anche se, a dire il vero, il ricordo più nitido è quello delle pizze che mangiavamo, ormai stanchi morti, alla sera.
All'ingresso degli scavi, tentiamo di accordarci con altri turisti per dividere la spesa di 90 Euro e goderci una visita guidata. Nell'impresa veniamo "aiutati", tutto sommato in modo non fastidioso, dal Cav. xxxxxxxxx, sindacalista in pensione che adesso si guadagna qualche extra facendo la guida autorizzata dalla Regione.
Dopo una mezz'ora di infruttuosi tentativi desisitiamo e ci accontentiamo delle audioguide che si riveleranno, comunque, una buona scelta. Valgono sicuramente i 18 euro di spesa (per quattro) che vanno a sommarsi ai 10 euro del biglietto per adulto ed i 5 per i ragazzi e consentono dei gradi di libertà che la visita guidata non ci avrebbe permesso.
La bellezza degli scavi è impressionante e mozzafiato. Le rovine più belle sono quelle che ti lasciano intuire gli scorci della vita quotidiana che le accompagnavano : le cucine con i piani di cottura, le macine per il grano, i forni per il pane, i vari negozi, le stanze da letto del lupanare…
Un vero peccato che le suppellettili ordinarie, trovate in abbondanza, siano state trasportate al Museo Archeologico di Napoli che, sicuramente varrebbe la pena di visitare.
Sono molto suggestivi anche i calchi delle persone e degli animali sorprese dall'eruzione. La descrizione dell'audioguida ci spiega come sono stati ottenuti : la lava si è solidificata attorno al corpo ancora carnoso della persona. Quando, nella seconda metà del 1700 sono iniziati gli scavi, il direttore, intravedendo in una cavità formata dalla lava un osso umano ebbe l'intuizione di colarci del gesso che prese così la forma originaria.
Visitiamo anche la Villa dei Misteri, con i suoi begli affreschi, giusto in tempo per la chiusura delle 19.
Con il senno di poi non avremmo perso quella mezz'ora per la guida : abbiamo imparato molto anche dalle audioguide ed avremmo avuto un po' più di tempo per visitare qualcos'altro, perché è tutto talmente bello che la stanchezza del viaggio si è completamente dissolta.
Complice forse il caffè che ho bevuto prima di entrare. Ho capito perché qui è così buono ! La signorina del bar ha fatto una battuta doppia nel filtro per una tazza. Poi ha eliminato un po' di polvere in eccesso ed ha pressato in modo molto deciso quella rimasta. Il caffè che ne è uscito era semplicemente divino (e corroborante) !

A cena cerchiamo una pizzeria verso il centro del paese. La passeggiata dal campeggio al centro percorre un viale alberato con un parapetto con rientri regolari che danno sulla zona degli scavi archeologici. La cosa buffa è che in ogni rientro c'è una coppietta di ragazzi che amoreggia, alcuni anche con un certo trasporto !
La regolarità e continuità della loro disposizione le fa sembrare delle statue !

Ci sono anche altre cose che colpiscono il viaggiatore.

Intanto i cani randagi. Ne incontri tantissimi, buoni ed educati finché si vuole, ma alcuni sono proprio grossi.
E poi le leggi del codice della strada. E' scontato dire che qui sono diverse.
Le cinture di sicurezza sono, ormai, indossate da quasi tutti i passeggeri seduti sui sedili anteriori, tranne dal bambino che viene regolarmente tenuto libero in braccio !
Il casco, poi, non lo porta proprio nessuno !
Ci sono addirittura intere famiglie, ne ho viste anche di quattro persone, che viaggiano sullo stesso scooter, con il più grandicello in piedi tra le ginocchia del babbo ed il piccolo tenuto sotto un solo braccio (a mo' di fascina) dalla mamma !
I vigili, ci sono, gli ho sempre visti, guardano attenti e benevoli, ma senza mai intervenire…

Mangiamo una buona pizza in una pizzeria proprio alle spalle del Santuario sotto un enorme pergola di glicine e poi andiamo a letto perché domani ci aspetta un altro bel pezzo di strada.

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