Alle 4 e un quarto di mattina si parte
!
Se la strada ce lo permette vorremmo raggiungere Pompei
in tempo per visitarlo e fare lì la prima sosta.
Il viaggio si svolge, per fortuna, senza
alcun intoppo. Percorriamo l'autostrada A22 fino a Modena
e poi l' A1 fino a Pompei dove arriviamo verso le 13.
Il casello di uscita a Pompei è proprio di fronte agli
scavi; sbuchi in mezzo alla caotica viabilità ordinaria.
La cosa fa quasi impressione.
Non è neanche difficile trovare il campeggio "Pompei"
: il gestore o qualcuno di affine, ci richiama con ampi gesti
per indicarcene l'ingresso.
Gli amici che ci stanno precedendo - i Xxxxxxx che incontreremo
tra qualche giorno - ce lo hanno descritto comodo ed ombreggiato
(costa 7 Euro il parcheggio sino alle 19 e 23 Euro la sosta
di un giorno con elettricità).
In effetti, riposiamo bene per un paio d'ore ed alle 15.30
siamo all'ingresso degli scavi.
Sono proprio impaziente di rivederli. Ero già stato
qui da bambino con i mie genitori ed i nonni materni. Avevo
6 anni e nei ricordi ho ancora qualche scorcio delle rovine
anche se, a dire il vero, il ricordo più nitido è
quello delle pizze che mangiavamo, ormai stanchi morti, alla
sera.
All'ingresso degli scavi, tentiamo di accordarci con altri
turisti per dividere la spesa di 90 Euro e goderci una visita
guidata. Nell'impresa veniamo "aiutati", tutto sommato
in modo non fastidioso, dal Cav. xxxxxxxxx, sindacalista in
pensione che adesso si guadagna qualche extra facendo la guida
autorizzata dalla Regione.
Dopo una mezz'ora di infruttuosi tentativi desisitiamo e ci
accontentiamo delle audioguide che si riveleranno, comunque,
una buona scelta. Valgono sicuramente i 18 euro di spesa (per
quattro) che vanno a sommarsi ai 10 euro del biglietto per
adulto ed i 5 per i ragazzi e consentono dei gradi di libertà
che la visita guidata non ci avrebbe permesso.
La bellezza degli scavi è impressionante e mozzafiato.
Le rovine più belle sono quelle che ti lasciano intuire
gli scorci della vita quotidiana che le accompagnavano : le
cucine con i piani di cottura, le
macine per il grano, i forni
per il pane, i vari negozi, le stanze da letto del lupanare…
Un vero peccato che le suppellettili ordinarie, trovate in
abbondanza, siano state trasportate al Museo Archeologico
di Napoli che, sicuramente varrebbe la pena di visitare.
Sono molto suggestivi anche i calchi
delle persone e degli animali sorprese dall'eruzione.
La descrizione dell'audioguida ci spiega come sono stati ottenuti
: la lava si è solidificata attorno al
corpo ancora carnoso della persona. Quando, nella seconda
metà del 1700 sono iniziati gli scavi, il direttore,
intravedendo in una cavità formata dalla lava un osso
umano ebbe l'intuizione di colarci del gesso che prese così
la forma originaria.
Visitiamo anche la Villa dei Misteri,
con i suoi begli affreschi,
giusto in tempo per la chiusura delle 19.
Con il senno di poi non avremmo perso quella mezz'ora per
la guida : abbiamo imparato molto anche dalle audioguide ed
avremmo avuto un po' più di tempo per visitare qualcos'altro,
perché è tutto talmente bello che la stanchezza
del viaggio si è completamente dissolta.
Complice forse il caffè che ho bevuto prima di entrare.
Ho capito perché qui è così buono ! La
signorina del bar ha fatto una battuta doppia nel filtro per
una tazza. Poi ha eliminato un po' di polvere in eccesso ed
ha pressato in modo molto deciso quella rimasta. Il caffè
che ne è uscito era semplicemente divino (e corroborante)
!
A
cena cerchiamo una pizzeria verso il centro del paese. La
passeggiata dal campeggio al centro percorre un viale alberato
con un parapetto con rientri regolari che danno sulla zona
degli scavi archeologici. La cosa buffa è che in ogni
rientro c'è una coppietta di ragazzi che amoreggia,
alcuni anche con un certo trasporto !
La regolarità e continuità della loro disposizione
le fa sembrare delle statue !
Ci
sono anche altre cose che colpiscono il viaggiatore.
Intanto
i cani randagi. Ne incontri tantissimi, buoni ed educati finché
si vuole, ma alcuni sono proprio grossi.
E poi le leggi del codice della strada. E' scontato dire che
qui sono diverse.
Le cinture di sicurezza sono, ormai, indossate da quasi tutti
i passeggeri seduti sui sedili anteriori, tranne dal bambino
che viene regolarmente tenuto libero in braccio !
Il casco, poi, non lo porta proprio nessuno !
Ci sono addirittura intere famiglie, ne ho viste anche di
quattro persone, che viaggiano sullo stesso scooter, con il
più grandicello in piedi tra le ginocchia del babbo
ed il piccolo tenuto sotto un solo braccio (a mo' di fascina)
dalla mamma !
I vigili, ci sono, gli ho sempre visti, guardano attenti e
benevoli, ma senza mai intervenire…
Mangiamo
una buona pizza in una pizzeria proprio alle spalle del Santuario
sotto un enorme pergola di glicine e poi andiamo a letto perché
domani ci aspetta un altro bel pezzo di strada.
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