E' la prima volta che scrivo un diario. Non mi è mai successo di essere regolare in questo tipo di cose. Neanche quando, da piccolo, mi regalavano quei diari con i lucchetti e le chiavette di latta che perdevo regolarmente ancora prima di usarli.

Proprio il contrario di Laura, mia moglie, che riporta su una piccola agendina tascabile - tutte le sere e sin da tempi immemorabili - i fatti salienti della giornata. E' lei che in genere si occupa della stesura del diario di bordo cartaceo dei nostri viaggi in camper.

La molla che ha fatto scattare il meccanismo della scrittura è stato l'acquisto di una macchina fotografica digitale. E' un aggeggio facile da usare, consente una tempestiva correzione degli errori ed infine esercita un discreto fascino tecnologico.

Ti entusiasmi facilmente quando vedi che ti riescono delle foto con i cieli veramente azzurri ed i riflessi giusti. Il fatto di vedere subito il risultato ti consente di collegarlo alle condizioni ambientali che l'hanno prodotto e quindi ti facilita la comprensione di come fotografare con la luce giusta e l'inquadratura migliore.

Infine c'è da dire che ho sempre enormi difficoltà a ricordare i luoghi dove sono stato. Non tanto i nomi, parlo proprio dei panorami, dei personaggi, delle situazioni. E' come con i film, di cui generalmente non ricordo nulla, ne confondo sempre le trame, i titoli, i protagonisti; chi mi conosce sa cosa voglio dire !

Ecco quindi che, il fatto di ritrovarmi un sacco di foto sul PC senza la possibilità di collegarle correttamente ad un luogo geografico e ad un tempo precisi mi ha spinto a tenere queste note.

La bellezza dei paesaggi, delle rovine archeologiche, delle spiagge siciliane, la cordialità dei suoi abitanti, la bontà di certi cibi, il clima magico che ho vissuto in più di un posto, hanno infine costituito il carburante per tenere in moto la determinazione e la costanza necessarie a portare a termine l'impresa.

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