Sono
previsti una sessantina di film divisi nelle tre sezioni:
lungometraggi, cortometraggi e documentari la cui produzione è di
registe esordienti e di professioniste già affermate ( Patricia
Mazuy - Isabelle Huppert - Samantha Lang - Kelly McGillis). Inoltre
molte delle autrici saranno presenti e sono anche numerosi gli
ospiti provenienti da tutto il mondo.
Tante, dunque, le donne protagoniste dell'ottava edizione della
manifestazione torinese, diretta da Clara Rivalta.
Donne straordinarie, consapevoli, intelligenti e libere che con i
loro film danno forma alle mille sfaccettature dell'essere donna,
oggi. Donne che raccontano e si raccontano e che offrono così,
un'opportunità anche alle spettatrici di confronto, riflessione e
di condivisione tutta al femminile.
Oltre alla proiezione dei films sono previsti dibattiti, tavole
rotonde e incontri sui temi dell'handicap, delle donne e
giornalismo, sulle conquiste femminili partendo dai documentari
presentati dalle autrici che interverranno agli incontri.
Anche quest'anno non poteva mancare una personale, che
è dedicata a Pratibha Parmar, regista anglo-indiana le cui opere
sono incentrare sulle questioni della discriminazione sessuale e
razziale. Le opere di Pratibha Parmar, precisa Clara Rivalta,
racchiudono una potente miscela di denunce dolorose, riflessioni
stimolanti e bellezza lirica e sono state, per me come per le
femministe di tutto il mondo, fonte di ispirazione e di stimolo; un
lavoro originale, lucido e appassionato che ha arricchito il Cinema
e l'universo femminile.
Una settimana piacevole da condividere con donne che provengono da
tutto il mondo in uno degli appuntamenti, che a Torino, è diventato
un rituale prezioso e irrinunciabile per molte di noi.
Mary
Nicotra
3
marzo 2001
I
concorsi
: lungometraggi
- cortometraggi
- documentario
I
premi - Personale
Pratibah Barmar - Da
non perdere
Concorso lungometraggi:
Sono nove i titoli dei lungometraggi in concorso provenienti da
Australia, Canada, Francia, Israele, Norvegia, Spagna, Taiwan,
Tunisia.
Uno dei temi principali è quello della famiglia, vissuta sia in
negativo che in positivo. Ci sono sorelle o amiche che si ritrovano,
affetti e amori, ma pure il tema della violenza subita all'interno
delle mura domestiche. Quasi un mondo a parte, quello femminile, un
gineceo voluto o, magari, subito, che però riesce a difendere e a
lenire i dolori del mondo esterno. Ricchezza di stimoli, entusiasmo,
costruttività, la
scoperta di nuove potenzialità: la donna, insieme alle sue
compagne, amiche sorelle madri o figlie, scopre di non essere sola e
di poter affrontare una nuova vita.
I film
Kelly McGillis, docente universitaria, è la protagonista di una
torrida storia d'amore con una detective alle prese con un omicidio
in The Monkey's Mask dell'australiana Samantha Lang.
Il film, che verrà distribuito in Italia dalla Fandango, è un noir
dalle note torbide e calienti.
Gineceo
letterale per La saison des hommes di Moufida Tlatli: a Djerba, la
giovane Aïcha è costretta a vivere con le donne della famiglia
gran parte dell'anno pur volendo seguire a tutti i costi il marito
per poter lavorare con lui a Tunisi. Il mese del ritorno dei mariti
a casa, dopo undici mesi di lavoro altrove, viene vissuto appunto
come 'la stagione degli uomini'. Il viaggio a Tunisi alla fine ci
sarà, ma non sarà come quello sognato.
Affresco storico per Isabelle Huppert, la grande attrice francese
nei panni di Françoise D'Aubigné, marchesa di Maintenon in
Saint-Cyr di Patricia Mazuy: la moglie morganatica di Luigi XIV fondò
un collegio per giovinette nobili ma povere. Nei trent'anni del suo
"regno", Madame deMaintenon cercò di dare voce e luce
alle giovani fortunate che potevano accedere agli studi a Saint-Cyr.
Adolescenza in crisi - ma ai nostri giorni - per Emporte-moi della
canadese Léa Pool, con un omaggio alla godardiana bellezza di Anna
Karina.
Hidden Whisper della taiwanese Vivian Chang, propone il ritratto di
una donna nelle diverse fasi dell'infanzia, dell'adolescenza e della
giovinezza alle soglie della maturità.
Rapporti familiari e generazionali per la canadese Guylaine Dionne
con Les fantômes de trois Madeleine: tre donne di diversa età,
nonna madre e nipote, che intraprendono un viaggio insieme,
risolutivo per il loro futuro.
Nosostras/Dones di Judith Colell, premio per la miglior attrice a
Mercedes Sampietro al Festival di Sitges 2000, offre una serie di
ritratti di donne, vivaci e moderne, che vivono negli stessi
luoghi,magari senza incontrarsi mai, e di cui la regista segue i
percorsi,diversi o simili.
Chronicle of Love dell'israeliana Tzini Trope racconta di
un'assistente sociale che a casa, pur appartenendo a una classe
sociale elevata (bellacasa, tenore elevato di vita, ottima cultura),
vive le stesse situazioni di violenza cui deve trovar riparo nel suo
lavoro con donne maltrattate dai propri mariti.
Una storia minimalista per la protagonista di SufflØsen
(letteralmente,La suggeritrice), film norvegese di Hilde Heier (già
assistente di Anja Breien): in mezzo alle pompe e ai fasti
dell'opera lirica, Siv, lavora in uno spazio minuscolo, quello della
buca del suggeritore. Il che sembra influire anche sulla sua vita
privata, finché non incontra qualcuno che le spalancherà davanti
nuovi orizzonti.
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Concorso
documentari
I paesi di provenienza dei film sono il Canada, la Cina, la Francia,
la Gran Bretagna, l'Italia, la Norvegia, il Portogallo, gli Stati
Uniti, la Svizzera per undici titoli in concorso.
Gli argomenti sono i più varî.
Dall'Italia, ne L'ultima casa di Mietta Albertini, un quartiere
popolare milanese ora di gran lusso, è diventato solo un ricordo
per i suoi ultimi abitanti originali.
La danza, affrontata come ricordo o come sperimentazione, è la
protagonista di Dancing Inside di Gillian Lacey su Jane Dudley, ex
collaboratrice di Martha Graham e di Let's Talk about It now di
Margarida Ferreira de Almeida.
Il tema dell'handicap in Arjuna di Sylvie Van Brabant mostra come un
ragazzo down lavori dipingendo e creando sculture.
Ancora arte, questa volta al femminile, che narra la Parigi delle
avanguardie con un occhio attento alle artiste donne del periodo (Ung,
Vakker of Begavet - Et animert multiportrett med Surrealismens
Kvinner di Anne Kjersti BiØrn).
Mentre Yanina: Guerillera ou cooperante di Sylvia LaPointe racconta
di una belga che, negli anni Sessanta, lascia il suo paese per il
Nicaragua, dove diventerà una sorta di missionaria, vissuta anche
come una pericolosa guerrigliera per il messaggio rivoluzionario di
pace di cui è portatrice.
Yamina Benguigui ha raccolto una serie di interviste sul ruolo della
donna in Marocco: il risultato è Le Jardin parfumé.
Yue-Qing Yang ritrova con Nu Shu le traccie di un linguaggio
criptico cinese, tramandato nel corso dei secoli, da donna a donna,
per comunicare in modo segreto.
Anche la svizzera Carla Ferrari ripercorre traccie al femminile con
Il lungo cammino delle donne, intervistando l'attrice Glenda Jackson
che ha lasciato il cinema e il teatro per la politica, diventando
deputatolaburista; la scrittrice Erica Jong; Ruth Dreifuss, prima
donna presidente della Confederazione Svizzera; il giudice Carla Del
Ponte,
ben conosciuta anche in Italia per le sue inchieste (vedi in
particolar modo Mani Pulite); la cantante lirica Barbara Hendrick.
Del come le donne di successo vivano o sentano il potere, la
politica, il lavoro,la guerra, la pace, il tema dei profughi, la
bontà, la solidarietà el'amore.
Di stretta attualità, la boxe femminile con Shadow Boxers, il film
di Katya Bankowsky sull'olandese Lucia Rijker, campionessa imbattuta
e detentrice del titolo europeo e mondiale WIBF, che ora vive e
combatte negli Usa
Attuale e à la page anche l'argomento di Tokyo Girls di Penelope
Buitenhuis, un documentario che segue la moda delle nuove
accompagnatrici di uomini di affari nipponici: niente più geishe,
perloro. L'uomo giapponese adesso ama la donna occidentale. Che deve
essere rigorosamente alta, bella e bionda.
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Concorso cortometraggi
Ventuno i titoli in concorso nella sezione cortometraggi.
I paesi di provenienza dei film sono Australia, Austria, Canada,
Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Iran, Israele, Italia,
Portogallo, Spagna, Svizzera, Usa.
Gli argomenti che affiorano dall'universo dei cortometraggi, un
settore
tra i più vivaci tra quelli cinematografici, sono i più varî.
Piccoli gioielli che illustrano la donna e il mondo di oggi, dai
rapporti interpersonali alle guerre che dividono e amareggiano, alle
descrizioni vivaci e attente di momenti quotidiani. Giovani, adulti,
bambini, adolescenti... rapporti che si intersecano, malattie,
battibecchi,malinconie, malumori, gioie condivise, amicizie... un
ventaglio variegato di istanti che ci portano a fare il giro del
mondo in poche
battute.
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Personale Pratibha Parmar
Pratibha Parmar, regista di origine indiana, è nata a Nairobi nel
1955 ma, dal 1967, vive e lavora a Londra.
I suoi film affrontano temi scottanti che riguardano soprattutto le
donne del terzo mondo, la discriminazione sessuale e razziale.
Premiatissima a molti festival, il suo cinema militante dà voce
alle donne di tutto il mondo, dall'Africa all'India.
Pratibha Parmar ha lavorato nel 1975 come volontaria in India e per
tre mesi ha collaborato a Calcutta con Madre Teresa. Fa parte di
collettivi femministi ed è stata responsabile di pubblicazioni
editoriali.
La sua produzione cinematografica spazia dalla fiction al
documentario, dai temi militanti alle introspezioni psicologiche,
dall'era di internet alle casupole delle bidonville, dalla politica
alla musica rock.
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I film della Personale
Khush (1991e) prodotto da Channel 4 sulla vita degli omosessuali e
le donne lesbiche in Asia. Khush, in hurdu, significa piacere
estatico. Un visione sognata di una esperienza culturalmente
radicata nella sensualità.
A Place of Rage (1992) Documentario su Angela Davis, June Jordan e
Alice Walker, vincitore del premio per il miglior documentario
storico al National Black Programming Consortium Usa. Donne afro
americane che parlano di diritti civili, movimenti femminili,
omofobia, razzismo e imperialismo.
Con rari documenti d'epoca, interviste e spezzoni di film
d'archivio.
Warrior Marks (1993) Documentario che racconta la mutilazione
genitale subita dalle donne. Un film fortemente voluto da Alice
Walker, l'autrice di "Il colore viola", che ha affidato la
regia di questo progetto aPratibha Parmar. Nel film, viene
intervistata Tracy Chapman.
Mensahib Rita (1994). Inseguita dagli scherni razzisti di giovani
bianchi, Mensahib Rita ricorda la madre, bianca anche lei.
Jodie: an Icon (1996) Ritratto dell'icona Jodie Foster, amata dai
suoi fan ma anche dalle lesbiche di tutto il mondo. Dai suoi inizi
come ragazzina della pubblicità Coppertone, fino ai suoi ultimi
film anche come regista: una donna attiva, impegnata, dalla forte
volontà.
Wavelenghts (1997) Una ragazza è abbandonata dalla sua compagna.
Triste e sola, Mona scopre il cybersex...
Sari Red (1998) In memoria di Kalbinder Kaur Hayre, una ragazza
indiana uccisa in Gran Bretagna da alcuni razzisti.
The Righteous Babes (1998) Lungi dall'essere morto, il femminismo ha
sviluppato e espanso le sue possibilità: nella musica è diventato
diretto, aggressivo, rivoluzionario come la musica della rock star
Madonna. Qui, incontriamo le performers Ani di Franco, Sinead
O'Connor, Skin dei Skunk Anansie, Chrissie Hynge di The Pretenders,
insieme a
Camille Paglia e a Gloria Steinem, le quali offrono la loro
interpretazione del fenomeno.
Sita Gita (2000) monologo drammatico sulla dualità di una donna
asiatica.
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I
premi
Primo Premio per il Miglior Lungometraggio di lire 5.000.000 offerto
da L'Oréal Paris
Secondo Premio della Giuria per il Miglior Lungometraggio
Premio del Pubblico per il miglior Lungometraggio
Primo e secondo premio della Giuria e Premio del Pubblico per il
miglior Documentario
Primo Premio per il Miglior Cortometraggio di lire 1.000.000 offerto
dalla Presidente della Provincia di Torino
Secondo e terzo premio della Giuria e Premio del Pubblico per il
miglior Cortometraggio
Premio di una Giuria composta da studentesse e studenti delle Scuole
Medie Superiori per il miglior Lungometraggio
Premiazione: domenica 11 marzo ore 15.00 Sala Massimo 1
seguirà la proiezione di tutti i film premiati
tutti i film sono in versione originale con sottotitoli elettronici
in italiano
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Da
non perdere
L'Inaugurazione dell'ottava edizione del Festival è prevista per
Lunedì 5 Marzo 2001 alle ore 20.30 presso il TEATRO NUOVO, portando
la Manifestazione ad una durata complessiva di sette giorni, dal
Lunedì alla Domenica.
DAL
6 all'11 Marzo 2001 la programmazione proseguirà
nella Sala 1 e Sala 3 del CINEMA MASSIMO
All'interno del Programma inoltre due iniziative di grande
interesse:
1) Venerdì 9 Marzo 2001 alle ore 16.30, proiezione di una delle tre
puntate del documentario
IL LUNGO CAMMINO DELLE DONNE di Carla Ferrari, Svizzera, 2000
Il 1900 è stato definito il secolo delle donne. Un secolo di
vittorie
e di sconfitte non solo per le donne, ma per tutta l'Umanità.
Ripercorrere il lungo cammino delle donne verso l'emancipazione
significa tracciare la mappa delle contraddizioni, delle
ingiustizie, delle disparità del mondo agli inizi del Terzo
Millennio. In questo importante lavoro della Ferrari che il Festival
presenta, di cui una puntata in Concorso, assistiamo ad interviste a
donne che hanno
conquistato ruoli e posti di rilievo in diversi i ambiti, tra le
quali: la scrittrice Erica Jong; Glenda Jackson, ex attrice ora
membro del Parlamento britannico; Carladel Ponte, giudice istruttore
capo del Tribunale Internazionale dell'Aja per i crimini di guerra;
Barbara Hendricks, cantante lirica ed ambasciatore delle Nazioni
Unite per i profughi e la scrittrice senegalese Aminata Sow Fall che
ci raccontano la loro esperienza ed affrontano i grandi temi del
nuovo Millennio: potere, politica, lavoro, guerra, pace, profughi,
bontà, solidarietà e amore.
Al termine della proiezione, alle ore 17.20, con la presenza della
regista, Tavola Rotonda "Il lungo cammino delle donne: un
confronto tra registe, giornaliste, scrittrici, storiche,
sociologhe, imprenditrici e politiche" coordinata dalla
giornalista Stefanella Campana.
2) Sabato 10 Marzo alle ore 16.20, proiezione del documentario
SHADOW BOXERS di Katya Bankowsky, Stati Uniti, 1999
Shadow Boxers è uno spaccato nel mondo della boxe femminile, di
grande impatto visivo ed altamente stimolante che, focalizzandosi
sulla storia della rivelazione olandese Lucia Rijker, ci avvicina ad
un mondo inusuale - per non dire sconosciuto - di grandi entusiasmi,
sacrifici, paure, delusioni e sogni. Dall'excursus storico di questo
sport, in alcuni Paesi tuttora precluso alle donne, la videocamera
salta da un paese all'altro, da un campionato all'altro,
presentandoci le protagoniste che spiegano i diversi motivi che le
hanno spinte sul ring, i loro allenatori, fidanzati e specialisti
del settore che commentano sulle loro diverse abilità e talenti,
per poi seguire le gesta della campionessa del mondo, Lucia Rijker,
donna piena di carisma oltre che di muscoli. Shadow Boxers è un
vero tributo alla boxe femminile e riesce ad
accattivarsi anche coloro che non conoscono molto questo sport o,
addirittura, lo criticano.
Al termine della proiezione, alle ore 17.30, con la presenza della
Regista, Tavola Rotonda "DONNE E SPORT: ostacoli e nuovi
traguardi".
Intervengono: Stefania Bianchini, Campionessa del Mondo di
Kick-Boxing e campionessa europea di pugilato WBA; Adriana Crisci,
Campionessa Italiana di Ginnastica Artistica; Ilenia Scapin,
Campionessa Olimpionica di Judo (Bronzo a Sydney) e altre atlete
italiane.
Giovedì 8 Marzo dalle ore 23.00, GRANDE FESTA per il
Pubblico e per le Artiste: Musiche e Danze ai Docks Dora - DOCKS 8 -
Café Blue - Via Valprato, 68 TORINO - in collaborazione con L'ALTRAMARTEDI
Circolo Gay e Lesbico MAURICE.
Nel pomeriggio di Domenica 11 Marzo 2001, alle ore 15,00 si terrà
la Cerimonia di Premiazione delle opere vincitrici, alla presenza
delle quattro Giurie, delle registe ospiti e delle personalità che
vorranno onorarci della loro presenza. A seguire, la proiezione di
tutte le opere vincitrici, con il conferimento dei Premi delle
Giurie e dei Premi del Pubblico.
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Organizzazione
La Mo-Viola associazione culturale per la produzione e la diffusione
della cultura delle donne e per lo sviluppo della ricerca di un loro
linguaggio
Festival Internazionale
Cinema delle Donne
In viaggio con noi
Corso Raffaello, 5 10125 Torino
tel e fax 011 669 08 24
con il contributo di
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento dello Spettacolo
Dipartimento degli Affari Sociali
Dipartimento per le Pari Opportunità
Commissione nazionale per la Parità e le Pari Opportunità tra Uomo
e Donna Regione Piemonte
Provincia di Torino
Città di Torino
Fondazione CRT
APID Imprenditorialità Donna
Goethe Institut Turin
MNC Museo Nazionale del Cinema
L'Oréal Paris