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L'identità e il genere
 a cura di Mary Nicotra


4 aprile 2001

DONNE IN VIAGGIO CON NOI - 8^ FESTIVAL DEL CINEMA

INTERNAZIONALE DELLE DONNE

 

 

Giunto alla  sua ottava edizione, Il festival Internazionale del cinema delle donne avrà luogo a Torino dal 5 all'11 Marzo 2001 
L'associazione culturale La Mo - Viola che organizza il festival, continua, così, l'esplorazione dell'universo femminile, in un viaggio appassionante alla ricerca di registe e dei loro film, che offrono ogni anno una visione sempre nuova e stimolante della cultura al femminile.
Immagini e  storie significative, belle e intense realizzate dalla cinematografia femminile contemporanea dei 5 continenti .

Sono previsti una sessantina di film divisi nelle tre sezioni: lungometraggi, cortometraggi e documentari la cui produzione è di registe esordienti e di professioniste già affermate ( Patricia Mazuy - Isabelle Huppert - Samantha Lang - Kelly McGillis). Inoltre molte delle autrici saranno presenti e sono anche numerosi gli ospiti provenienti da tutto il mondo.
Tante, dunque, le donne protagoniste dell'ottava edizione della manifestazione torinese, diretta da Clara Rivalta.

Donne straordinarie, consapevoli, intelligenti e libere che con i loro film danno forma alle mille sfaccettature dell'essere donna, oggi. Donne che raccontano e si raccontano e che offrono così, un'opportunità anche alle spettatrici di confronto, riflessione e di condivisione tutta al femminile.
Oltre alla proiezione dei films sono previsti dibattiti, tavole rotonde e incontri sui temi dell'handicap, delle donne e giornalismo, sulle conquiste femminili partendo dai documentari presentati dalle autrici che interverranno agli incontri.         
Anche quest'anno non poteva mancare una personale, che 
è dedicata a Pratibha Parmar, regista anglo-indiana le cui opere sono incentrare sulle questioni della discriminazione sessuale e razziale. Le opere di Pratibha Parmar, precisa Clara Rivalta, racchiudono una potente miscela di denunce dolorose, riflessioni stimolanti e bellezza lirica e sono state, per me come per le femministe di tutto il mondo, fonte di ispirazione e di stimolo; un lavoro originale, lucido e appassionato che ha arricchito il Cinema e l'universo femminile.

Una settimana piacevole da condividere con donne che provengono da tutto il mondo in uno degli appuntamenti, che a Torino, è diventato un rituale prezioso e irrinunciabile per molte di noi.


Mary Nicotra

3 marzo 2001


 
I concorsi : lungometraggi - cortometraggi  -  documentario

 I premi  -   Personale Pratibah BarmarDa non perdere


Concorso lungometraggi:

Sono nove i titoli dei lungometraggi in concorso provenienti da Australia, Canada, Francia, Israele, Norvegia, Spagna, Taiwan, Tunisia.
Uno dei temi principali è quello della famiglia, vissuta sia in negativo che in positivo. Ci sono sorelle o amiche che si ritrovano, affetti e amori, ma pure il tema della violenza subita all'interno delle mura domestiche. Quasi un mondo a parte, quello femminile, un gineceo voluto o, magari, subito, che però riesce a difendere e a lenire i dolori del mondo esterno. Ricchezza di stimoli, entusiasmo, costruttività, la
scoperta di nuove potenzialità: la donna, insieme alle sue compagne, amiche sorelle madri o figlie, scopre di non essere sola e di poter affrontare una nuova vita.

I film

Kelly McGillis, docente universitaria, è la protagonista di una torrida storia d'amore con una detective alle prese con un omicidio in The Monkey's Mask dell'australiana Samantha Lang. Il film, che verrà distribuito in Italia dalla Fandango, è un noir dalle note torbide e calienti.


 

 

Gineceo letterale per La saison des hommes di Moufida Tlatli: a Djerba, la giovane Aïcha è costretta a vivere con le donne della famiglia gran parte dell'anno pur volendo seguire a tutti i costi il marito per poter lavorare con lui a Tunisi. Il mese del ritorno dei mariti a casa, dopo undici mesi di lavoro altrove, viene vissuto appunto come 'la stagione degli uomini'. Il viaggio a Tunisi alla fine ci sarà, ma non sarà come quello sognato.


 


Affresco storico per Isabelle Huppert, la grande attrice francese nei panni di Françoise D'Aubigné, marchesa di Maintenon in Saint-Cyr di Patricia Mazuy: la moglie morganatica di Luigi XIV fondò un collegio per giovinette nobili ma povere. Nei trent'anni del suo "regno", Madame deMaintenon cercò di dare voce e luce alle giovani fortunate che potevano accedere agli studi a Saint-Cyr.

 


 


Adolescenza in crisi - ma ai nostri giorni - per Emporte-moi della canadese Léa Pool, con un omaggio alla godardiana bellezza di Anna Karina.




Hidden Whisper della taiwanese Vivian Chang, propone il ritratto di una donna nelle diverse fasi dell'infanzia, dell'adolescenza e della giovinezza alle soglie della maturità.




Rapporti familiari e generazionali per la canadese Guylaine Dionne con Les fantômes de trois Madeleine: tre donne di diversa età, nonna madre e nipote, che intraprendono un viaggio insieme, risolutivo per il loro futuro.




Nosostras/Dones di Judith Colell, premio per la miglior attrice a Mercedes Sampietro al Festival di Sitges 2000, offre una serie di ritratti di donne, vivaci e moderne, che vivono negli stessi luoghi,magari senza incontrarsi mai, e di cui la regista segue i percorsi,diversi o simili.




Chronicle of Love dell'israeliana Tzini Trope racconta di un'assistente sociale che a casa, pur appartenendo a una classe sociale elevata (bellacasa, tenore elevato di vita, ottima cultura), vive le stesse situazioni di violenza cui deve trovar riparo nel suo lavoro con donne maltrattate dai propri mariti.

 


 


Una storia minimalista per la protagonista di SufflØsen (letteralmente,La suggeritrice), film norvegese di Hilde Heier (già assistente di Anja Breien): in mezzo alle pompe e ai fasti dell'opera lirica, Siv, lavora in uno spazio minuscolo, quello della buca del suggeritore. Il che sembra influire anche sulla sua vita privata, finché non incontra qualcuno che le spalancherà davanti nuovi orizzonti.

 

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Concorso documentari

I paesi di provenienza dei film sono il Canada, la Cina, la Francia, la Gran Bretagna, l'Italia, la Norvegia, il Portogallo, gli Stati Uniti, la Svizzera per undici titoli in concorso.
Gli argomenti sono i più varî.

Dall'Italia, ne L'ultima casa di Mietta Albertini, un quartiere popolare milanese ora di gran lusso, è diventato solo un ricordo per i suoi ultimi abitanti originali.
La danza, affrontata come ricordo o come sperimentazione, è la protagonista di Dancing Inside di Gillian Lacey su Jane Dudley, ex collaboratrice di Martha Graham e di Let's Talk about It now di Margarida Ferreira de Almeida.
Il tema dell'handicap in Arjuna di Sylvie Van Brabant mostra come un ragazzo down lavori dipingendo e creando sculture.
Ancora arte, questa volta al femminile, che narra la Parigi delle avanguardie con un occhio attento alle artiste donne del periodo (Ung, Vakker of Begavet - Et animert multiportrett med Surrealismens Kvinner di Anne Kjersti BiØrn).
Mentre Yanina: Guerillera ou cooperante di Sylvia LaPointe racconta di una belga che, negli anni Sessanta, lascia il suo paese per il Nicaragua, dove diventerà una sorta di missionaria, vissuta anche come una pericolosa guerrigliera per il messaggio rivoluzionario di pace di cui è portatrice.
Yamina Benguigui ha raccolto una serie di interviste sul ruolo della donna in Marocco: il risultato è Le Jardin parfumé.
Yue-Qing Yang ritrova con Nu Shu le traccie di un linguaggio criptico cinese, tramandato nel corso dei secoli, da donna a donna, per comunicare in modo segreto.
Anche la svizzera Carla Ferrari ripercorre traccie al femminile con Il lungo cammino delle donne, intervistando l'attrice Glenda Jackson che ha lasciato il cinema e il teatro per la politica, diventando deputatolaburista; la scrittrice Erica Jong; Ruth Dreifuss, prima donna presidente della Confederazione Svizzera; il giudice Carla Del Ponte,
ben conosciuta anche in Italia per le sue inchieste (vedi in particolar modo Mani Pulite); la cantante lirica Barbara Hendrick. Del come le donne di successo vivano o sentano il potere, la politica, il lavoro,la guerra, la pace, il tema dei profughi, la bontà, la solidarietà el'amore.
Di stretta attualità, la boxe femminile con Shadow Boxers, il film di Katya Bankowsky sull'olandese Lucia Rijker, campionessa imbattuta e detentrice del titolo europeo e mondiale WIBF, che ora vive e combatte negli Usa
Attuale e à la page anche l'argomento di Tokyo Girls di Penelope Buitenhuis, un documentario che segue la moda delle nuove accompagnatrici di uomini di affari nipponici: niente più geishe, perloro. L'uomo giapponese adesso ama la donna occidentale. Che deve essere rigorosamente alta, bella e bionda.

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Concorso cortometraggi

Ventuno i titoli in concorso nella sezione cortometraggi.
I paesi di provenienza dei film sono Australia, Austria, Canada,
Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Iran, Israele, Italia,
Portogallo, Spagna, Svizzera, Usa.
Gli argomenti che affiorano dall'universo dei cortometraggi, un settore
tra i più vivaci tra quelli cinematografici, sono i più varî. Piccoli gioielli che illustrano la donna e il mondo di oggi, dai rapporti interpersonali alle guerre che dividono e amareggiano, alle descrizioni vivaci e attente di momenti quotidiani. Giovani, adulti, bambini, adolescenti... rapporti che si intersecano, malattie, battibecchi,malinconie, malumori, gioie condivise, amicizie... un ventaglio variegato di istanti che ci portano a fare il giro del mondo in poche
battute.


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Personale Pratibha Parmar

Pratibha Parmar, regista di origine indiana, è nata a Nairobi nel 1955 ma, dal 1967, vive e lavora a Londra.
I suoi film affrontano temi scottanti che riguardano soprattutto le donne del terzo mondo, la discriminazione sessuale e razziale.
Premiatissima a molti festival, il suo cinema militante dà voce alle donne di tutto il mondo, dall'Africa all'India.
Pratibha Parmar ha lavorato nel 1975 come volontaria in India e per tre mesi ha collaborato a Calcutta con Madre Teresa. Fa parte di collettivi femministi ed è stata responsabile di pubblicazioni editoriali.
La sua produzione cinematografica spazia dalla fiction al documentario, dai temi militanti alle introspezioni psicologiche, dall'era di internet alle casupole delle bidonville, dalla politica alla musica rock.

 

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I film della Personale
Khush (1991e) prodotto da Channel 4 sulla vita degli omosessuali e le donne lesbiche in Asia. Khush, in hurdu, significa piacere estatico. Un visione sognata di una esperienza culturalmente radicata nella sensualità.
A Place of Rage (1992) Documentario su Angela Davis, June Jordan e Alice Walker, vincitore del premio per il miglior documentario storico al National Black Programming Consortium Usa. Donne afro americane che parlano di diritti civili, movimenti femminili, omofobia, razzismo e imperialismo.
Con rari documenti d'epoca, interviste e spezzoni di film d'archivio.
Warrior Marks (1993) Documentario che racconta la mutilazione genitale subita dalle donne. Un film fortemente voluto da Alice Walker, l'autrice di "Il colore viola", che ha affidato la regia di questo progetto aPratibha Parmar. Nel film, viene intervistata Tracy Chapman.
Mensahib Rita (1994). Inseguita dagli scherni razzisti di giovani bianchi, Mensahib Rita ricorda la madre, bianca anche lei.
Jodie: an Icon (1996) Ritratto dell'icona Jodie Foster, amata dai suoi fan ma anche dalle lesbiche di tutto il mondo. Dai suoi inizi come ragazzina della pubblicità Coppertone, fino ai suoi ultimi film anche come regista: una donna attiva, impegnata, dalla forte volontà.
Wavelenghts (1997) Una ragazza è abbandonata dalla sua compagna. Triste e sola, Mona scopre il cybersex...
Sari Red (1998) In memoria di Kalbinder Kaur Hayre, una ragazza indiana uccisa in Gran Bretagna da alcuni razzisti.
The Righteous Babes (1998) Lungi dall'essere morto, il femminismo ha sviluppato e espanso le sue possibilità: nella musica è diventato diretto, aggressivo, rivoluzionario come la musica della rock star Madonna. Qui, incontriamo le performers Ani di Franco, Sinead O'Connor, Skin dei Skunk Anansie, Chrissie Hynge di The Pretenders, insieme a
Camille Paglia e a Gloria Steinem, le quali offrono la loro
interpretazione del fenomeno.
Sita Gita (2000) monologo drammatico sulla dualità di una donna asiatica.

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I premi
Primo Premio per il Miglior Lungometraggio di lire 5.000.000 offerto da L'Oréal Paris
Secondo Premio della Giuria per il Miglior Lungometraggio
Premio del Pubblico per il miglior Lungometraggio
Primo e secondo premio della Giuria e Premio del Pubblico per il miglior Documentario
Primo Premio per il Miglior Cortometraggio di lire 1.000.000 offerto dalla Presidente della Provincia di Torino
Secondo e terzo premio della Giuria e Premio del Pubblico per il miglior Cortometraggio
Premio di una Giuria composta da studentesse e studenti delle Scuole Medie Superiori per il miglior Lungometraggio
Premiazione: domenica 11 marzo ore 15.00 Sala Massimo 1
seguirà la proiezione di tutti i film premiati

tutti i film sono in versione originale con sottotitoli elettronici in italiano

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Da non perdere 


L'Inaugurazione dell'ottava edizione del Festival è prevista per Lunedì 5 Marzo 2001 alle ore 20.30 presso il TEATRO NUOVO, portando la Manifestazione ad una durata complessiva di sette giorni, dal Lunedì alla Domenica. 

DAL 6 all'11 Marzo 2001 la programmazione proseguirà
nella Sala 1 e Sala 3 del CINEMA MASSIMO

All'interno del Programma  inoltre due iniziative di grande
interesse:

1) Venerdì 9 Marzo 2001 alle ore 16.30, proiezione di una delle tre puntate del documentario
IL LUNGO CAMMINO DELLE DONNE di Carla Ferrari, Svizzera, 2000
Il 1900 è stato definito il secolo delle donne. Un secolo di vittorie
e di sconfitte non solo per le donne, ma per tutta l'Umanità.
Ripercorrere il lungo cammino delle donne verso l'emancipazione significa tracciare la mappa delle contraddizioni, delle ingiustizie, delle disparità del mondo agli inizi del Terzo Millennio. In questo importante lavoro della Ferrari che il Festival presenta, di cui una puntata in Concorso, assistiamo ad interviste a donne che hanno
conquistato ruoli e posti di rilievo in diversi i ambiti, tra le quali: la scrittrice Erica Jong; Glenda Jackson, ex attrice ora membro del Parlamento britannico; Carladel Ponte, giudice istruttore capo del Tribunale Internazionale dell'Aja per i crimini di guerra; Barbara Hendricks, cantante lirica ed ambasciatore delle Nazioni Unite per i profughi e la scrittrice senegalese Aminata Sow Fall che ci raccontano la loro esperienza ed affrontano i grandi temi del nuovo Millennio: potere, politica, lavoro, guerra, pace, profughi, bontà, solidarietà e amore.
Al termine della proiezione, alle ore 17.20, con la presenza della regista, Tavola Rotonda "Il lungo cammino delle donne: un confronto tra registe, giornaliste, scrittrici, storiche, sociologhe, imprenditrici e politiche" coordinata dalla giornalista Stefanella Campana.

2) Sabato 10 Marzo alle ore 16.20, proiezione del documentario
SHADOW BOXERS di Katya Bankowsky, Stati Uniti, 1999

Shadow Boxers è uno spaccato nel mondo della boxe femminile, di grande impatto visivo ed altamente stimolante che, focalizzandosi sulla storia della rivelazione olandese Lucia Rijker, ci avvicina ad un mondo inusuale - per non dire sconosciuto - di grandi entusiasmi, sacrifici, paure, delusioni e sogni. Dall'excursus storico di questo sport, in alcuni Paesi tuttora precluso alle donne, la videocamera salta da un paese all'altro, da un campionato all'altro, presentandoci le protagoniste che spiegano i diversi motivi che le hanno spinte sul ring, i loro allenatori, fidanzati e specialisti del settore che commentano sulle loro diverse abilità e talenti, per poi seguire le gesta della campionessa del mondo, Lucia Rijker, donna piena di carisma oltre che di muscoli. Shadow Boxers è un vero tributo alla boxe femminile e riesce ad
accattivarsi anche coloro che non conoscono molto questo sport o, addirittura, lo criticano.

Al termine della proiezione, alle ore 17.30, con la presenza della Regista, Tavola Rotonda "DONNE E SPORT: ostacoli e nuovi traguardi".
Intervengono: Stefania Bianchini, Campionessa del Mondo di Kick-Boxing e campionessa europea di pugilato WBA; Adriana Crisci, Campionessa Italiana di Ginnastica Artistica; Ilenia Scapin, Campionessa Olimpionica di Judo (Bronzo a Sydney) e altre atlete italiane.

Giovedì 8 Marzo dalle ore 23.00, GRANDE FESTA per il
Pubblico e per le Artiste: Musiche e Danze ai Docks Dora - DOCKS 8 - Café Blue - Via Valprato, 68 TORINO - in collaborazione con L'ALTRAMARTEDI Circolo Gay e Lesbico MAURICE.

Nel pomeriggio di Domenica 11 Marzo 2001, alle ore 15,00 si terrà la Cerimonia di Premiazione delle opere vincitrici, alla presenza delle quattro Giurie, delle registe ospiti e delle personalità che vorranno onorarci della loro presenza. A seguire, la proiezione di tutte le opere vincitrici, con il conferimento dei Premi delle Giurie e dei Premi del Pubblico.


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Organizzazione
La Mo-Viola associazione culturale per la produzione e la diffusione della cultura delle donne e per lo sviluppo della ricerca di un loro linguaggio
Festival Internazionale
Cinema delle Donne
In viaggio con noi
Corso Raffaello, 5 10125 Torino
tel e fax 011 669 08 24

con il contributo di
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento dello Spettacolo
Dipartimento degli Affari Sociali
Dipartimento per le Pari Opportunità
Commissione nazionale per la Parità e le Pari Opportunità tra Uomo e Donna Regione Piemonte
Provincia di Torino
Città di Torino
Fondazione CRT
APID Imprenditorialità Donna
Goethe Institut Turin
MNC Museo Nazionale del Cinema
L'Oréal Paris



 

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