LA ROMAGNA

IDENTIFICAZIONE GEOGRAFICA

«Venite da Roma, passate l'Appennino e rimontate verso l'Est ed il Nord: voi troverete una fertile e ricca pianura, con una catena di monti che le fanno costiera da una parte e la marina dall'altra, animata a brevissimi tratti da piccole città, popolose, ben costrutte, e di buon aspetto. Questa pianura è la Romagna, sede del liberalismo italiano, centro di movimento e di vita: là sotto il più sereno cielo, sulla terra più produttiva, vive una gente operosa, energica, cospiratrice,...»

(Relazione di un viaggio in Italia nel marzo del 1830
Da "In Rumâgna", n. 1 anno 1, Lugo, Walberti, 1974)


Non ho ancora potuto appurare chi sia l'estensore della nota sopra riportata, ma mi sembra che come presentazione non sia niente male.

La Romagna. Ma cos'è la Romagna? Qual'è il suo ambito territoriale? Esiste davvero oppure riempie solo le fantasie di qualche sognatore? In realtà la Romagna è una delle poche Regioni che hanno una loro identità e che sono riconosciute come tali da secoli (basti pensare alla precisa definizione che ne dà Dante Alighieri nella Divina Commedia) e perciò non ci possono essere dubbi in proposito.

Innaturalmente smembrata tra Emilia, Toscana e Marche dalla attuale struttura amministrativa, il 17 novembre 1998 è stata "identificata" dal Tribunato di Romagna, sedente in Bertinoro, capoluogo morale della Romagna, con un documento inviato a tutte le massime autorità della struttura centrale e periferica dello Stato italiano.

Quello che segue è il testo del "Gran Documento" stilato in tale occasione.

IL TRIBUNATO DI ROMAGNA

che per il punto 1 dei suoi Ordinamenti ("...sorge per l'affermazione, la valorizzazione e la salvaguardia delle tradizioni e della cultura dell'etnia romagnola, con lo stimolarne e difenderne i valori...") ritiene suo dovere attestare la storia millenaria di questa Terra e Gente, i cui individui sono stati presenti e protagonisti delle maggiori vicende della storia degli uomini, Terra che conserva gelosamente la tomba del "Divino Poeta" che ha immortalato la Romagna ponendola nel suo Poema - ed indicandone gli esatti termini - seconda solo alla Sua terra natia;

richiamata la decisione dell'Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite - O.N.U. - che con la sua Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo emessa nel 1948 ha sanzionato, all'art. 6, che "Ogni persona giuridica ha diritto al nome" e conseguentemente alla identificazione dei suoi esatti termini, noti per la Romagna ab immemori e sempre affermati nei consessi più autorevoli come la Deputazione di Storia Patria ed in particolare nell'esemplare, amplissimo studio di Emilio Rossetti, nel cui volume Romagna - geografia e storia , edito dalla Hoepli nel 1894, è riportata la pianta della Romagna identificata nei seguenti capisaldi:
- a settentrione la foce del Reno-Primaro;
- a mezzodì il Monte Maggiore nell'Alpe della Luna;
- a levante il promontorio di Focara;
- a ponente il Monte Citerna nell'Alpe della Futa;

dato atto che - essendo la Repubblica Italiana membro dell'O.N.U. - le deliberazioni di questa sono parte integrante dell'Ordinamento Giuridico della nostra Repubblica così che la Romagna - pur essendo il suo territorio smembrato fra le regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche secondo l'ordinamento politico-amministrativo della Repubblica - agli effetti degli alti e insopprimibili valori etici, morali e sentimentali è da considerarsi idealmente una e tale vogliono sia i romagnoli come di recente attestato da ingente numero di Popolo;

confermata la doverosità di tutelare e difendere - come prevedono le leggi della Repubblica - "l'origine" di quanto si ottiene in Romagna ed in particolare le produzioni agricole di alto merito, qui ottenute grazie all'antica ed unanimemente riconosciuta perizia dei nostri agricoltori ed operatori, cui si deve se la nostra Terra è quel "giardino" universalmente qualificato;

ATTESTA E DELIBERA

1 - che la storica delimitazione della Romagna - giusta l'art. 6 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo emanata nel 1948 - è quella indicata in narrativa, che forma parte integrante del presente atto;

2 - che la denominazione di origine "Romagna" è riservata in modo esclusivo ai prodotti dell'agricoltura - e loro manipolazioni e trasformazioni - ottenuti nel territorio sopra identificato;

3 - di dare mandato al 1° Tribuno di portare a conoscenza delle Istituzioni il presente atto e di tutelare "l'origine" delle produzioni agricole romagnole in ogni opportuna sede.


La cartina riprodotta a inizio pagina riporta i confini della Romagna appena descritti. Sulla cornice che la circonda sono riprodotti gli stemmi delle città romagnole e precisamente S. Marino (in alto, al centro) più le "sette sorelle" (in senso orario, dall'alto a destra): Ravenna, Lugo, Faenza, Imola, Rimini, Cesena e Forlì.

Si riporta anche, per un opportuno confronto, la definizione che dà della nostra Regione il Grande Dizionario Enciclopedico UTET, alla voce "Romagna".

Regione storica... pur facendo parte della regione amministrativa dell'Emilia-Romagna continua ad imporre la sua individualità, impressa più nel carattere della popolazione , in molti elementi folkloristici, nella vivace letteratura dialettale e nelle caratteristiche tradizioni musicali, che nel paesaggio geografico.

In realtà i confini della Romagna, anche per effetto delle particolari vicende politiche, sono stati diversamente individuati nel corso dei secoli.

Essi furono pertanto estesi alle quattro province di Forlì, Ravenna, Bologna e Ferrara esorbitando alquanto dal limite assegnatole da Dante e compresi fra "il Po, il Monte, la Marina ed il Reno".

Altri preferirono invece una più stretta concezione territoriale della Romagna, includendovi soltanto le province di Forlì e Ravenna e qualche comune limitrofo della provincia di Bologna, di Firenze e di Arezzo.

Attualmente è pressoché unanime l'assegnazione alla Romagna dei seguenti confini:
- a N il Reno, da Bastia dove riceve il torrente Sillaro;
- a NO il corso del Sillaro e la dorsale appenninica che fiancheggia la valle del Santerno;
- a SO dal passo della Futa all'incirca fino al Monte Maggiore nell'Alpe della Luna;
- a SE dall'Alpe della Luna a Gabicce sull'Adriatico.


Ulteriori notizie ed utili informazioni sono contenute nel volume del Tribunato di Romagna «ROMAGNA UNA - "Mutila" fra 3 Regioni» a cura di Alteo Dolcini e Ilo Spada, pubblicato dalla Società Editrice "Il Ponte Vecchio" di Cesena.

I confini della Romagna, assieme all'elenco dei territori che ne fanno parte, sono riportati anche nel mio articolo «Lezione di geografia»

Numerosi sono i poeti che hanno trattato della Romagna nella loro produzione letteraria: alcuni esempi sono riportati nella pagina "La Romagna dei poeti".

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