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LE POSSIBILI ATTIVITA'

 

LE POSSIBILI ATTIVITA' "INTERNE" SONO:

( indicative perché dipendono molto dalla composizione delle persone che aderiranno e dalle peculiarità del luogo dove verrà realizzato)

 

Educazione Ambientale

Consulenze sulle dinamiche di "gruppo"

Laboratorio Maieutico

Educazione alla Pace

Facilitatori dell'Agenda 21, Metodo del Consenso

Gestione dei Conflitti

Servizio "Agenzia Europea di Sviluppo"

Centro Teatrale

Apicoltura Agricoltura Biologica

Restauro Pianoforti - Laboratorio di liuteria

Servizio di consulenza in Bioarchitettura

……….

 

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EDUCAZIONE AMBIENTALE

I ministeri italiani della Pubblica Istruzione e dell'Ambiente hanno promosso dal 1987 intese, protocolli, circolari accordi per il coordinamento delle iniziative nel campo dell'educazione ambientale. Dall'ottobre 1996 è attivo il Comitato Interministeriale di indirizzo e coordinamento.

Il Comitato si è insediato il 31 ottobre, decidendo tra l'altro di dedicare le iniziative del 1997 alla memoria di Antonio Cederna, ed ha promosso il seminario di aggiornamento "A scuola d'ambiente" svoltosi a Fiuggi dal 21 al 24 aprile 1997, primo atto di un'azione programmatica di coordinamento e di indirizzo finalizzato a dare vita ad un efficace organico Sistema Nazionale per l'educazione ambientale. Dopo le conclusioni dei lavori del seminario, il Comitato propone una Carta dei principi rivolta agli operatori, all'opinione pubblica, ai cittadini italiani sulla quale apre una vasta consultazione in vista della convocazione della prima settimana nazionale dell'educazione ambientale.

Questo ci pare un punto fermo a cui è utile fare riferimento per chiarirci su cosa è educazione ambientale :

Gli ARTICOLI della Carta di Fiuggi sono:

1) L'umanità è posta di fronte ad una grande sfida educativa: rendere praticabile lo sviluppo sostenibile, garantendo il soddisfacimento dei bisogni attuali senza compromettere le possibilità delle generazioni future. L'educazione può rendere le persone più sensibili rispetto alle questioni etiche e ambientali, ai valori e alle attitudini, alle abilità e ai comportamenti nella prospettiva dello sviluppo sostenibile.

2) La Carta dei principi dell'educazione ambientale in Italia si rivolge ai cittadini di ogni età come alla pubblica amministrazione, alle imprese come ai lavoratori, alle scuole come alle agenzie educative del territorio. La Carta orienta la ricerca, la riflessione, il confronto, la diffusione, la qualificazione, la socializzazione delle scelte pubbliche volte allo sviluppo sostenibile e si integra con il processo di rinnovamento delle strutture educative del sistema formativo.

3) La Carta si rivolge alle bambine ed ai bambini, i soggetti in età evolutiva, che sono cittadini di oggi e di domani. Le bambine e i bambini hanno il diritto di formarsi una propria opinione, di esprimerla liberamente, di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano le risorse e lo sviluppo. Le istituzioni pubbliche devono garantire tale diritto contribuendo a prepararli ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di equità, di opportunità, fra i sessi e fra tutti i popoli, i gruppi etnici, nazionali e religiosi.

4) L'educazione allo sviluppo sostenibile deve divenire un elemento strategico per la promozione di comportamenti critici e propositivi dei cittadini verso il proprio contesto ambientale. L'educazione ambientale forma alla cittadinanza attiva e consente di comprendere la complessità delle relazioni tra natura e attività umane, tra risorse ereditate, da risparmiare e da trasmettere, e dinamiche della produzione, del consumo e della solidarietà. L'educazione ambientale è globale e comprende l'istituzione formale, la sensibilizzazione e la formazione. L'educazione ambientale si protrae per tutta la durata dell'esperienza, prepara l'individuo alla vita e coinvolge, direttamente e continuamente, tutte le generazioni sulla base del principio che ognuna ha qualcosa da imparare dalle altre.

5) L'educazione ambientale deve divenire componente organica di tutte le politiche, quelle formative ed ambientali innanzitutto. La tutela e la valorizzazione delle risorse naturali e umane implica norme e scelte semplici che definiscono una nuova cittadinanza e convivenza delle specie viventi. L'educazione ambientale deve orientare l'intervento delle istituzioni e il ruolo delle comunicazioni di massa.

6) L'educazione ambientale interloquisce con il funzionamento e l'evoluzione degli ecosistemi naturali, con le modificazioni indotte dalle attività umane, con i contributi della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica. In ambito scolastico l'educazione ambientale non è circoscrivibile entro i confini di una materia, né si può identificare con qualche contenuto preferenziale; l'educazione ambientale è interdisciplinare e trasversale, lavora sui tempi lunghi.

7) L'educazione ambientale contribuisce a ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di responsabilità verso la res pubblica, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura per la qualità del proprio ambiente, creando anche un rapporto affettivo tra le persone, la comunità ed il territorio.

8) Le attività e iniziative di educazione ambientale, pur nella varietà di forme e stili organizzativi, pur senza pretese di esaustività: · coinvolgono conoscenze, valori, comportamenti, esperienze dirette per il rispetto e l'interazione tra la pluralità delle forme di vita presenti nell'ambiente; · hanno la possibilità di costruire e diffondere una cultura moderna "capace di futuro", capace cioè di andare oltre la dimensione dell'usa e getta e di ispirare le proprie azioni al "senso del limite"; · promuovono opportunità e contesti per favorire lo sviluppo di qualità dinamiche, per costruire la capacità di prendere decisioni in condizioni di incertezza, per far crescere la consapevolezza che la capacità di prevedere non si può disgiungere dalla disponibilità ad affrontare l'imprevedibile, per educare al confronto e alla gestione dei conflitti tra punti di vista diversi; · rafforzano coerenze tra l'agire e il sapere, tra l'enunciazione ed il comportamento.

9) L'educazione ambientale si esprime attraverso l'agire educativo e l'educare agendo. Richiede: · percorsi in cui capire, osservare, fare, curare, che coinvolgono valori, saperi, conoscenze, opinioni, emozioni, operatività, relazioni, sui quali si costruiscono proposte ed elementi di un futuro possibile; · spirito esplorativo e processi di costruzione delle conoscenze (piuttosto che la trsmissione dei saperi); · innovazione metodologica, didattica e organizzativa, coinvolgendo tutte le agenzie della formazione, lavorando per progetti, in una dimensione di ricerca vera e aperta, lungo percorsi trasversali, creando i presupposti per un diverso rapporto con le discipline e tra le discipline; · modificazione dei ruoli tradizionali di insegnamento / apprendimento; · cooperazione fra la scuola, le altre agenzie formative e i cittadini.

10) Ogni individuo ha un ruolo importante e insostituibile per l'educazione ambientale e per il mantenere, salvaguardare e migliorare la qualità dell'ambiente, quale cittadino singolo e protagonista di movimenti collettivi ed associativi; quale produttore di beni e di servizi, di rischi, inquinamenti e rifiuti; quale consumatore di beni e servizi, di risorse esauribili in forme diseguali. E' compito delle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, organizzare, promuovere e favorire attività di educazione ambientale, che è anche una competenza istituzionale propria e specifica, da coordinare e integrare in una rete costituita dai soggetti pubblici e privati che svolgono attività di educazione ambientale sul territorio. L'Italia ribadisce gli impegni internazionali per la qualificazione e il rafforzamento delle attività di educazione ambientale.

 

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CENTRO TEATRALE

Il teatro permette di elaborare a diversi livelli (verbale, corporeo, plastico, compositivo ....) il vissuto di individui e/o gruppi di individui inseriti in un contesto sociale, anche con problemi specifici.

Ogni situazione può essere accolta nell'ambito del lavoro teatrale e lì rielaborate con opportune modalità, in un processo di traduzione creativa che può anche portare molto lontano dal punto di partenza.

Ogni individuo, anche in situazioni estreme, è portatore di senso della propria esperienza e della propria storia, e questo senso è ricuperabile con il mezzo del teatro, anche quando la vita stessa della persona non lo sia ugualmente.

Questa esperienza di restituzione del senso attraverso l'azione teatrale e la pratica di laboratorio aiuta a ricomporre l'integrità dell'esperienza del singolo e del gruppo, costruendo un universo simbolico che parla di ognuno e del mondo in cui ognuno vive.

Il teatro così inteso ( non mero scimmiottamento del conosciuto) permette di cercare in fondo alla capacità di ognuno e pone continue domande che presuppongono risposte complesse e nuove domande. Il rigore tecnico e la precisione dell'azione incanalano le potenzialità espressive senza disperderle in facile autocompiacimenti. L'elasticità degli spazi e la capacità di accogliere qualsiasi elemento della realtà nel contesto scenico permettono al lavoro teatrale di adeguarsi a qualunque situazione senza perdere le caratteristiche di lavoro artistico. La formazione di attori e registi ( operatori capace di agire in contesti e con potenzialità diverse) passa attraverso un allenamento che comprende diversi livelli di approccio : l'allenamento corporeo e vocale, l'interazione con il partner, l'improvvisazione individuale e di gruppo, la composizione e il montaggio. Ugualmente importante la conoscenza e la documentazione sulle esperienze drammaturgiche specialmente di questo secolo e la riflessione sulle possibilità di interagire con i mezzi tecnologici e di espandersi fuori da ogni luogo convenzionale.

Il Centro Teatrale si propone di promuovere la ricerca, l'espressione artistica e la sperimentazione nel campo dell'arte teatrale, e di diffondere la cultura teatrale in ogni sua forma.

Gli obbiettivi che si prefigge sono :

a) promuovere iniziative nel campo dell'educazione, rivolgendo particolare attenzione alle valenze educative che rivestono le attività teatrali nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché sviluppare uno studio sugli aspetti formativi e terapeutici del teatro in particolare contesti sociali.

b) animare la vita culturale e sociale in sede locale, in Italia e all'estero promuovendo attività e manifestazioni di spicco producendo ed organizzando spettacoli, rassegne, video-rassengne, iniziative cinematografiche, conferenze, congressi, mostre, seminari e laboratori, concorsi, ecc..

c) promuovere corsi per l'insegnamento del teatro e delle discipline complementari, cicli di aggiornamento e perfezionamento per attori, registi, operatori culturali e personale tecnico ;

d) ospitare artisti, compagnie e gruppi teatrali, italiani e stranieri ;

e) promuovere le attività interdisciplinari, fra arti diverse, gli scambi artistici, anche tesi alla realizzazione di eventi spettacolari, anche in collaborazione con altri Enti pubblici e privati ;

f) favorire la circolazione delle informazioni relative al mondo dello spettacolo nonché curare e diffondere pubblicazioni, registrazioni audiovisive e qualsiasi altro materiale informativo ;

g) costituire compagnie teatrali e gruppi di lavoro per spettacoli da svolgersi, anche su richiesta di terzi, in Italia e all'estero.

 
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