Il problema della scelta

In terza media il mio profitto fu ottimo e all'esame conclusivo dei tre anni conseguii la licenza media con la massima votazione ed ebbi il consiglio da parte di quasi tutti gli insegnanti di proseguire gli studi in un liceo. L'idea mi allettò molto, anche se io mi sentivo più portato verso lo studio di materie tecniche che richiedessero una certa manualità ed abilità. Nelle scuole medie imparai infatti a disegnare benissimo ed il disegno divenne per me un vero e proprio linguaggio.

Fu così che anche per me si apriva il problema della scelta della scuola media superiore. Gli elementi di valutazione erano molti e con diversi aspetti ed a questo proposito il papà fu per me un vero amico, lasciandomi sempre e comunque la libertà di scegliere quello che mi sarebbe piaciuto. A me personalmente rimaneva il bagaglio della scuola media inferiore, qualche abilità manuale e la ricerca di una scuola che fosse in gradi di soddisfare i miei desideri. A tal proposito visitai diverse scuole, ma nessuna sembrava interessarmi più di tanto. Fu invece per puro caso che capitai nello studio di un geometra e questo fu per me una vera illuminazione. Fui subito incuriosito dai tanti strumenti che vidi usare e dalla delicatezza e precisione con la quale venivano maneggiati. Capii subito che usare le mani in quel modo non era facile e che avrebbe richiesto una preparazione specifica ed adeguata. Poi vidi anche molti disegni e mi sentii subito a casa.

La mia idea divenne allora una intenzione precisa, qualche seria considerazione ancora con papà e mamma e la scelta era fatta.

Ero iscritto al primo anno di corso per Geometri all'Istituto Einaudi di Domodossola. Conobbi nuovi compagni e gli anni di corso trascorsero tranquilli, animati da buoni rapporti con gli insegnanti e da tanto interesse verso quelle cose che mi avevano incuriosito. Interesse e curiosità che anno dopo anno venivano sempre più soddisfatti. Il profitto raggiunto fu sempre ottimo.

Stefano Mangianti
"EinaudInforma", Anno I, N.U. (2000-2001)

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