
La terapia del linfoma di Hodgkin -
Informazioni per pazienti

Autore: Vincenzo
Cordiano
Divisione di Medicina Generale, O.C. Valdagno (VI)
Ultimo aggiornamento: 13/09/2002 17.28.51

I termini tecnici sono spiegati succintamente nel
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Ematologia
La prognosi del linfoma di Hodgkin
Sono stati identificati numerosi
parametri che possono condizionare la prognosi di questa malattia. I più importanti sono:
- Età del paziente (< 45 anni, >
45 anni)
- Sesso maschile
- Stadio avanzato (III o IV)
- Grosse ("bulky") masse
tumorali (> 10 cm)
- VES
- Leucocitosi (> 15.000 globuli
bianchi per microlitro)
- Linfopenia (<600 linfociti per microlitro)
- Anemia
- Ipoalbuminemia
- Numero di noduli tumorali nella milza
- Interessamento esteso dei linfonodi
addominali
- Numero di siti extranodali interessati
dalla malattia
- Presenza di sintomi B
La presenza contemporanea di molti
fra questi fattori comporta un rischio maggiore di recidiva dopo il completamento della
terapia e/o di resistenza alla terapia stessa.
La terapia
del linfoma di Hodgkin
Il 70-80% dei pazienti affetti da
linfoma di Hodgkin può oggi essere definitavamente guarito con la chemioterapia e/o
radioterapia. La mortalità per malattia di Hodgkin è oggi in costante declino, grazie
anche alla disponibilità di efficaci terapie di salvataggio in pazienti in cui la
malattia recidiva a distanza di tempo.
La terapia di questo tumore è tuttavia abbastanza complessa e richiede spesso
l'intervento coordinato di diversi specialisti, con lo scopo di identificare la migliore
terapia nel singolo caso, soprattutto negli stadi veramente limitati, in cui i risultati
sembrano equivalenti con l'uso della chemioterapia o della radioterapia. Negli stadi
avanzati (III e IV) quasi tutti i pazienti sono oggi trattati con chemioterapia ed,
eventualmente con radioterapia limitata sulle zone in cui erano presenti grosse masse
tumorali al momento della diagnosi.
Numerosi sono i protocolli di chemioterapia proposti per la cura del morbo di Hodgkin. I
due più frequentemente usati sono l'ABVD ed il MOPP, a volte alternati nel protocollo MOPP/ABVD oppure associati nello schema ibrido MOPP/ABV. Questi protocolli sono riportati nella
tabella 1.
Daremo alcuni cenni generali sulla terapia del linfoma di Hodgkin a seconda dello stadio.
Queste indicazioni non sono valide in senso assoluto, poiché possono variare nei diversi
centri.
- Stadio IA. La radioterapia da sola è
stata spesso utilizzata, con ottimi risultati, poiché il 90% circa dei pazienti con vero
stadio IA (sottoposti cioè a laparotomia esplorativa e biopsie multiple degli organi
intraddominali con risultato negativo) e prognosi favorevole rimangono liberi da malattia
a 5-10 anni. Se la laparotomia non è effettuata, molti centri usano la terapia combinata,
cioè chemioterapia e radioterapia. In questi casi sia la durata della chemioterapia sia
le dosi (e l'estensione) della radioterapia possono variare da centro a centro. Sono in
corso numerosi studi che valutano la possibilità di somministrare un minor numero di
cicli e/o dosi inferiori di di radioterapia, al fine di ridurre l'incidenza e la gravità
degli effetti collaterali. Quando si scelga la modalità combinata, lo schema di
polichemioterapia più frequentemente utilizzato è l'ABVD, che si è dimostrato
meno tossico del MOPP.
- Stadio IB. In questi casi si usa quasi
sempre la chemioterapia eventualmente associata alla radioterapia. L'uso della sola
radioterapia è gravato infatti da una percentuale elevata di recidive (20-30%)
anche in pazienti sottoposti a laparotomia esplorativa.
- Stadio IIA. La terapia è praticamente
identica a quella dello stadio IA
- Stadio IIB. La terapia è
praticamente identica a quella dello stadio IA
- Stadio IIIA. La terapia di scelta in
questi casi è considerata la terapia combinata. Alcuni Autori hanno proposto la sola
chemioterapia, specie nei soggetti con prognosi favorevole, ma i risultati sembrano
superiori se si associa la radioterapia.
- Stadio IIIB. Si usa sempre la
chemioterapia ed eventualmente la radioterapia in presenza di grosse masse tumorali.
- Stadio IV. Come per lo stadio IIIB.

Tabella 1 - Principali
schemi di chemioterapia della malattia di Hodgkin
Farmaco e protocollo |
Dose e via di somministrazione |
Giorni del ciclo |
Frequenza |
ABVD |
Ogni 28 giorni |
Adriamicina |
25 mg/m2 e.v. |
1 e 15 |
|
Bleomicina |
10 mg/m2 e.v. |
1 e 15 |
|
Vinblastina |
6 mg/m2 e.v. |
1 e 15 |
|
Dacarbazina |
375 mg/m2 e.v. |
1 e 15 |
|
|
MOPP |
Ogni 28 giorni |
Mecloretamina |
6 mg/m2 e.v. |
1 e 8 |
|
Vincristina |
1,4 mg/m2 e.v. |
1 e 8 |
|
Procarbazina |
100 mg/m2 per os |
dal 1° al 14° |
|
Prednisone |
40 mg/m2 per os |
dal 1° al 14° |
|
|
MOPP/ABV (ibrido) |
Ogni 28 giorni |
Mecloretamina |
6 mg/m2 e.v. |
1 |
|
Vincristina |
1,4 mg/m2 e.v. |
1 |
|
Procarbazina |
100 mg/m2 per os |
dal 1° al 7° |
|
Prednisone |
40 mg/m2 per os |
dal 1° al 14° |
|
Adriamicina |
35 mg/m2 e.v. |
8 |
|
Bleomicina |
10 mg/m2 e.v. |
8 |
|
Vinblastina |
6 mg/m2 e.v. |
8 |
|
|
MOPP/ABVD alternati |
Ogni 28 giorni |
Un ciclo di MOPP alternato ad un ciclo di ABVD |
|
|
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