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Ernest
Hemingway, short biography
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A differenza degli altri moti dell' idrosfera
marina, il fenomeno delle maree presenta i caratteri di un movimento
periodico e prevedibile: esso consiste in oscillazioni ritmiche con
innalzamenti (flussi) e abbassamenti (riflussi) del livello marino,
provocati dall'azione gravitazionale della Luna e del Sole sulle
masse d'acqua che ricoprono la Terra. In genere si possono osservare
due flussi e due riflussi ogni 24 ore e 50 minuti (giorno lunare).
La fase di massimo sollevamento è detta alta marea, quella
corrispondente al massimo abbassamento bassa marea; la differenza
tra questi due valori è l' ampiezza di marea.
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Mont Saint-Michel. Situata in Francia l' isola è collegata alla
terraferma da un sottile lembo di terra che diventa inutilizzabile
durante l' alta marea
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Il fenomeno era conosciuto già dai tempi dei Greci ma non fu
possibile dargli una spiegazione scientifica finché Newton non
enunciò la sua legge della gravitazione universale; come abbiamo
detto il fattore che determina le maree è l'attrazione
gravitazionale che Luna e Sole esercitano sulle masse d'acqua della
Terra. Osserviamo che anche se il Sole ha una massa molto maggiore
della Luna, è quest'ultima ad esercitare l' attrazione maggiore in
quanto si trova a minore distanza dalla Terra, per questa ragione la
periodicità delle maree è legata al ritmo dei moti lunari. Questa
però non è l' unica ragione per cui le maree hanno luogo, infatti
se così fosse avremmo un solo flusso e un solo riflusso al giorno,
invece quando in un punto si ha alta marea, essa si presenta anche
al suo antipodo; ciò è dovuto al fatto che nel fenomeno interviene
anche la forza centrifuga dovuta al moto di rivoluzione Terra-Luna.
Ora però dobbiamo fare alcune precisazioni. Innanzitutto non è
vero che le maree sono dovute unicamente all' attrazione della Luna
e del Sole, infatti tutti i corpi celesti esercitano esercitano una
forza attrattiva nei confronti della Terra, tuttavia la loro
distanza da noi è maggiore di quella della Luna e quindi il loro
effetto sulle maree è trascurabile. Inoltre la forza di attrazione
è esercitata anche sulla litosfera continentale che, essendo più
rigida, non ne viene influenzata e sull' atmosfera che risponde più
facilmente all'azione gravitazionale essendo più fluida; delle
maree atmosferiche, però sappiamo ancora molto poco.
Il comportamento reale delle maree si discosta da quello teorico
perché esso è influenzato anche da da profondità e forma dei
bacini marini e dalla configurazione delle coste. In generale si
osservano due oscillazioni di marea per ogni giorno lunare, avendosi
un'alta e una bassa marea ogni 12 ore e 25 minuti (maree
semidiurne). Esistono inoltre alcune zone in cui il giorno lunare
provoca un solo flusso e un solo riflusso (maree diurne) ed altre in
cui si hanno due flussi e due riflussi ma con ampiezza variabile
(maree miste),
A causa dell' attrito interno delle masse d'acqua e quello col
fondo, l' alta marea non si verifica esattamente quando la Luna
culmina sul meridiano del luogo considerato ma si può presentare un
certo ritardo detto ora di porto che può raggiungere le 12 ore.
Conoscere il valore di questo ritardo è molto importante per la
regolazione del traffico portuale ed è rappresentato graficamente
dalle linee cotidali che collegano tra loro i punti in cui l'ora di
porto assume lo stesso valore.
In media nel Mediterraneo l' ampiezza delle maree è di una decina
di centimetri ma essa può arrivare a 19.6 metri. Ciò si può
spiegare con il fatto che nei bacini chiusi il moto di propagazione
della marea è ostacolato dalla diminuzione di profondità del
fondale e dal progressivo restringimento della costa. La spiegazione
più valida della variazione dell' entità delle maree è data dalla
teoria dell'onda oscillante che si basa sul concetto che i vari
oceani ad i mari più grandi sono divisi dalla configurazione
irregolare del fondo in tante "unità di marea", cioè in
diversi bacini; in ognuno di questi bacini la massa d'acqua oscilla
per effetto delle forze lunisolari, ma con ampiezza e periodo che
dipendono dalla forma e dalle dimensioni del bacino stesso. Ogni
bacino di marea ha dunque un suo periodo di oscillazione: se questo
risponde a quello delle forze lunisolari si hanno maree ampie,
altrimenti si verifica un fenomeno di interferenza e le maree sono
di più lieve entità. L'oscillazione possiede un moto circolare
attorno ad alcuni punti nodali impartito dalla rotazione terrestre;
tali punti nodali sono detti punti anfidromici e in prossimità di
essi il livello marino rimane costante e da essi si irradiano le
linee cotidali lungo le quali l' ampiezza delle maree va
progressivamente aumentando.
Oltre ai moti verticali, le maree possono causare anche spostamenti
orizzontali detti correnti di marea che si differenziano dalle
comuni correnti marine perché interessano tutta la massa d'acqua,
dalla superficie al fondo e perché cambiano periodicamente
direzione.
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