"Le Occasioni"
La seconda raccolta montaliana, edita da Einaudì nel 1939, comprende poesie scritte tra il 1928 e il 1939 e per lo più già apparse in rivista o giornale; cinque liriche erano state anticipate nel libricino La casa dei doganieri e altri versi. La seconda edizione delle Occasioni si accresce di quattro componimenti: Alla maniera di Filippo de Pisis, Addii, fischi nel buio, Ti libero la fronte dai ghiaccioli, Il ritorno. Seguono molte altre edizioni, che si scostano da questa solo per lievissimi ritocchi. La raccolta consta di una poesia proemiale (il balcone) seguita da quattro sezioni di lunghezza diseguale (delle quali solo la seconda ha un titolo specifico: Mottetti), per un totale di cinquantasette testi. A partire dalla edizione Mondadori del 1949 la raccolta è dedicata a “I.B.": si tratta di Irma Brandeis, una giovane americana studiosa di letteratura italiana che Montale conobbe nel 1933 e alla quale si legò con una relazione affettiva durata fino al 1939. A lei spetta il ruolo di principale ispiratrice delle Occasioni (e poi di parte della Bufera), dove appare con il nome di Clizia; lo pseudonimo deriva -come indica lo stesso Montale- da un sonetto di corrispondenza di Dante a Giovanni Quirini (ma la paternità dantesca non è certa), nel quale l'autore prima dichiara il suo amore per una «donna dispietata e disdegnosa» e poi si paragona a «quella ch'a veder lo sol si gira / e 'l non mutato amor mutata serba>> cioè a Clizia, la figlia dell'Oceano amata e poi abbandonata dal Sole, che ella continuò però ad amare così intensamente da trasformarsi in girasole (che «a veder lo sol si gira», che si volge sempre verso il sole). Il girasole è dunque «simbolo ( ... ) di una strenua dedizione d'amore, ma anche dell’”ansietà" di luce» (Isella), e ben si addice al ruolo salvifico della Clizia montaliana, le cui apparizioni riescono a illuminare per un attimo la torbida oscurità esistenziale e storica (la dittatura, la guerra imminente). L'attenzione poetica montaliana passa dall'esterno (Ossi di seppia) all'interno (Occasioni) così che, oltre all'uscita di scena del paesaggio ligure, si determina anche un accentuarsi dell'oscurità della lettura, legata però quasi esclusivamente all'ignoranza da parte del lettore dell'antefatto biografico di un determinato luogo poetico, all'ignoranza cioè dell'occasione-spinta. La metrica si muove sempre più saldamente nel solco della tradizione e raggiunge punte altissime di raffinatezza sul piano ritmico e fonico-timbrico.