DOMINE
I Domine sono
da quasi 15 anni una delle più belle realtà della scena classic
metal italiana.
La band dei
fratelli Paoli (Enrico, chitarra e Riccardo, basso) debuttò
infatti con il primo, autointitolato, demo addirittura nel 1986,
facendosi immediatamente portavoce delle sonorità epiche di band
come Manowar, Warlord, Manilla Road e Omen. La formazione di
allora era, ovviamente, molto diversa da quella di oggi e
includeva (oltre ai due Paoli) il secondo chitarrista Agostino
Carpo, il batterista Carlo Funaioli (che sarà uno dei membri più
longevi del gruppo) e il cantante Stefano Mazzella.
Da allora, pur
fra continui avvicendamenti, i Domine non hanno mai smesso, anche
nei tempi della grande crisi, di battere la bandiera del true
epic-metal, sfornando altri tre demo che, con il primo, sono oggi
molto ricercati dai fan della band.
Finalmente,
alla fine degli anni ’90 (grazie alla rinascita commerciale
delle sonorità metal classiche), la band ha l’opportunità di
debuttare ufficialmente sul mercato discografico europeo e
giapponese: il disco si chiama ‘Champion Eternal’ ed è una
sorta di summa del lavoro di molti anni del gruppo.
Importantissimi, per l’economia della band, sono gli ingressi di
due personaggi storici della scena metal italiana: il drummer
Mimmo Palmiotta aveva suonato, sotto lo pseudonimo Boris Hunter,
nei primi due album dei leggendari Death SS, mentre il cantante
Adolfo Morbiducci (da tutti conosciuto come Morby) era stato lo
screamer dei grandi Sabotage (autori nel 1986 dell’eccellente
‘Behind The Lines’).
Il disco va
molto bene (in particolare in Grecia e Giappone), ma la band
rimane un po’ bloccata dal temporaneo ingresso di Morby nei
Labyrinth, al posto del defezionario Roberto Tiranti. Conclusa
(malamente) questa esperienza, il cantante torna ad essere a tutti
gli effetti un membro dei Domine, e la band ha quindi
l’opportunità di registrare il secondo disco, l’eccellente
‘Dragonlord’, uscito, come il precedente, per la Dragonheart
dello stesso Enrico Paoli.
Subito dopo la
registrazione il gruppo perde (per motivi personali) il drummer
Palmiotta, che viene sostituito dall’ex Necromass Stefano
Bonini, ma la band non ha alcun motivo di lamentarsi:
‘Dragonlord’ vende diecimila copie nel giro di due mesi
(entrando nella top 100 italiana!), e questo frutta loro
addirittura un deal americano con la Metal Blade. Nel frattempo il
gruppo entra nel carrozzone del ‘Metallic Movement 2000’, un
tour europeo che vede i Domine ben figurare al fianco di maestri
quali Anvil, Agent Steel e Riot. Indubbiamente un ottimo viatico
in vista del Gods 2000!
Discografia:
Domine
(1986) – demotape
Champion
Eternal (1989) –
demotape
Bearer
Of The Sword (1991) – demotape
Domine 1994
(1994) – demotape
Champion
Eternal (1997)
|
Primo
album della band, che, fondamentalmente, recupera per
l’occasione il meglio dei pezzi apparsi sui quattro demo,
risuonati con la nuova formazione. Questo purtroppo non
giova al disco (che pure è un discreto debutto), che
risente del fatto che le canzoni sono state composte in
epoche diverse, oltre a soffrire di una certa prolissità
e di una produzione non impeccabile. A tratti si
intravedono le caratteristiche che faranno del successore
‘Dragonlord’ un ottimo platter. |
Dragonlord
(1999)
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Deciso
passo in avanti, dal momento che ‘Dragonlord’ è un
album molto più maturo, compatto e riuscito. Ottima la
prova della band, con un Morby a tratti veramente
notevole. Il disco resta nella più classica tradizione
epica anni ’80, anche se si sentono influenze del power
europeo di oggi. Come anche il precedente (e quasi tutta
l’opera dei Domine) si tratta di un concept album
ispirato al lavoro di Moorcock e alla saga di Elric. |