Feletto, cittadina del Canavese, ricca di storia e di fascino

La città sorge nel tratto di pianura canavesana formata dai detriti alluvionali del fiume Orco. Proprio le furiose piene del fiume potrebbero essere all'origine del nome del paese, facendo piangere gli abitanti del luogo a causa dei frequenti danni causati: dal latino "flere" (piangere) verrebbe dunque il nome della località. Lo studioso Casalis propende invece per il termine "filices" ad indicare luogo ricco di felci. Nel Medio Evo Feletto, unitamente a San Benigno, Lombardore e Montanaro, era posto sotto la giurisdizione dell'Abbazia di Fruttuaria di San Benigno: si trattava di un feudo pontificio soggetto alla S. Sede, che i Savoia riscattarono nel 1741 al termine di un'estenuante controversia.

Ieri. Ecco come si presentava la piazza di Feletto Canavese all'inizio del secolo scorso...

Nel 1318 e 1408 Fruttuaria concesse a Feletto gli Statuti, ricompensando i Felettesi per come avevano combattuto nelle passate guerre per difendere il proprio borgo: venivano loro assegnati terreni per fortificare ulteriormente l'abitato.

Del Borgo felettese di fondazione medioevale sopravvive un massiccio Torrione quadrato, che viene indicato come il mastio del Castello un tempo presente sul luogo. Si ipotizza peraltro la presenza, tra Medio Evo e prima età moderna, di un secondo agglomerato urbano verso l'Orco, come dimostrerebbe la presenza a Feletto di due Chiese parrocchiali, San Pietro e Santa Maria Assunta, la prima all'esterno e la seconda all'interno delle mura del Castrum. Negli anni della seconda guerra mondiale Feletto, diventato il centro più importante della Resistenza nel basso Canavese, subì continui e gravi rastrellamenti, che culminarono il 16 agosto 1944 nell'incendio del paese da parte delle truppe nazi-fasciste: nel 1984 il Comune ricevette la medaglia di bronzo al valor militare per attività partigiana.

Tra i numerosi monumenti vanno ricordati: la cinquecentesca parrocchiale di San Pietro, probabilmente edificata sui resti di una Chiesa medioevale, ad una sola navata con cappella laterale dedicata alla Madonna Salus Infirmorum.

L'attuale parrocchiale eretta fra il 1693 e il 1706 e consacrata dal Cardinale delle Lanze, ricca di opere d'arte di pregio, fra le quali va ricordata la Pala d'altare del Defendente Ferrari.

La Chiesa del Rosario, eretta nel 1631 a coronamento di un voto fatto dalla popolazione per la cessazione della pestilenza che colpì il Piemonte in quell'epoca.

Il Santuario del Carmine, risalente al 1749, di stile barocco, innalzato sulle rovine di una precedente cappella seicentesca dedicata alla Madonna del Carmelo
.

... ed ecco come si presenta la piazza di Feletto Canavese oggi. La Chiesa del 1600 e il Torrione sono rimasti intatti!

La Casa della Divina Provvidenza, edificio fatto costruire nel 1782 dal medico Clemente Serena, fu acquistato nel 1918 con gli annessi terreni dal teologo Francesco Falletti, che fondò la prima colonia agricola per sordomuti. L'opera venne infine eredita dalla "Piccola casa della divina provvidenza".


Contattaci!
Associazione Filarmonica Felettese
Piazza Martiri Felettesi
10080 Feletto - TO
Tel.: 0124 490951 - e-mail: gdmic@tiscalinet.it