Pikefishing con il pesce morto
Se è vero che la pesca con il vivo è senz'altro la tecnica
più redditizia in termini di numero di catture, è anche vero che la tecnica
che riesce a selezionare la taglia del pesce è sicuramente quella con il
pesce morto.
Questo per un motivo molto semplice: gli esseri viventi
sono portati naturalmente a raggiungere gli obiettivi che si prefiggono con
il minor sforzo e dunque anche i pesci, soprattutto i predatori che devono
fare delle vere e proprie imboscate per alimentarsi, quando trovano un'esca
bella e pronta, si lasciano andare più facilmente e questo sembra
verificarsi tanto più quanto gli esemplari sono di taglia.
In questo contesto di pesca è chiaro che non si possono
sfruttare le caratteristiche di attrazione tipiche di un'esca viva, cioè le
anomale, e per questo più efficaci, vibrazioni di un'esca in difficoltà, ma
si deve ricorrere alle caratteristiche olfattive dell'esca. Per tale motivo
un pesce di mare (merluzzo, alici, sarde e quant'altro) è quanto di meglio
si possa utilizzare. In alternativa si può iniettare dell'olio di sarda o
merluzzo sull'esca d'acqua dolce ottenendo gli stessi vantaggi.
La semplice montatura in foto può essere utilizzata senza
piombo per non insospettire il pesce in fuga con l'esca in bocca; la si usa
innescando l'ancoretta terminale sulla testa del pesce e l'altra sulla
schiena o sulla coda.
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