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  Le "Frecce Tricolori" e il cinema
(tratta da"La meravigliosa avventura" di Renato Rocchi - Aviani Ed.)
 
  "A fine stagione [1971] qualche amarezza con l'uscita del film 'Forza G.', un lungometraggio girato per mesi a Rivolto, con un cast di attori più o meno professionisti, sotto la regia di Duccio Tessari. Il soggetto era "top secret".
A Rivolto Tessari girò soltanto la parte volo, il resto fu girato a Cinecittà.
Il 'trait-d'union' tra la P.A.N. e la 'troupe' cinematografica era tenuto da Valentino Jansa. Senz'altro l'elemento più idoneo, per la sua disponibilità e per il suo trasporto per l'ambiente.
Già a giugno, a Roma, a noi ed a pochi intimi, la pellicola era stata presentata in visione privata. Personalmente non mi portò all'entusiasmo, anche se i colori erano puliti, d'effetto, la musica stupenda; era povero quel film nella trama, più ancora: puerilmente bugiardo. Ma quanto più mi ha indignato è stata la trovata del "doppio tonneau" - la figura che comporta il più alto coefficiente di difficoltà, nei confronti delle altre, - bomba compresa -, una figura nata nel 1954 a Villafranca - ideata dai piloti dei 'Getti Tonanti'. Adesso per usi e consumi cinematografici, il 'doppio tonneau' lo facevano nascere dal fondo di un letto. E mi spiego: un giovane pilota di sangue blu, in cerca di gloria, un giorno, trovandosi a letto con una amica niente male, si godeva il riposo del guerriero con il pensiero fisso su una nuova figura acrobatica, una figura vincente da proporre al suo Comandante, quando squilla il telefono... l'apparecchio però era "parcheggiato" sul comodino della bella compagna, perciò non gli restava che passare con una elegante rotazione dall'altra parte, sfiorando il corpo di lei, e... voilà raggiunto il telefono...
Con quel passaggio nasceva l'idea del "doppio tonneau". Poi, grazie a questo autentico 'outsider', le 'Frecce Tricolori' vincono la Coppa del Mondo. Una competizione che non esiste nella disciplina del volo acrobatico collettivo. E grazie a Dio!
Un film che degrada, di più, offende un'attività esaltante, un lavoro che pretende serietà e ferro in bocca, fatto tutto di sacrificio, di passione, di determinazione, dove la superficialità e il sottogamba sono messi al bando.
Nei giorni che il film uscì in circuito - mi trovavo a Roma - allo Stato Maggiore, per motivi di 'bottega'.
Saputolo il Gen. Giulio Rosica - Capo del 5° Reparto dello S.M. - il responsabile, tra l'altro, delle Relazioni esterne e interne dell'Aeronautica - mi convocò nel suo ufficio.
Mi presentai da militare, e, non dandomi il 'comodo', rimasi sull'attenti per sentirmi dire: 'Appena rientra a Reparto dica al suo Comandante di informare il personale - in particolare i piloti - di non - ripeto non - presenziare ad una 'prima' di 'Forza G.'. Declinate ogni invito. E' un ordine'.
Al signorsì, aggiunsi: 'Ma se una moglie insistono per vederlo?'.
'Accompagnino pure la moglie e i figli, ma in borghese!'.
Mi congedai sbattendo i tacchi.
E l'ordine in Pattuglia fu recepito e, naturalmente, eseguito".
 
  Scheda del film:
Forza 'G' (1971)

Regia di: Duccio Tessari 
Scritto da: Gianni Orlando, Duccio Tessari 
Fotografia: Stelvio Massi
Musiche originali: Ennio Morricone
Prodotto da: Franco Cristaldi per la VidesCast (in ordine alfabetico): Patrizia Adiutori, Barbara Bouchet, Lucio Coccia, Pino Colizzi, Ernesto Colli, Mico Cundari, Dori Ghezzi, Fielding Greaves, Magda Konopka, Gianni Manganelli (I), Giancarlo Prete, Esmeralda Ruspoli, Riccardo Salvino, John Sinclair (II), Anita Strindberg, Kitty Swan, Claudio Trionfi, George Von Moos. Conosciuto all'estero come:
Todesflieger, Die (1971) (Germania)
Winged Devils (1971) (USA)
 
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