Gianfranco Da Forno
(dall'introduzione del libro "Volare in coro", edito dalla Magnus)
 
  "Quando i tettucci si chiudono ed i velivoli muovono per la pista, si rinnova un magico rituale che lega indissolubilmente il pilota al "suo" aeroplano. I problemi ed i sentimenti restano li; sul piazzale di parcheggio, dove l'occhio attento degli Specialisti scruta la minima imperfezione, pronto con rinnovata Iena a nuove fatiche. Il " cliché " è il più antico: lo spettacolo si deve fare, il volo non può essere cancellato. Gli strumenti sondano i recessi più intimi della macchina per confermare quanto è già certo. Il sibilo dei motori è appena percepito a bordo, si trasforma in assordante rumore all'esterno; il velivolo vibra, a stento trattenuto dai freni, e poi lo scatto imperioso in avanti. E' la corsa di decollo, il distacco fisico dal terreno e la indicibile sensazione di libertà che sempre si rinnova. Poi l'inizio del programma: ingresso alle spalle, loopings, tonneaux, trasformazioni e così via per venti interminabili minuti fatti di tensioni e sofferenza per dominare e controllare la macchina, per mantenere i parametri di volo o modificarli durante le rotazioni perché il pubblico abbia in ogni istante una visione armonica dell'insieme. E ancora gli ordini brevi e secchi del Capo formazione o i suggerimenti del Comandante a terra. Il limite da raggiungere è la perfezione e allora addestramento, studio, analisi... e poi ancora in volo.

Ecco perché " Volare in coro ",' perché è l'armonico insieme di strumenti che volano docili nelle mani di professionisti che sanno creare e ricreare suggestioni profonde, come una splendida orchestra nell'esecuzione di una potente sinfonia; una sinfonia in blu. In questo spettacolo c'è il meglio della tradizione, dell'inventiva, dell'estro e delle capacità del pilota italiano. Le tecniche di condotta dei velivoli ed i gelosi segreti sul volo di formazione, tramandati dalle schiere che hanno fatto la storia, custoditi con orgoglio e fierezza dalle attuali generazioni di piloti, fanno delle "Frecce Tricolori" le perpetuatrici di valori che non devono andare perduti e che consentono il sereno confronto con le Pattuglie di tutto il mondo, ricavandone sempre plausi ed ammirazione. Sono valori spirituali fondati sull'amore per il volo, costruiti tra realtà e leggenda, in pace e in guerra, pagati spesso al prezzo più alto, la vita, per il progresso della scienza aeronautica. Sono lezioni di stile aviatorio, valori che accomunano la gente dell'aria di tutto il mondo, al di là di ogni divisione ideologica, in uno spirito cavalleresco che nella purezza del volo trova la sua espressione più bella. L'aereo, splendido prodotto delle capacità creative dell'uomo, nelle mani di questi artisti si trasforma in uno strumento capace di esaltare le folle ed entusiasmarle laddove i limiti di chi non conosce, inducono a giudicare pericolo o rischio ciò che è sempre frutto di una professionalità nella quale parole come approssimazione, rischio calcolato, competizione, sono bandite, nella continua ricerca della perfezione...".
 
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