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        " NEUROIMAGINING" FUNZIONALE E PSICOTERAPIA PSICOANALITICA. Può essa contribuire alla nostra comprensione dei processi di cambiamento?

	Manfred E. Beutel presenterà sabato 7 ottobre 2006 a New York, nell'ambito delle "Neuro-Psychoanalysis Lecture Series" , presso l'"Arnold Pfeffer Center for Neuro-Psychoanalysis" al "New York Psychoanalytic Institute", il suo articolo dal titolo "Functional neuroimaging and psychoanalytic psychotherapy – Can it contribute to our understanding of processes of change? ", di cui sotto riassumiamo il contenuto. Ringraziamo Esme Taylor, della "Neuro-Psychoanalysis Association" (N-Psa  http://www.neuro-psa.org.uk/ ), per averci segnalato l'evento. Traduzione dall'inglese di Lucia Giannone.

 Numerose scoperte mostrano che l'esperienza e l'apprendimento influenzano la struttura ed il funzionamento del cervello. Anche la psicoanalisi perciò dovrebbe avere un impatto misurabile sul cervello quando porta a duraturi cambiamenti nei modelli cognitivi,  affettivi e di comportamento. Studi preliminari hanno esaminato i 'patterns' di attivazione cerebrale prima e dopo un trattamento psicoterapico. Tali studi hanno mostrato che i trattamenti psicoterapeutici e farmacologici dei disturbi psichiatrici portano a cambiamenti misurabili nell'attività cerebrale, in particolare quando riducono con successo la depressione dell'umore, le fobie ed i sintomi ossessivi. E' probabile che modulazioni di connessioni potenzialmente ineleminabili nel sistema limbico da parte di reti corticali (prefrontali) più elevate siano utili in tali cambiamenti. Finora, gli studi sono stati limitati a trattamenti comportamentali brevi, in genere confrontati con trattamenti farmacologici.

Questa presentazione illustrerà l'applicazione della "neuroimagining" funzionale (fMRI) allo studio della psicoterapia psicodinamica in uno studio longitudinale con controllo, relativo a pazienti affetti da attacchi di panico. Confermando le ipotesi originali dello studio, i profili di attivazione del sistema limbico di fronte a stimoli minacciosi (confrontati con stimoli verbali neutri o positivi) vennero a ridursi nel corso del trattamento.

Sulla base del nostro e di altri studi, verranno discusse  le opportunità e le limitazioni della fMRI nell'esplorazione dei cambiamenti avvenuti durante la psicoterapia psicodinamica .  Complessivamente, gli attuali sviluppi delle neuroscienze aprono nuove prospettive per attraversare il mare interposto tra   psichiatria psicodinamica e psichiatria biologica, riflettendo ciò la vecchia dissociazione tra mente e cervello. Recenti scoperte empiriche come lo studio che presenterà l'autore di questa conferenza, insieme alla visione emergente della plasticità del cervello, hanno reso obsoleta la distinzione tra trattamenti somatici che interessano il cervello e trattamenti psicologici che producono inafferrabili effetti soggettivi. Mentre conosciamo poco dei (suoi) meccanismi sottostanti, si deve ammettere che la psicoanalisi ha un impatto misurabile sul funzionamento del cervello in quanto migliora con successo i sintomi, modifica i modelli relazionali o incrementa le capacità di mentalizzazione. Inoltre, un'applicazione significativa della tecnologia della  'neuroimagining' funzionale nel contesto della psicoanalisi richiede un'intensa riflessione e discussione, rendendo giustizia alla complessità di entrambi i versanti di questo sforzo multidisciplinare.

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

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