Presentation   News Events   Archives    Links   Sections Submit a     paper Mail

FRENIS  zero  F m g m i s

Scienze della Mente, Filosofia, Psicoterapia e Creatività

  Home Frenis Zero

        

 "DOVE E' LA MUSA NEL CERVELLO?" 

Segnalazione di un articolo di Alice Flaherty

 

 

  

 

Alice Flaherty è neurologo presso il "Dept. of Neurology; Harvard Medical School and Massachusetts General Hospital".  Alice Flaherty presenterà sabato 2 aprile 2005 a New York, nell'ambito delle "Neuro-Psychoanalysis Lecture Series" , presso l'"Arnold Pfeffer Center for Neuro-Psychoanalysis" al "New York Psychoanalytic Institute", il suo articolo dal titolo "Dov'è la Musa nel cervello?", di cui sotto riassumiamo il contenuto. Ringraziamo Esme Taylor, della "Neuro-Psychoanalysis Association" (N-Psa  www.neuro-psa.org.uk  ), per averci segnalato l'evento.

Traduzione dall'inglese di Lucia Giannone.

                      I neuroscienziati generalmente hanno evitato di occuparsi dello studio della creatività, considerandola difficile da definire e perciò intellettualmente non 'igienica'. L'ultima teoria di maggior impatto, quella della dicotomia tra cervello destro e sinistro, popolare negli anni '70, è diventata sempre più logora. E' anche limitata nel focalizzarsi sulla creatività musicale ed artistica; il suo modello funziona poco per la creatività letteraria. Questo articolo propone un nuovo modello che si focalizza sulle interazioni tra i lobi frontali e temporali, un asse di 90 gradi rispetto a quello che connette gli emisferi cerebrali. Esso sottolinea anche l'importanza della funzione di guida delle abilità nella creatività.

L'ipergrafia, un desiderio di scrivere che sopraffa il paziente - ed il suo equivalente orale, la viscosità o pressione del linguaggio - parte da modificazioni nel lobo temporale, come si vede nell'epilessia temporale, nella mania, nell'afasia di wernicke, nella demenza frontotemporale, nonchè dal ruolo degli ormoni dello stress che si legano al lobo temporale durante il trauma e l'esperienza del lutto. Il blocco della scrittura sembra derivare non da cambiamenti del lobo temporale opposti a quelli dell'ipergrafia, ma da modificazioni dei lobi frontali, come si è visto nella depressione, nei disturbi d'ansia, nell'afasia di Broca, e nell'analogo motorio del blocco, il crampo dello scrivano. Questi meccanismi non sono limitati alla scrittura, ma sembrano applicarsi ad altri campi creativi. Il bilanciamento tra attività frontale e temporale, necessario per il lavoro creativo, può essere studiato - ed alterato- grazie a nuove tecniche come la stimolazione magnetica transcranica, l''imaging' cerebrale funzionale, e le tecniche di stimolazione cerebrale profonda con elettrodi. Alcuni di questi interventi possono persino produrre la sensazione di esser stato visitato dalla Musa (un'esperienza che appartiene anche alle allucinazioni egosintoniche imperative).

Il blocco e l'ipergrafia spesso si alternano in una singola persona creativa, in un modo che offre dei paralleli con i modelli di Kris del processo di pensiero primario e secondario. In realtà, la neurologia dell'impulso a scrivere deve spesso guardare alla psicoanalisi per avere descrizioni non riduzionistiche  dei fenomeni creativi, dato che la psicoanalisi è preminente tra le branche della psichiatria nel prendere in considerazione sia il linguaggio che la creatività in maniera molto seria. Usando le parole di Lionel Trilling "è stato lasciato a Freud il compito di scoprire il modo in cui, in un'era scientifica, ancora sentiamo e pensiamo in termini di formazioni figurative, e di creare, cioé quello che è la psicoanalisi, una scienza di tropi, di metafore..."                        

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

Copyright - Ce.Psi.Di. - Rivista "FRENIS ZERO" All right reserved 2004-2005