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 Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte  

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    " TRA PSICHE E CERVELLO"

 

Presentazione di John A. Friedman del libro  curato da Franco Scalzone e Gemma Zontini"Tra psiche e cervello" (Liguori, 2004)

 

 

 

 

                

INDICE

a Tonino D’Errico

 

Ringraziamenti

 

Presentazione

John A. Friedman

 

Introduzione

Franco Scalzone

 

Prima sezione: Incipit

 

William I. Grossman (1992) Gerarchie, confini e rappresentazioni nel modello freudiano dell’organizzazione mentale.

 

 

Seconda sezione: L’interpretazione delle afasie e il Progetto di una psicologia

 

Mark Solms e Michael Saling (1986) Psicoanalisi e neuroscienze: la posizione di Freud nei confronti della tradizione localizzazionista.

 

Ana-Maria Rizzuto (1993) Apparato del linguaggio e linguaggio spontaneo in Freud.

 

Mark Kanzer (1973) Due ricorrenti fraintendimenti relativi al "Progetto" di Freud (1895).

 

John A. Friedman e James Alexander (1983) Psicoanalisi e scienza naturale: una rilettura del Progetto di Freud del 1895.

 

 

Terza sezione: Psicoanalisi e Intelligenza Artificiale

 

Robert M. Galatzer-Levy (1988) Il "working through": un modello mutuato dall’Intelligenza Artificiale.

 

Gerald Alper (1990) Uno psicoanalista si sottopone al test di Turing.

 

Stanley R. Palombo (1992) Connettività e condensazione nell’attività onirica.

 

 

Quarta sezione: Psicoanalisi, teoria dei Sistemi e teoria dell’Informazione

 

Allan D. Rosenblatt e James T. Thickstun (1984) Il processo psicoanalitico: un modello mutuato dai sistemi e dall’elaborazione dell’informazione.

 

 

Quinta sezione: Psicoanalisi e le scienze del Caos e della Complessità

 

Michael G. Moran (1991) Teoria del Caos e psicoanalisi. La natura fluida della mente.

 

Robert M. Galatzer-Levy (1995) Psicoanalisi e teoria dei sistemi dinamici: predizione e autosomiglianza.

 

Gli autori

 

Titoli in originale degli articoli

 

 

 

 

           

 

Presentazione

di John A. Friedman

 

     

     

È ben noto che i primi interessi scientifici e i primi studi di Freud furono di tipo neurologico e che la sua prima riflessione psicologica "completa" prese forma in una lettera a Fliess del 1895; essa inizialmente fu chiamata, in modo informale, una Psicologia per i neurologi. Questa riflessione ora è conosciuta come il Progetto di Freud. La neurologia è l’orizzonte entro cui la psicoanalisi opera. Il Progetto di Freud può essere considerato come il suo tentativo di far "parlare" i neuroni e di far loro rivelare la propria natura in modo significativo.

Ritengo che Freud non solo riuscì a portare a termine con successo questo straordinario tentativo, ma anche che egli fissò il quadro di riferimento per molti dei suoi futuri e più importanti teorici successivi: la natura degli investimenti, il legarsi dell’energia, la natura della ripetizione, il problema psicologico della memoria, le origini dell’Io e l’attività psichica della coscienza percettiva.

Con l’attuale interesse per le neuroscienze noi stiamo infine ritornando a questi fondamenti della psicoanalisi. Questo volume è un eccellente esempio di questo ritorno/rielaborazione della relazione tra le due discipline. Niente potrebbe essere più importante di questo rinnovato interesse.

In questi ultimi tempi la psicoanalisi sta via via scomparendo dal terreno della pratica clinica, almeno nella sua forma più "fruttuosa" e vitale, con i suoi concetti di pulsione (Triebe), coazione a ripetere (Widerholungswang), origini sessuali infantili del desiderio e la loro organizzazione edipica e, infine, l’inconscio permeato dal desiderio (Wunsch). Nell’espressione più piena della teoria clinica psicoanalitica, tutti questi elementi avrebbero "i muscoli tesi e sarebbero pronti all’azione".

Al posto di questo insieme di conoscenze, spesso troviamo le seduzioni, le consolazioni e le persecuzioni dell’"affettività" - sia dell’analista che dell’analizzando - che si maschera da autore, da autorità e da autorizzazione di se stesso. Il regno dell’"esperienza sentita", sostituirebbe così gli orribili dei olimpici delle pulsioni alla ricerca del piacere con promesse di empatia e felicità. A differenza di questa impostazione, la versione più rigorosa, ambiziosa e in definitiva rassicurante della psicoanalisi può riacquistare la propria influenza mediante il rinnovato collegamento tra la psicoanalisi e le neuroscienze.

Fare in modo che i neuroni rivelino i loro aspetti pregnanti resta un’impresa che fa tremare i polsi. Avventurarsi in questo compito rischioso non significa semplicemente essere in grado di fare delle asserzioni sul "cervello". Io ritengo che l’impresa vada al di là del rinvenire "il" cervello nelle "nostre" menti e le "nostre" menti "nel" cervello. Piuttosto questa aspirazione si realizzerebbe attraverso il ritrovamento dell’attività della psiche in entrambi. In questa maniera, noi troviamo la strada che ci riconduce al nostro nome e al nostro significato originario: siamo psico-analisti; noi analizziamo la psiche umana. Questa antologia rappresenta un ulteriore passo in tale direzione.

 

Quest’antologia, suddivisa in 5 sezioni più un’introduzione, affronta il problema del dialogo tra psicoanalisi e neuroscienze. Comprende 11 articoli, ormai dei classici, pubblicati dai primi anni ’80 alla fine degli anni ’90. Gli autori sono tra i primi che hanno affrontato questo tema, soprattutto da un punto di vista metodologico. Dopo una sezione introduttiva (Grossman), alcuni analizzano il Progetto di una psicologia e L’interpretazione delle afasie di Freud (Solms e Sailing, Rizzuto, Kanzer, Friedman e Alexander). Seguono articoli sul rapporto tra la psicoanalisi e l’Intelligenza Artificiale (Galatzer-Levy, Alper e Palombo), la Teoria dei Sistemi e dell’Informazione (Rosenblatt e Thickstun), le Scienze del Caos e della Complessità (Moran e Galatzer-Levy). Il volume si presenta quindi come utile strumento di studio e di informazione per lo studente, lo specialista e per l’uomo di cultura.

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

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