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     "Terapie di neuromodulazione per curare la depressione"

(fonte/source: N-PSA Newsletter - november 2007)

 

 

di Ziad Nahas

 

In occasione della "New York Lecture" che Ziad Nahas (Professore Associato dell'Istituto di Psichiatria della "Medical University of South Carolina")  terrà all'Auditorium del "New York Psychoanalytic Institute" il giorno 1 dicembre 2007, proponiamo in versione italiana l'abstract della conferenza.

 

                                             

 




 


 

Lo stress, un fenomeno ubiquitario, è un fattore predisponente nello sviluppo ma anche nella ricorrenza dei sintomi depressivi. L'impatto patogenetico dei 'life events' stressogeni sulla depressione maggiore si riduce progressivamente col ripetersi degli episodi, indicando ciò un incrementata sensibilizzazione e vulnerabilità. Lo stress può avere effetti di deterioramento sul cervello attraverso una eccitotossicità diretta oppure una modulazione dell'apoptosi e della morte cellulare pre-programmata. E' associato a ben definite anomalie cerebrali morfologiche e funzionali in ampie regioni cerebrali comprese l'ippocampo, la corteccia prefrontale e l'amigdala. E' stata avanzata l'ipotesi che gli antidepressivi produrrebbero cambiamenti neuroprotettivi a lungo termine responsabili di alcuni dei benefici clinici osservati nei pazienti in remissione. Nonostante l'uso diffuso dei trattamenti farmacologici, l'impatto economico-sanitario associato a ricorrenti episodi depressivi continua a crescere. Questo quadro sconfortante ci impone di cercare delle alternative.

Le terapie di neuromodulazione (NMT) costituiscono un campo emergente delle neuropsichiatria con grandi promesse per curare la depressione resistente (TRD). La stimolazione cerebrale intermittente è analoga al 'resettamento' delle reti neuronali asincrone e poco adattative. Essa è fondamentalmente differente dalla terapia farmacologica che è caratterizzata da un sistema chiuso con una ristretta gamma di processi adattativi. E' anche associata a periodi di risposta più lunga ed a un minore rischio di ricaduta rispetto ai trattamenti convenzionali. La conferenza presenterà una rassegna degli studi sulle terapie di neuromodulazione per fare il punto delle più recenti scoperte e mettere a fuoco le modalità con cui essi si riferiscono alla desensibilizzazione allo stress ed alla prevenzione a lungo termine delle ricadute nella depressione. Infine, questa conferenza offrirà anche una anticipazione di alcune delle nuove modalità a venire.

 

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

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