Cari lettori,
eccoci al numero III-IV
della nostra rivista, che questa volta si propone di affrontare un tema
importantissimo e molto dibattuto, quello cioè della diagnosi: l’ “intento
guida” è stato quello di dare spazio a molti punti di vista così da poter
prendere in considerazione vari orientamenti etici e teorici riguardanti
la diagnosi stessa, inquadrata in un’ottica psichiatrica, psicoanalitica,
psicologica e non solo. Si è quindi scelto di aprire questo numero con
gli scritti di eminenti psichiatri e di psicoanalisti di orientamento
freudiano, bioniano e foulkesiano, troverete anche un interessantissimo
contributo della scuola psicosocioanalitica, seguito da altri pregevoli
articoli che si rifanno alla Psicologia Analitica, alla Psicoanalisi
Relazionale horneyana e a quella kohutiana. È stato incluso poi lo scritto
di un autore che approfondisce la tematica della diagnosi sul doppio piano
fenomenologico e giuridico-normativo. Per concludere la prima parte del
numero, abbiamo inserito, “dulcis in fundo” (perdonatemi, ma al
cuor non si comanda!), gli articoli di psicoanalisti e
psicodrammatisti ad orientamento più specificatamente lacaniano.
Ma non ci si è fermati
qui, mossi come sempre dall’incredibile curiosità e dalla spinta data dal
desiderio di gettare uno sguardo anche su altri settori in cui la tematica
della diagnosi si sa essere comunque rilevante!
Quindi, nella parte
dedicata al Campo dell’Altro, presentiamo
- un rilevante
contributo che prende in considerazione l’incredibile genialità di Van
Gogh, ma che apre alla domanda se i medici, che al tempo lo seguirono,
riuscirono davvero ad aiutare questo grande artista, rispetto alle
sofferenze psichiche, spirituali e fisiche che lo stesso presentava;
- due articoli che
riguardano le prospettive inerenti una dimensione più strettamente
medica e diagnostico-strumentale;
- un piccolo lavoro che
ci e si interroga sulla possibilità di un’ipotesi diagnostica anche per
le trasmissioni televisive………!
- un articolo che mette
in evidenza quanto anche il complesso mondo della scuola stia
attraversando un momento di cambiamento che sembra generare negli
allievi e negli insegnanti particolari turbamenti. Infatti a volte
incidono negativamente le conseguenze di dimensioni diagnostiche poco
elaborate, non trattate con la necessaria cautela;
Considerando le
innumerevoli sfaccettature che scoprirete emergere dai lavori sino ad ora
menzionati, sembra assai complesso poter dire una parola definitiva e
univoca su cosa sia e su come vada intesa la diagnosi, tenendo anche conto
del fatto che ciò che sembra rivelarsi chiaramente da tutti gli scritti
sia proprio la necessità di ribadire la fondamentale importanza di questa
dimensione, di certo indispensabile a tutti quelli che, a vari livelli,
per via del proprio lavoro, si devono confrontare con le gioie, i dolori
e comunque le patologie, sia psichiche che organiche delle persone.
Penso che in definitiva la
cosa più importante, anche se di certo meno tranquillizzante, non sia
tanto chiudere una questione quanto invece riaprirla e rilanciarla. Mi
auguro pertanto, come analista e come direttore di questa rivista, sempre
confortata dal costante lavoro del comitato di redazione, di essere
riuscita in tale intento con questo numero e spero altresì che alla fine
della lettura ognuno possa portarsi dentro nuovi e più complessi
interrogativi circa questo “Mondo Diagnosi” in fondo, a volte
inaspettatamente, per certi versi, ancora sconosciuto.
A tutti buona lettura!
Fabiola Fortuna
INDICE :
|
|
Presentazione |
Pag. 7
|
LEONARDO
ANCONA
La diagnosi
psichiatrica, fra previsione e controllo
|
Pag. 9
|
GIOVANNI
JERVIS
La diagnosi
oggi
|
Pag. 19
|
ERMETE RONCHI,
GIULIANA NICO
Gruppo,
istituzione e diagnosi. Psicosocioanalisi come cura di un soggetto che
cura.
|
Pag. 27
|
ANGIOLA IAPOCE
Psicologia
Analitica: la diagnosi come problema
|
Pag. 45
|
AUGUSTO PASINI,
ELENA ROMEO
Campo
conoscitivo e limiti della diagnosi in psicopatologia
|
Pag. 57
|
DIEGO GAROFALO
La diagnosi
nella prospettiva della Psicoanalisi Relazionale
|
Pag. 79
|
BIANCA GALLO
<<Sono un
po' delusa perché lei non mi ha fatto dei test>>. La diagnosi tra
bisogno di sicurezza e spinta conoscitiva
|
Pag. 97
|
GIUSEPPE LEO
Psicologia
dello sviluppo e valutazione dell'"attendibilità" testimoniale
|
Pag. 111 |
ELENA B. CROCE
Articolazione e sviluppo del processo diagnostico nel corso di una
psicoterapia psicoanalitica
|
Pag. 133 |
ANNALISA
DAVANZO
La funzione
della diagnosi nella clinica psicoanalitica lacaniana
|
Pag. 147 |
ETTORE
PERRELLA
Per una logica
del giudizio diagnostico
|
Pag.
155 |
OLIVIER
CARLASSARA, PIERO FELICIOTTI
Alcune
considerazioni sulla doppia diagnosi
|
Pag. 173
|
RENATO
GERBAUDO
Gruppo e
diagnosi. La funzione analitica dello psicodramma di bambini
|
Pag. 183 |
FABIOLA
FORTUNA
Bugie,
rimozione, diniego, forclusione: segni e meccanismi per un'ipotesi
diagnostica di rischio di malattia oncologica?
|
Pag.
197 |
ELENA DI BELLA
Diagnosi
vuol dire...
|
Pag. 221
|
ANTONIA
GUARINI
Per un ascolto
culturalmente orientato
|
Pag. 233
|
CAMPO
DELL'ALTRO
|
|
MASSIMO
IACHETTI
La sofferenza,
la creatività e l'arte del paziente Van Gogh hanno superato il tempo.
La medicina resterebbe sconfitta anche oggi?
|
Pag. 243
|
PAOLO
INNOCENTI
La fiducia tra
diagnosi e terapia
|
Pag. 259
|
LUISA DI LOLLO
Diagnosi:
quando la scienza si coniuga con l'umanità
|
Pag. 263
|
STEFANO
VARANELLI
Diagnosi di un
programma televisivo
|
Pag. 267
|
NICOLETTA
BRANCALEONI
<<Ma Antonio è
proprio autistico!>>
|
Pag. 271
|
RECENSIONI |
Pag. 283
|
LETTURE
Pag. 293
NORME
REDAZIONALI
|