FUTUROSCUOLA

COORDINAMENTO SPONTANEO GENITORI E INSEGNANTI DI COLLEGNO

 

VERBALE DEL 14/03/2002


Relazione sul Consiglio Comunale aperto svoltosi lunedì scorso a Grugliasco: diffuse le preoccupazioni per questa riforma.
Si lamenta il fatto che le indicazioni della riforma sono generiche, generali e non specifiche.

Sintetica relazione dalla lettura del ddl Moratti, COSA CAMBIERÀ?

A) Scuola dell'infanzia

- Anticipo dell'ingresso nella scuola dell'infanzia: 2 anni e 4 mesi !!!
Riflessioni e perplessità:
- La scuola dell'infanzia è pronta?
- Ci sono figure professionali adeguate?, spazi, attrezzature, materiali e competenze? 
- Sarà scuola dell'infanzia o nursery, vecchio asilo dei piccoli?
- Ci sono motivazioni educative serie e profonde, psicologiche e pedagogiche, circa questo anticipo?
- Occorre che i genitori non scambino questa accelerazione per una promozione e un riconoscimento delle capacità intellettuali dei propri figli.

PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE: aggregazione della scuola elementare e media in un primo ciclo .
B) Scuola primaria

- Ingresso nella scuola elementare: 5 anni e 4 mesi !!!
- Scompare l'esame di quinta.
- Il quinquennio viene scomposto in 1+2+2
Riflessioni e perplessità:
- Il primo anno viene indicato come indirizzato al raggiungimento della strumentalità di base. Ma il concetto di alfabetizzazione strumentale non era stato superato già da tempo con quello di alfabetizazzione culturale (che non trascura il possesso degli strumenti linguistici e matematici, ma li pone al servizio dello sviluppo del pensiero, dell'alimentazione dei processi cognitivi) ?
- Circa i due bienni, oscuro appare l'assetto curricolare: esistono ancora gli ambiti disciplinari?. Ci sembra che l'intero repertorio disciplinare sia rimandato al triennio successivo (ex scuola media).
Comunque il ddl non specifica i contenuti dei due bienni. I pochi dati disponibili sono espressioni molto generali, suscettibili di interpretazioni diverse.
- A proposito del Curricolo (termine che viene sostituito con Piani di studio, che ha l'aria di essere molto più simile a percorso prestabilito):
La Commissione Bertagna (Commissione incaricata dallo stesso Ministero) aveva previsto maggiore autonomia e discrezionalità: l'indicazione era che fossero le singole scuole a definire una quota significativa del proprio curricolo. Tale tesi sembra però essere stata superata dal testo della successiva legge Moratti che prevede che una quota tempo-scuola, ancora da precisare (la Commissione Bertagna aveva proposto la soglia di 25 ore settimanali, lasciando la quota rimanente di 10 ore per attività laboratoriali con una aperta negoziazione con gli utenti della scuola ed il territorio e libertà degli utenti di avvalersene!!), venga riservata alla potestà della Regione, per introdurre approfondimenti culturali legati ai diversi contesti regionali. Ci piace questa interpretazione localistica e generica? Quale percentuale o quota sarà riservata agli Enti locali? Chi decide?
E inoltre questa dialettica tra quota nazionale del curricolo (i Piani di studio redatti dal Ministro) e quota regionale (i saperi aggiuntivi e/o integrativi proposti dagli Enti locali) non sembra forse escludere la tanto decantata scuola dell'autonomia? Non è forse più corretto consegnare nelle mani della scuola la libera costruzione del proprio curricolo formativo? Nel ddl non si accenna mai al fatto che una quota dei percorsi curricolari spetti alle singole scuole.
Questa riforma proposta, oltre alla dimensione cognitiva tiene in conto la dimensione formativa relativa ai processi relazionali? Quella cioè in cui si realizza l'interazione socio-affettiva, della comunicazione interpersonale e dei vissuti valoriali.


C) Scuola secondaria di primo grado

- Costituita da un biennio e un terzo anno che completa il percorso disciplinare e che assicura l'orientamento e il raccordo con il secondo ciclo.
- Questo ciclo si conclude con un esame di Stato.
Riflessioni e perplessità:
- Ci sembra che si confini l'orientamento solo al terzo anno. Un orientamento che diventa di fatto fondamentale poiché l'alunno è tenuto a scegliere tra il sistema degli studi liceali e quello dell'istruzione e della formazione professionale. Si vara di fatto un sistema duale. E quale peso avrà il giudizio di orientamento finale ai fini della scelta dell'alunno e della sua famiglia?
- Può il terzo anno (gli alunni hanno circa 12 anni) davvero fungere da palcoscenico di orientamento pedagogico?
- Questo sistema duale rappresenta una canalizzazione tanto precoce quanto definitiva, esplicita rinuncia al ruolo dell'istruzione nella mobilità sociale: si favorisce la netta divisione tra studenti-studenti e studenti a perdere. Ciò impoverisce lo stesso positivo diritto all'istruzione e alla formazione fino al diciottesimo anno di età affermato nel disegno di legge. Una scolarizzazione unitaria fino a 16 anni forse meglio riuscirebbe a costruire uno zoccolo di formazione intellettuale e di maturazione personale che meglio garantirebbe le scelte future, non trasformando in discriminazione sociale e culturale le questioni della selezione e del merito.

Interventi vari in sintesi:

- Viene sollecitata la riflessione: cosa possiamo fare rispetto alla celerità e alla rigidità con cui viene portata avanti questa riforma, che avanza e si delinea senza interpellare nessuno?
- In ogni caso i Coordinamenti come il nostro devono avere come primo obiettivo quello di INFORMARE E SENSIBILIZZARE. E chiedere confronti con Amministrazioni e Partiti. FARE PRESSIONE PER ALLERTARE ALLA CONOSCENZA.
- In vista dello sciopero del 19 Marzo gli insegnanti ritengono che la partecipazione sarà molto alta.
- Questa riforma è un attacco alla scuola nella totalità del senso e del significato che essa ha avuto finora. E rispetto al tempo pieno, non rappresenta forse anche un'esigenza sociale.
- Lettura di un documento per fermare la legge delega attraverso la raccolta di firme.
- Mandiamo al più presto lettera di costituzione del Coordinamento ai giornali, all'Amministrazione, ai Direttori Didattici ecc.
- Si costituisce l'esecutivo del Coordinamento
per gli insegnanti: Paolo Macagno, Indelicato Carmen, Ugo Bertoldo, Laura Gorrino, Eliana Bormida, Franca Marletti, Carla Fantozzi.
per i genitori: Ripa Filippo, Emma Bonatto, Bergandi Silvana, Zuccaroli Fabrizio, Carnino Daniela, Claudio Pozzobon.

Prossimo incontro del Coordinamento, giovedì 21/03/2002 c/o scuola Fresu, ore 21:00: sono invitati tutti i genitori, gli insegnanti e i dirigenti scolastici.

L'esecutivo si incontrerà martedì 19/03/2002 ore 21:00 c/o Fresu (chiunque volesse parteciparvi è libero di intervenire).

SI RICORDA CHE PER martedì 26/03/2002 ABBIAMO INDETTO UN DIBATTITO PUBBLICO SUL TEMA DELLA RIFORMA, ORE 21:00, SEDE SCUOLA MEDIA GRAMSCI DI COLLEGNO.