PREISTORIA

  Col termine "Preistoria" si suole indicare quel lunghissimo periodo di tempo di cui manca il documento scritto e la ricostruzione della civiltà è affidata soltanto ad oggetti di pietra, di ceramica, alle necropoli ed alle tracce di abitati.

La presenza dell'uomo risale a migliaia di anni fa. L'ambiente in cui viveva mutava periodicamente e in modo radicale. Nel periodo paleolitico ci furono quattro periodi di freddo intenso: le glaciazioni di Gunz, Mindel, Risse Wurm. Durante le glaciazioni il livello dei mari si abbassava e si rialzava nei periodi interglaciali. Le alternanze climatiche comportarono le migrazioni della fauna e gli spostamenti della flora: nei periodi glaciali l'alce, la renna e il mammut abitarono nei territori più meridionali, il camoscio, lo stambecco e la marmotta scesero nelle valli e nelle pianure.

Come è stato detto, questo primo lunghissimo periodo della preistoria viene indicato con il termine "Paleolitico" che viene distinto in Inferiore, Medio e Superiore. Seguono il "Mesolitico" (10-15 mila anni fa), il "Neolitico" (4-9000 anni fa), 1`Enolitico" e l'età dei metalli (2-3000 anni fa).

L'Abruzzo per le sue caratteristiche morfologiche ha potuto ospitare l'uomo dal paleolitico inferiore in poi, in quell'arco di tempo valutabile a un milione di anni. Nel Paleolitico, e forse anche nel Mesolitico, l'economia era basata sulla caccia e sulla raccolta e l'uomo sfruttava la natura senza però essere capace di trasformarla in suo favore. Nel Neolitico l'economia era basata sull'agricoltura, l'allevamento, la pastorizia. Anche in Abruzzo, sin dal Paleolitico, l'industria litica, fittile e ossea è stata sempre fiorente. Manufatti di vari periodi si possono ammirare nella sezione di preistoria del Museo Nazionale di Chieti.

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