mappa

GaiaMente

Centro Per Il Potenziamento Cognitivo 

    

Home

Enigma della corsa dei cammelli/ la soluzione

  a cura di Lucia Berardinelli

Sproloquio 1  

Sull'intuizione: 

si può "mediare" la visione immediata?

In questo caso la via per sciogliere l'enigma non è logico-deduttiva ma richiede piuttosto ciò che siamo soliti chiamare "intuizione". 

Richiede cioè quella sorta di "visione immediata" di un oggetto e delle sue relazioni (o anche: di un problema e delle sue soluzioni), che si affaccia improvvisa alla mente, presentando i singoli elementi - dalla mente appresi ed elaborati - ricombinati in una forma nuova. 

Una forma che fino a un attimo prima non si riusciva a focalizzare, pur disponendo di tutti gli elementi necessari, e che però - nel momento in cui emerge (come sorgendo da qualche altro "luogo", il subconscio forse) - si accompagna a un sentimento di evidenza: "Ma certo, questa è la soluzione! Come ho fatto a non pensarci prima?!". 

 

Se - una volta superato il pregiudizio che l'intelligenza non sia modificabile - possiamo convincerci senza troppe difficoltà che i passaggi del corretto ragionamento possono essere insegnati e appresi (e persino "ricostruiti", quando - a causa di particolari difficoltà - un soggetto non riesce a percorrerli autonomamente), rispetto all'intuizione la tentazione di dire: "O la sia ha o non la si ha" (ossia: "Non c'è niente da fare"!) risulta particolarmente forte.

E non è del tutto infondata!

 

L'intuizione infatti "salta" i passaggi della conoscenza discorsiva (che si possono compiere uno alla volta, per gradi) e richiede una vera propria "illuminazione" (o  "improvvisa riorganizzazione del campo da parte del soggetto"), che deve prodursi autonomamente nella mente dell'individuo.

 

Tuttavia anche in questo caso si può fare qualcosa per facilitare il processo, dal momento che la visione immediata richiede comunque dei "prerequisiti" su cui è possibile lavorare.

 

Quali sono questi prerequisiti? 

A nostro parere sono principalmente i seguenti:

  • La definizione del problema, che può orientare la raccolta dei dati e la selezione tra quelli rilevanti (ai fini della soluzione) e non rilevanti.

  • La raccolta completa dei dati - raccolta che in questo caso dovrà però essere soprattutto attenta a tutti quegli elementi che possono fungere da "indizi" rispetto a qualcosa di "ulteriore", che possono cioè cominciare a parlarci - per quanto confusamente - di altre possibilità di organizzazione/interpretazione/visione d'insieme di quanto ci è dato e ci è detto. E che - così facendo - ci permettono anche di ridefinire il problema (che di primo acchito sembrerebbe non avere soluzione).

  • Il pensiero divergente, che permette di scandagliare queste altre possibilità di organizzazione/interpretazione/visione d'insieme.

  • Il pensiero ipotetico-deduttivo, che può ricondurre quanto raccolto dal pensiero divergente all'interno di ipotesi ben formulate, che possono essere verificate o falsificate traendo da esse logiche conseguenze.

 

Sproloquio 2      

Sul pastore educatore

Sviscerati così i meccanismi mentali da cui dovrebbe saltar fuori la soluzione, siamo finalmente pronti a vederla, questa soluzione?

Non proprio, perché ci viene a questo punto da sottolineare come il pastore dell'enigma, pur suscitando una forte - e si suppone ansiogena - competizione tra i suoi figli (che farebbe inorridire persino un educatore non del tutto "politically correct") sia veramente un educatore illuminato (almeno se gli vogliamo concedere che avrà avuto le sue buone ragioni per prendere la decisione che ha preso)! 

Prima di tutto apprezziamo l'idea che nella competizione che si è inventato, il vero vincitore non è chi arriva primo! ...Ma neppure semplicemente chi arriva ultimo! Perché - come è evidente - la tattica del temporeggiare e non far nulla, sperando nella stupidità o nell'esasperazione o nel crollo fisico dell'altro, non funziona! 

Poi, mette i ragazzi in una condizione in cui devono assolutamente ragionare per trovare una via d'uscita: ne va della loro vita (se si attardano troppo nel deserto) o almeno della loro eredità (se uno dei due rinuncia). Difficile immaginare che questi ragazzi non siano fortemente motivati nella ricerca della soluzione! 

Inoltre, li induce a confrontarsi e a collaborare: quando i due si rendono conto che il problema - forse inizialmente sottostimato - è davvero complesso e non può essere risolto senza tener conto delle mosse dell'altro, prendono atto anche di aver bisogno di qualcuno che li aiuti a trovare una soluzione e si accordano per andare insieme dal saggio.

Il saggio a dir la verità non ci fa la migliore delle figure: trova - questo sì - la soluzione, ma la fornisce già pronta, invece di condurre i ragazzi a trovarla da soli... e così alla fine la corsa dei cervelli si riduce a quella dei cammelli (peraltro simpaticissimi animali)!

 

Caccia all'indizio       

Ma che avrebbe potuto fare di più di quel che fece, il povero saggio?  

Magari avrebbe potuto far nascere nei ragazzi il sospetto che la via che avevano fino ad allora seguito - per vincere la strana gara - non fosse quella giusta... 

Perché probabilmente il padre non desiderava che stessero nel deserto fino a che uno dei due ci lasciasse le penne, o almeno decidesse che la propria vita valeva più dell'eredità (e si ritirasse, mettendosi a correre verso l'oasi). 

Solo un'ipotesi - naturalmente - ma forse sufficiente ad attivare nei due uno sguardo diverso: lo sguardo necessario per prendere questa ipotesi in seria considerazione, indagandone le conseguenze, così come per formularne altre ancora, se necessario.

E avrebbe potuto anche far notare ai ragazzi che il padre aveva stabilito che vincesse il più lento dei cammelli - non dei cammellieri - lasciando poi il tempo perché una lampadina s'accendesse in almeno una delle due teste... 

"Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima! Se io prendo il SUO cammello e lo faccio correre a più non posso, il MIO cammello arriverà secondo, risulterà il più lento! Sarò il vincitore, l'eredità sarà mia!"

E la soluzione è tutta qui: basta scambiare i cammelli e la gara stramba si trasforma in una normalissima gara!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Due sproloqui e una "caccia all'indizio" per una soluzione immediata, troppo immediata.

 

Sproloquio 1

Sull'intuizione: 

si può "mediare" 

la visione immediata?

 

Sproloquio 2

Sul pastore educatore

 

Caccia all'indizio

Un Momento...c'è di più

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

© Copyright 2003/2004 GaiaMente - Centro Per Il Potenziamento Cognitivo 

La proprietà intellettuale di tutto ciò che è pubblicato su questo sito è 

di GaiaMente o degli autori di volta in volta indicati. 

Le citazioni sono ammesse a scopo di studio e ricerca, e devono indicare chiaramente la fonte. 

Per qualsiasi altro uso del materiale pubblicato su questo sito si deve contattare GaiaMente.

 

Feuerstein, Reuven Feuerstein, metodo Feuerstein, metodologia Feuerstein, corsi, PAS, P.A.S., applicatori Feuerstein, formatori Feuerstein, centri autorizzati Feuerstein, corsi PAS, corsi P.A.S., formazione degli adulti, Down, sindrome di Down, ritardo mentale, handicap, disabilità, handicap cognitivo, handicap psichico, Alzheimer, demenza senile, diversamente abili, anziani, terza età, bambini, età-prescolare, scuola elementare, scuola media, scuola superiore, adolescenti, pedagogia, didattica, riabilitazione, recupero, sostegno, motivazione, rimotivazione, mediazione, pedagogia della mediazione, psicologia, Piaget, Vi, ICELP, International Center for the Enhancement of Learning Potential, equipe di Feuerstein, mediation, filosofia, logica, gioco, indovinello, enigma, paradosso,mente, cervello, intelligenza, cognitivo, metacognitivo, funzioni mentali, funzioni cognitive, operazioni mentali, apprendimento, difficoltà di apprendimento, concentrazione, memoria, paino educativo personalizzato, scuola, successo scolastico, insuccesso scolastico, abbandono scolastico, formazione, formazione professionale, centro, Milano, centro di Milano, sede di Milano, provincia di Milano, Monza, centro di Monza, sede di Monza, provincia di Monza, Regione Lombardia