mappa

GaiaMente

Centro Per Il Potenziamento Cognitivo 

    

Home

Storielle yiddish                           

Divergenza, perché no?   

 

Sempre in Perché No?, Ovadia scrive anche (pp.23-4):

 "Sono due, nell'ebraismo,i poli: quello della legge scritta e quello della legge orale (...), cioè il Talmud, quello che è diventato il Talmud.

Il Talmud è stato scritto, si fa per dire, dopo molti anni di diaspora, quando i maestri avevano paura che si perdesse la ricchezza delle nozioni a causa del prolungato esilio. Allora decisero di codificarle. E come fecero? Le codificarono riportando praticamente duecento anni di discussioni di oltre duemila maestri.

Le discussioni sono tutte lì: c'è il parere che è prevalso, su ogni questione; ma c'è anche la possibilità, ogni volta di riaprire la discussione. 

E' credo, l'unico libro sacro che accetti la propria rimessa in discussione." 

 

E tra le tante storielle di cui sono intessuti i suoi spettacoli, ce n'é una che si presta perfettamente a spiegare cosa sia la dialettica talmudica, nonché il motivo per cui ci è sembrato opportuno inserire queste storielle come illustre esempio di pensiero divergente.

 

 

Un giovanotto, figlio di una famiglia ebraica laica, progressista, dopo essersi laureato in logica e dialettica socratica, va dal rabbino per chiedere qualche lezione di ebraismo. Vuole darsi un'infarinatura di ebraismo, tanto per il bon ton.

Prima di accettare, il rabbino gli chiede se conosce i libri sacri e la lingua: l'ebraico, l'aramaico. 

Il giovanotto si mostra impaziente: ricorda al rabbino la sua laurea e gli dice spavaldamente di sottoporlo a un test, per verificare se è adatto.

Il rabbino accetta, avverte il giovanotto di stare ben attento e poi pone la sua domanda:

 

Due uomini scendono dallo stesso camino, una ha la faccia pulita, l'altro ha la faccia sporca, chi si lava la faccia?

Il giovanotto si mostra irritato per la domanda, che gli sembra una domanda per bambini idioti, e risponde che ovviamente si lava la faccia l'uomo con la faccia sporca.

 

Sbagliato! - risponde il rabbino - L'uomo con la faccia sporca vede l'altro, che ha la faccia pulita, pensa di averla pulita anche lui e quindi non si lava la faccia. L'uomo con la faccia pulita vede l'altro, che ha la faccia sporca, pensa di averla sporca anche lui e quindi si lava la faccia. 

 

Il giovanotto si mostra sconcertato per essere caduto in una trappola così banale e chiede al rabbino di fargli un'altra domanda, cui risponderà con maggiore concentrazione.

Il rabbino accetta, ma ripete la stessa domanda.

Sempre più sconcertato, il giovanotto dice che ha capito, che ora gli è chiaro: si lava la faccia l'uomo con la faccia pulita.

 

Sbagliato! - risponde il rabbino - L'uomo con la faccia pulita vede l'altro, che ha la faccia sporca, pensa di averla sporca anche lui e quindi si lava la faccia. Ma quando l'uomo con la faccia sporca vede l'altro, che ha la faccia pulita, che se la lava, pensa di doversela lavare anche lui. 

Il giovanotto balbetta che, certo, è semplicemente la prosecuzione della logica dialettica. Si scusa: è un po' fuori allenamento. Chiede un'altra possibilità.

Il rabbino accetta, ma ripete la stessa domanda.

Il giovanotto non sa più che dire: lo hanno testé stabilito, se la lavano tutti e due, è evidente.

 

Sbagliato! - risponde il rabbino - L'uomo con la faccia sporca vede l'altro, che ha la faccia pulita, pensa di averla pulita anche lui e quindi non si lava la faccia. L'uomo con la faccia pulita vede l'altro, che ha la faccia sporca, pensa di averla sporca, ma vede che quello non se la lava e quindi non se la lava nemmeno lui. 

A questo punto il giovanotto è veramente umiliato. Si scusa per essere stato tanto arrogante e scongiura il rabbino di fargli un'ultima domanda.

Il rabbino accetta, ma ripete la stessa domanda.

Il giovanotto, esasperato, risponde che, come hanno appena finito di dire, non se la lava nessuno dei due.

 

Sbagliato, figliolo! - risponde il rabbino - Ma come puoi pensare che due uomini scendano dallo stesso camino e uno abbia la faccia sporca e l'altro ce l'abbia pulita? L'intera questione è un'idiozia! 

...Passa la tua vita a rispondere a domande idiote e vedrai cosa capirai dell'ebraismo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Moni Ovadia,

Perché No? 

Bompiani, Milano, 1996.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui riferiamo la storiella a grandi linee, perché comunque la trascrizione porta inevitabilmente al sacrificio di tutta la gamma di sfumature della narrazione orale. 

Una registrazione di questa è disponibile nella videocassetta:

 

 Moni Ovadia,

L'Ebreo che ride,

 Einaudi, 1998.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra gli spettacoli di Ovadia ricordiamo:

 

Oylem Goylem,

Dybbuk,

Cabaret  yiddish,

Ballata di fine millennio,

Il caso Kafka,

Il banchiere errante,

Il violinista sul tetto.

 

 

 

 

 

Tra gli altri testi pubblicati:

 

Speriamo che tenga (Mondadori),

 

Ballata di fine millennio

(Einaudi),

 

Speriamo che tenga. Viaggio di un saltimbanco sospeso tra cielo e terra  (Mondadori).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

© Copyright 2003/2004 GaiaMente - Centro Per Il Potenziamento Cognitivo 

La proprietà intellettuale di tutto ciò che è pubblicato su questo sito è 

di GaiaMente o degli autori di volta in volta indicati. 

Le citazioni sono ammesse a scopo di studio e ricerca, e devono indicare chiaramente la fonte. 

Per qualsiasi altro uso del materiale pubblicato su questo sito si deve contattare GaiaMente.

 

Feuerstein, Reuven Feuerstein, metodo Feuerstein, metodologia Feuerstein, corsi, PAS, P.A.S., applicatori Feuerstein, formatori Feuerstein, centri autorizzati Feuerstein, corsi PAS, corsi P.A.S., formazione degli adulti, Down, sindrome di Down, ritardo mentale, handicap, disabilità, handicap cognitivo, handicap psichico, Alzheimer, demenza senile, diversamente abili, anziani, terza età, bambini, età-prescolare, scuola elementare, scuola media, scuola superiore, adolescenti, pedagogia, didattica, riabilitazione, recupero, sostegno, motivazione, rimotivazione, mediazione, pedagogia della mediazione, psicologia, Piaget, Vi, ICELP, International Center for the Enhancement of Learning Potential, equipe di Feuerstein, mediation, filosofia, Socrate, Platone, Nietzsche, Heiddeger, Sini, umorismo, storielle, yiddish, Ovadia, mente, cervello, intelligenza, cognitivo, metacognitivo, funzioni mentali, funzioni cognitive, operazioni mentali, apprendimento, difficoltà di apprendimento, concentrazione, memoria, paino educativo personalizzato, scuola, successo scolastico, insuccesso scolastico, abbandono scolastico, formazione, formazione professionale, centro, Milano, centro di Milano, sede di Milano, provincia di Milano, Monza, centro di Monza, sede di Monza, provincia di Monza, Regione Lombardia