Molti non
sanno che oltre all'Anfiteatro e ai numerosi monumenti lasciati in eredità da Roma,
Cagliari possiede una tra le più interessanti opere di ingegneria idraulica dell'Isola:
l'Acquedotto romano. Scavato intorno alla prima metà del II secolo dopo Cristo,
l'Acquedotto si compone di un cunicolo lungo ben 50 chilometri, che dalle sorgenti montane
di Villamassargia e Domusnovas convogliava l'acqua alla città che non riusciva a
scacciare definitivamente la secolare remora dell'approviggionamento idrico con le
preesistenti cisterne situate nei declivi collinari, limitrofe alle abitazioni. Infatti, i
numerosi serbatoi sotterranei creati dai Fenici e dai Cartaginesi, una volta resi
comunicanti con la condotta scavata dai Romani, divennero estese "camere di
decantazione" e "piscine limarie". Una tra le più spettacolari camere di
decantazione dotate di canalizzazioni per la distribuzione dell'acqua, è situata
nell'orto della "Casa di Riposo degli anziani" ed è nota con il nome di "Cisternone Vittorio Emanuele II".
E' interessante osservare come nel tratto extraurbano il cunicolo di
portatata delle acque sorgive è stato scavato nel terreno, a circa 15-20 metri di
profondità e mostra un rivestimento ottenuto con stucchi impermeabi che tengono unite
numerose tavole fittili, le stesse che fanno assumere alla volta la classica forma (o
specus) "a doppio spiovente", comunemente identificata con la dicitura "a
schiena d'asino". Invece, nel tratto urbano, quindi sotto le strade e le piazze di
Cagliari, possiamo appurare che la stessa condotta è stata scavata completamente nella
roccia, a circa 10 metri di profondità e mostra, a distanza di quasi due millenni, i
segni lasciati dagli scalpellini dei cavatori.
Sia nel tratto urbano, sia in quello extraurbano, la condotta di portata è dotata di
numerosi pozzi detti "puteum", originariamente utili per facilitare lo scavo
della cavità e successivamente indispensabili per il prelievo dell'acqua e la
manutenzione dell'ambiente sotterraneo.
Ultimamente le prospezioni del
G.C.C., che si è basato sulle ricerche di alcuni studiosi del 1700, hanno individuato,
durante impegnative esplorazioni, vari tratti di condotta sotterranea che stanno
restituendo l'originaria identità al chilometrico segmento di Acquedotto che corre sotto
il centro abitato.
Le
immagini evidenziano l'esplorazione di un tratto di acquedotto Romano individuato nel
Comune di Elmas - Cagliari |
Fotografie di M. e L. Polastri |
Tratto
di acquedotto nella Miniera Sant'Arennera
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