S.Maria Novella

 

Per il viaggiatore che arriva in treno a Firenze la città presenta un suo degno biglietto di visita: la bella Piazza di S. Maria Novella caratterizzata da due obelischi settecenteschi e chiusa dalla elegante facciata della omonima chiesa. La chiesa fu iniziata nel 1278 dal cardinale domenicano Latino Malebranca; la facciata invece nel 1458 da Leon Battista Alberti grazie ai finanziamenti di Giovanni Rucellai che in cambio ottenne di inserire le proprie insegne nel cornicione. L'Alberti recupera le tarsìe geometriche del romanico fiorentino, come nella chiesa di San Miniato, assumendo come modulo compositivo il quadrato, secondo i dettami del latino Vitruvio, Grandi artisti hanno lasciato in questa chiesa testimonianze straordinarie della loro creatività.smaria novella.jpg (9517 byte) Nella navata sinistra vi è la Trinità del Masaccio, un'opera di grande importanza nello sviluppo dell'arte rinascimentale, poiché per la prima volta ci si avvalse per la prospettiva delle regole matematiche definite dal Brunelleschi. Con questa opera il Masaccio pose fine alla visione medievale, "fantastica", degli spazi, a favore di una struttura rigorosamente geometrica, ossia razionale e verosimile. Nella Cappella Strozzi vi sono contenuti gli affreschi di Filippo Lippi che raffigurano le "Storie dei SS. Giovanni e Filippo" Le pareti della volta dell'abside sono decorati da un ciclo di splendidi affreschi del Ghirlandaio. Tra le numerose sculture che adornano la chiesa vi è il commovente "Crocefisso" del Brunelleschi, unica sua opera in legno arrivata sino a noi.

 

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