francesco tegas

Era doveroso intervistare colui che è stato definito dalla stampa mondiale il poeta degli opinionisti. Dato che i suoi due figli fanno parte della squadra bianco-verde, abbiamo voluto rivolgerci a lui per l’opinione calcistica del mese di Aprile. Ci siamo quindi recati ad Ardali, dove ha fissa dimora il padre di Efisio e Pasquale Tegas, e dove possiede un Bar, crocevia di serate mondane e belle donne, al pari del Ristorante “Sa Taccula” di Marronai e del ristorante “Sa Beffa” di “Su Peale”, proprio quest’ultimo quartiere è la culla natia del principe dei poeti di Triei, e dove si sono consolidate le amicizie con i vari Eligio Barbieri, Pietro Chironi e Quinto Moro, con i quali si diverte a cimentarsi in vere e proprie gare di poesia in limba. Gli abbiamo chiesto cosa pensava del calcio a Triei e dei suoi esponenti e praticanti, la risposta è stata ovviamente per le “rime”:

Vedo giocatori uniti e compatti

Con straordinarie doti bardunfulesche

Girano nel campo come matti,

come posseduti da forze pazzesche,   

dal presidente sempre incitati

con frasi e parole quasi dantesche.

 Obbedienti a Cosomino

Tutti pronti allo spuntino.

Giogadores de altu valore

In classifica bene piazzada

De su mannu a su minore

Differenzia non bindada

Grazie a Marianu allenatore

Sa squadra er bene avviada

 Currende in su campu de Sae Venu

Parente caddusu senza frenu.

paolo fanni

 Paolo Fanni da Tortolì, 34 anni, professione arbitro, hobby arbitrare, squadra del cuore Juventus. Direi che c’è tanta carne al fuoco da sfamare un reggimento, lui è così, o lo si ama o lo si odia, ma una cosa è certa: quando esprime la sua opinione il palazzo trema. Le sue parole toccano un po’ tutti, come la Fallacci. Lui è tagliente, puntiglioso, spigoloso, orgoglioso, goloso, prezioso, estroso, vanitoso, focoso, morboso, famoso, nervoso, scontroso, formoso (potrei continuare ma non oso). Lui vede il calcio attuale a modo suo, molto diverso da come era 20 anni fa e ha sempre osservato la squadra del Triei in modo critico: la esalta quando fa bene e la maltratta quando fa male, senza peli sulla lingua. C’è da dargli comunque atto del fatto che è molto critico anche con i suoi colleghi arbitri, ovviamente solo quando prendono decisioni sbagliate nei confronti della sua Juve. Abbiamo chiesto la sua opinione sull’attuale squadra del Triei, raccomandandogli di essere puntiglioso come solo lui sa: “Quest’anno ho seguito il Triei in diverse circostanze, persino in trasferta e devo dire che rispetto ai precedenti campionati è molto più equilibrato. Noto con piacere la difesa schierata col vecchio modulo trapattoniano dei primi anni ottanta, un centrocampo operaio e gli attaccanti sempre pronti a partire in contropiede. Sono convinto che mister Muggianu, se continua con questo metodo, il Triei potrà sicuramente prendersi molte soddisfazioni. Vorrei inoltre consigliare al mister in certe partite importanti, di rinunciare a una punta per inserire un altro mediano a copertura della difesa.”