2001
IO, CITTADINA ARRABBIATA E IMPAURITA |
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La Repubblica di Bari, mercoledì 23 maggio 2001, prima pagina: “L’ambulanza ritarda, un morto”; venerdì 18 maggio: “Aspettando l’ambulanza che non c’è” e così via indietro nel tempo con altra gente che muore o rischia di morire, muore in pieno centro come in periferia e chi assiste grida la sua rabbia, la sua incredulità… |
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In Puglia manca ancora il 118, ma quanti sono i cittadini pugliesi che conoscono il 118? |
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Quanti sanno che questo sistema può salvare la vita di molte persone? |
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Lo stillicidio di cattive notizie che leggo giorno per giorno sta facendo riemergere una rabbia che mi ero sforzata di reprimere: sì, perché non mi rassegno all’idea che molti cittadini comuni come me rimangano fermi e muti di fronte ad una carenza così macroscopica della nostra regione, ascoltando le promesse gridate in campagna elettorale e aspettando fiduciosi. |
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L’articolo di denuncia del dott. Storelli, cardiologo, sulla Repubblica di Bari del 23/5, su “Tutti i conti (sbagliati) della Regione” ha il pregio di essere chiaro e pacato, competente e preciso nell’elencare puntigliosamente le cifre che riguardano il personale medico e infermieristico da assumere e le risorse per attivare la rete delle strutture da collegare, per avviare seriamente il sistema 118. |
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Quali risposte altrettanto precise può fornire l’Assessore regionale alla Sanità? |
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Ho deciso di scrivere per superare il senso d’impotenza che mi assale, quando leggo della morte di una bimba di 14 mesi o dell’operaio caduto da un’impalcatura… scrivo perché non voglio più reprimere la rabbia e l’indignazione che mi assalgono ogni volta che l’Assessore di turno ci blandisce, ci rassicura e promette che provvederà! |
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Sì, ma come? E soprattutto quando? |
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La morte non aspetta ed io ho paura che prima o poi tocchi a me o a qualcuna delle persone più care. Scrivo dunque anche per lanciare attraverso la Repubblica un S.O.S. ai cittadini: informiamoci, organizziamoci, cerchiamo di trovare un modo efficace per far giungere nelle “segrete stanze” della Regione Puglia la nostra voce, la rabbia e la paura che ci assalgono quando ci troviamo di fronte ad un’emergenza. |
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Se capiterà ad un turista, magari straniero, a che cosa saranno servite le risorse spese per far conoscere la nostra bella regione anche all’estero? |
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Ci sono tante Associazioni che potrebbero unirsi in rete e combattere insieme questa “battaglia” per la salute e la vita di tutti: “il problema – conclude infatti il dott. Storelli – non riguarda solo i medici, ma l’intera comunità pugliese”. Io mi sento parte di questa comunità. |
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Maria Cristina Rinaldi |