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Re Artù

Tavola rotonda Sacro Graal

Artù (VI secolo?), re semileggendario dei britanni, che combatté contro gli invasori anglosassoni. Benché alcuni studiosi lo considerino una figura mitica, è possibile che uno storico Artù abbia condotto la lunga resistenza dei britanni contro gli invasori. Secondo la leggenda, Artù era figlio di Uther Pendragon, re di Britannia. Tenuto nascosto durante l'infanzia, fu improvvisamente presentato al popolo come suo re e si dimostrò un sovrano saggio e coraggioso. Riunì alla corte una grande compagnia di cavalieri che, per evitare i problemi di precedenza dovuta al lignaggio, faceva sedere a una tavola rotonda.
Con la regina Ginevra tenne una magnifica corte a Caerleon-upon-Usk (forse la leggendaria Camelot), sul confine meridionale del Galles, dove i britanni mantennero la loro sede più a lungo. Le sue guerre e vittorie si estesero quindi al continente, dove sfidò con successo le forze dell'impero romano, finché non fu richiamato in patria a causa del nipote Mordret, che si era ribellato sottraendogli il regno. Nella battaglia finale di Camlan, nell'Inghilterra sudoccidentale, sia il re sia il traditore caddero trafiggendosi a vicenda, e Artù fu misteriosamente portato alla mitica isola di Avalon, per essere guarito dalla sua ferita. Nel poema gallese Y Gododdin (VII secolo) si trova la prima allusione ad Artù, che è citato di nuovo nella Historia Britonum (metà del IX secolo) dello storico gallese Nennio. Gli Annales Cambriae, un manoscritto del X secolo, lo citano fornendo il 537 come data della sua morte, mentre la leggenda nel suo pieno sviluppo compare nella Historia regum Britanniae (1136 ca.), dello storiografo inglese Goffredo di Monmouth. Vedi anche Leggende della tavola rotonda.