I sistemi fotovoltaici sono dei
dispositivi capaci di trasformare lenergia solare in energia elettrica . Il
principio di funzionamento si basa sull "effetto fotovoltaico", ovvero il
fenomeno attraverso il quale si genera una tensione elettrica ai capi di un materiale
semiconduttore, opportunamente trattato, quando questo viene investito dalla radiazione
solare.
Comè fatto.
Lelemento principale che costituisce un sistema fotovoltaico è la cella
fotovoltaica, una piastrina (circolare o quadrata) le cui facce, superiore ed inferiore,
costituiscono i poli (positivo e negativo) della cella a basso voltaggio (0.5 Volt e
intensità di 3 Ampere), ma ad alta densità di corrente (eroga circa 1/1.5 W di potenza
se investita da una radiazione di 1000 W/m2). Questo valore di tensione, minore di quello
necessario per il funzionamento della maggior parte delle apparecchiature elettriche, può
essere aumentato collegando tra loro più celle che, in questo modo, costituiscono un
modulo. Un modulo è costituito da 36 celle, ha una superficie di circa mezzo metro
quadrato ed eroga, in condizioni ottimali, tra i 40 e 50 W. Per far funzionare le
apparecchiature domestiche è necessario collegare più moduli tra loro, formando così un
campo fotovoltaico. La potenza massima ipoteticamente raggiungile non ha limiti ed è
strettamente connessa al numero di moduli collegabili tra loro. Per trasferire la corrente
continua prodotta allutenza sono necessari una serie di dispositivi, elettrici ed
elettronici, di trasformazione ed adattamento, nel loro complesso chiamati BOS (Balance Of
System), diverso a seconda del tipo di applicazione del sistema fotovoltaico.
Applicazioni.
La modularità di tali sistemi determina una loro particolare
flessibilità di utilizzo. Infatti la loro applicazione può andare
dallalimentazione di piccoli orologi da polso (0.01 W) fino alle centrali di potenza
(oltre 1 MW).
Tali sistemi possono essere:
| Autonomi |
| Connessi alla rete elettrica |
I sistemi autonomi
sono caratterizzati dalla necessità di fornire lenergia elettrica allutenza
anche in condizioni di bassa insolazione o buio. Si rende così la necessità di
accumulare lenergia elettrica prodotta e non utilizzata al momento della produzione
attraverso un opportuno sistema di batterie. Poiché la corrente generata dal sistema
fotovoltaico è una corrente continua, se il carico richiede una corrente alternata è
necessario disporre di un convertitore cc/ca (inverter).I sistemi connessi alla rete
elettrica non necessitano del sistema di accumulazione, in quanto, nelle ore in cui il
generatore fotovoltaico non produce energia sufficiente per soddisfare la domanda, è la
rete a fornire lenergia richiesta. Viceversa se è il sistema fotovoltaico a
produrre più energia di quanta viene richiesta, il surplus viene trasferito alla rete. In
un impianto tipo due contatori contabilizzeranno gli scambi di energia fra lutente e
la rete. Anche in questo caso abbiamo un inverter che trasforma lenergia elettrica
da continua ad alternata, controllando ed ottimizzando il passaggio di energia tra il
modulo fotovoltaico ed il carico.
La capacità mondiale di produzione di celle fotovoltaiche nel 1997 è stato di circa 125
MW di potenza con una crescita del 43% rispetto allanno precedente, con una
previsione di raddoppio per il 2000.
Vantaggi. Se inizialmente lapplicazione dei moduli FV era circoscritte ad
apposite centrali di grosse dimensioni o per applicazioni spaziali, oggigiorno tali moduli
vengono utilizzati nelle telecomunicazioni, nella segnaletica terrestre e marittima ed in
reti in isole minori. Uno dei problemi derivanti dallutilizzo di moduli fotovoltaici
negli edifici deriva dalla loro integrazione nella struttura esterna delle costruzioni,
tali da poter generare un ottimo impatto visivo. I vantaggi dei sistemi integrati negli
edifici sono:
| Risparmio dei materiali di rivestimento
delledificio. |
| Possibilità di occupare superfici inutilizzate di un edificio
e il risparmio di terreni sfruttabili in altro modo. |
| Possibilità di recupero dellenergia termica prodotta
utilizzando il calore raccolto per il riscaldamento di acqua sanitaria. |
| Utilizzazione dellenergia elettrica nello stesso luogo
dove è prodotta, con conseguente riduzione delle dispersioni. |
| Possibile impiego dei pannelli per usi polifunzionali (es.
frangisole). |
La quantità
di energia elettrica prodotta dipende da diversi fattori:
| Dimensioni ed efficienza dei moduli: il rendimento
medio di un pannello è in genere compresa tra il 10-15%. |
| Intensità della radiazione solare incidente: in questo caso
il parametro discriminante è rappresentato dalla latitudine del luogo di installazione
dei moduli. |
| Posizionamento dei moduli: dipende dallangolo di
inclinazione rispetto al terreno e dallorientamento rispetto al Sud. |
| Efficienza del BOS: dipende dalle singole efficienze degli
elementi che lo compongono (in genere 85% è un valore accettabile). |
| Altri parametri di funzionamento (es. temperatura di
funzionamento). |
Costi. Per applicazioni convenzionali in località
già servite dalla rete elettrica i moduli FV non sono ancora concorrenziali con le
tradizionali tecnologie di produzione dell'energia elettrica, nonostante il loro costo si
sia stato abbattuto di circa 10 volte negli ultimi 20 anni. I costi principali di un
impianto FV sono da ascrivere al tipo dei componenti scelti ed al tipo di impianto
installato. I tipi di moduli più comunemente utilizzati sono quelli in silicio
monocristallino (m-Si) e policristallino (p-Si), che hanno caratteristiche di efficienza
(rispettivamente 13.5% e 12.5%) e durata (circa 30 anni) pressoché simili tra loro. Il
prezzo di questi moduli varia tra le 7.000 e 9.000 £ (3.5-4.5 Euro) per Watt di picco.
Costi inferiori si hanno con pannelli al silicio amorfo che però hanno anche
un'efficienza (circa 7%) e una durata (10 anni) minore dei precedenti. Altro elemento che
pesa in maniera considerevole sul costo di un impianto FV sono le batterie di accumulo. Le
più diffuse, quelle al piombo acido, hanno un costo che varia fra le 300.000 e 350.000 £
(150-175 Euro) per KWh di capacità di accumulo. Altresì la vita utile varia tra i 2 e i
5 anni (a seconda del tipo di manutenzione) a fronte dei 30 anni di vita dei moduli.
Viceversa l'inverter non incide granché (circa 15%) sul costo dell'impianto. Allo stesso
modo, di difficile quantificazione risulta essere il costo della struttura di supporto,
strettamente dipendente dal tipo di sistemazione dell'impianto. Da ciò deriva come il
costo di 1 kWh, per un impianto collegato in rete, sia di circa 700 £ (0.35 Euro) e di
1.000 £ (0.5 Euro) per un impianto isolato.
Incentivi
statali. In relazione ai notevoli benefici ambientali derivanti
dall'utilizzo dei pannelli FV (1 KWp di moduli installato evita l'emissione in aria di
oltre 23 tonnellate di anidride carbonica) vanno diffondendosi interventi pubblici e
sostegno della diffusione di tale tecnologia:
| Defiscalizzazione degli interventi in edilizia: si ha
infatti una riduzione dell'imponibile IRPEF (legge 449/97) del 36% in due anni sui costi
documentabili relativamente al ricorso a fonti rinnovabili ed al risparmio energetico. |
| Programma dei 10.000 tetti fotovoltaici: prevede la
realizzazione in 5 anni di 10.000 impianti integrati negli edifici per una potenza
complessiva installata di 50 MW. Le tipologie di impianti, connessi alla rete elettrica,
possono essere, in base alla potenza installata, di due tipi: da 1 a 5 kW e da 5 a 50 kW.
Una prima bozza di progetto prevede un contributo in conto capitale pari all'80% per gli
impianti di taglia più piccola e un contributo, sia in conto capitale che in conto kWh,
per gli impianti più grandi. I singoli sistemi saranno gestiti direttamente dall'ENEL,
che si farà carico della manutenzione, degli oneri relativi allallacciamento e
delle adempienze di tipo fiscale. Le richieste di contributo andranno inoltrate presso
l'ENEA. Per avere maggiori informazioni il Ministero dellIndustria e
dellAmbiente ha in corso di attivazione un numero verde 800
466 366 operativo dalle 9.30 alle 13.30, tutti i giorni dal lunedì al
venerdì. |
Esempio di calcolo. Di seguito viene riportato
l'esempio di calcolo di un impianto fotovoltaico per un'utenza normale collegata alla rete
esistente di distribuzione dell'energia elettrica.
IMPIANTO UTENZA
NORMALE 50% |
Località
Produzione annua
Area captante
Costo
Detrazione IRPEF (36%)
Costo netto
Contributo al fabbisogno annuo |
Cagliari
circa 1500 kWh/anno
10 m2
18.000.000 £ (9.000 Euro)
6.480.000 £ (3.240 Euro)
11.520.000 £ (5.760 Euro)
circa 50% |
Viceversa, per un
contributo al fabbisogno annuo vicino al 100% del consumo di energia elettrica per un
nucleo familiare tipo necessita un impianto con le seguenti caratteristiche.
IMPIANTO UTENZA
NORMALE 100% |
Località
Produzione annua
Area captante
Costo
Detrazione IRPEF (36%)
Costo netto
Contributo al fabbisogno annuo |
Cagliari
circa 3000 kWh/anno
20 m2
36.000.000 £ (18.000 Euro)
12.960.000 £ (6.480 Euro)
23.040.000 £ (11.520 Euro)
circa 100% |
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