Una delle tecnologie di risparmio energetico ed
economico più utilizzate, in Europa e nel mondo, è rappresentato dall'utilizzo dei
pannelli solari per la produzione di acqua calda. Il principio di funzionamento è il
medesimo di quello che si verifica in una serra: infatti dei raggi solari incidenti la
superficie vetrata, solo una piccola parte viene riflessa, mentre la parte restante
attraversa il vetro e viene assorbita da una piastra captante di colore nero, la quale,
scaldandosi, riemette energia sotto forma di radiazione infrarossa, rispetto alla quale il
vetro si comporta come se fosse opaco, trattenendola così al suo interno (effetto serra).
In questo modo la temperatura del fluido vettore primario tende ad aumentare.
Un po' di
storia. Il primo pannello di questo tipo fu costruito nel XVIII sec.
dallo scienziato svizzero Horace Benedict de Saussure. Esso altro non era che una scatola
di legno ricoperta con un vetro che però permetteva di ottenere acqua fino a 87°C. In
tempi moderni la prima grande diffusione su larga scala di questi impianti avviene attorno
agli anni '50 (soprattutto in Giappone, Stati Uniti e Israele), per poi ottenere un forte
impulso all'utilizzo nei primi anni '70, a causa della crisi petrolifera, e a metà degli
anni '80, a causa del disastro nucleare di Chernobyl.
Caratteristiche
tecniche. I moderni pannelli solari sono costituiti da una superficie
trasparente (di vetro o materiale polimerico), una piastra captante (alluminio o rame)
allinterno della quale è inserito un fascio di tubi in cui scorre il liquido del
circuito primario che viene riscaldato (addizionato con un liquido antigelo), uno strato
isolante (in genere lana di roccia) e un fondo in lamiera zincata o vetroresina. Il tutto
è tenuto assieme da una struttura portante, abitualmente realizzata in alluminio, che
assembla le parti e conferisce al pannello robustezza e stabilità. L'impianto è poi
completato da un serbatoio termicamente isolato destinato all'accumulo di acqua calda che
al suo interno contiene uno scambiatore di calore ad intercapedine nel quale circola il
liquido del circuito primario del pannello che, cedendo il calore ricevuto dal sole,
riscalda lacqua contenuta nel serbatoio. Quindi nel serbatoio si trovano due
circuiti idraulici separati: quello primario del pannello, che conduce il liquido
riscaldato dal sole e quello dellacqua, collegato allimpianto idraulico di
casa, che permette lutilizzo dellacqua calda per i servizi domestici in ogni
ora del giorno e della notte. Completano l'impianto i diversi circuiti di collegamento e i
dispositivi di regolazione e controllo. La circolazione del fluido primario può essere
ottenuta attraverso una circolazione naturale (sfruttando le differenze di temperatura nei
diversi rami) oppure tramite l'ausilio di una pompa. I rendimenti raggiungibili, in
funzione delle temperature i giuoco e dellutilizzo di componenti più o meno
sofisticati, sono dellordine del 50-80%. Con pannelli piani senza concentrazione la
temperatura massima raggiungibile si aggira intorno agli 80°C e sarà di poco superiore
con superfici di tipo selettivo. Con tecnologie più avanzate è anche possibile ottenere
vapore. Per poter disporre sempre di acqua calda, anche in caso di giorni di minore
insolazione o ad aumenti della richiesta di acqua calda, è indispensabile ricorrere a
soluzioni integrative. Ciò può essere realizzato in due modi. Se nella casa già esiste
una caldaia istantanea a gas a controllo elettronico per la produzione dellacqua
calda sanitaria, è possibile collegare il sistema solare allimpianto termico
esistente. Lacqua scaldata nel pannello passerà attraverso una elettrovalvola che,
in base alla sua temperatura, la invierà direttamente allutenza domestica. Nel caso
in cui tale temperatura fosse inferiore ai 40-50°C, lacqua preriscaldata sarà
inviata alla caldaia che comunque fornirà ad essa un apporto energetico ridotto. Questa
soluzione permette di risparmiare sulla bolletta del gas, di allungare la vita della
caldaia e di disporre di acqua calda senza limiti di consumo, utilizzando al massimo le
capacità del pannello solare. Se invece non è possibile collegarsi alla caldaia a gas,
occorre inserire nel serbatoio una resistenza elettrica di almeno 1 kW con termostato
tarato a circa 45°C.
Utilizzi. L'utilizzo cui questi impianti sono attualmente destinati
sono gli usi domestici di singole famiglie. In genere si tratta, a seconda dell'entità
del gruppo familiare e del tipo di clima, di impianti di 3-5 m2 di superficie
captante (sistemata in terrazzo, sul tetto o in giardino) con un serbatoio di accumulo di
150-300 m3 che consentono di produrre acqua calda a temperature di 55-65 °C
adatta all'utilizzo in cucina, in bagno o per il riscaldamento. Se la nostra famiglia
installa un sistema solare, potrà coprire con esso mediamente il 70% del suo fabbisogno
totale annuale di acqua calda. Nei paesi più avanzati sono stati realizzati anche
impianti solari centralizzati, utilizzati, con sistemi di distribuzione e conteggio del
calore, per il riscaldamento di appartamenti, hotels ed impianti sportivi. Tra questi, di
particolare interesse risulta essere lutilizzo per il riscaldamento dellacqua
delle piscine, con investimenti finanziari che si ripagano anche in un anno e mezzo.
Costi e
Risparmi. In media per un impianto monofamiliare si va dai 3 ai 5
milioni di Lire (circa 1500-2500 Euro), ammortizzabili in circa 3-4 anni, mentre la vita
dello scaldacqua solare si può indicare in 15-20 anni, con costi di manutenzione annuali
dell'ordine del 2% del costo iniziale dell'impianto, necessari per la manutenzione ed il
controllo di spie e centraline. Bisogna altresì ricordare che uno scaldabagno
tradizionale (elettrico o a metano) non si ripaga mai, perché il costo della bolletta
cè sempre, mentre lenergia solare, dopo aver recuperato i soldi spesi, non
costa nulla. Per le seconde case al mare, con ottima insolazione e tariffa elettrica più
cara, limpianto solare è ancora più conveniente. Esistono inoltre degli incentivi
fiscali: infatti chi effettua nell'edificio e/o nella abitazione in cui abita o possiede,
tra gli altri, interventi di risparmio energetico e utilizza le fonti rinnovabili di
energia, può detrarre dall'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) il 36 % del
valore globale dell'investimento. Il risparmio medio annuale per un impianto di 3 m2
di superficie captante per il consumo di una famiglia tipo di 4 persone abitante in una
località dell'Italia centrale, rispetto ad uno scaldacqua elettrico o a metano risulta
essere:
RISPARMI E RIDUZIONI |
Risparmio in elettricità o gas |
Risparmio economico |
Riduzione emissioni |
SCALDABAGNO ELETTRICO |
2800
kWh/anno |
700.000
£/anno
( 350 Euro/anno) |
2.56
t di CO2/anno |
SCALDABAGNO A GAS |
350
m3/anno |
370.000
£/anno
( 185 Euro/anno) |
2.006
t di CO2/anno |
In Europa 5.600.000 m2
di pannelli solari hanno consentito nel 1994 di produrre 2.6 TWh di energia e di evitare
l'immissione nell'atmosfera di 1.8 milioni tonnellate di CO2, aiutando a
combattere l'espandersi del buco nell'ozono e l'aumentare dell'effetto-serra, primo
responsabile dei mutamenti climatici del pianeta e di tutti gli effetti negativi che da
esso ne conseguono (alluvioni, siccità, aumento della temperatura terrestre,
desertificazione, etc.). Il minor inquinamento dellambiente ed il risparmio
energetico che si ottiene utilizzando lenergia solare rappresentano vantaggi per
tutta la collettività, la cui valutazione è lasciata alla sensibilità individuale di
ciascuno.
In Italia e
nel Mondo. Nel mondo oggigiorno sono presenti circa 30.000.000 m2
di pannelli solari, di cui circa 5.600.000 m2 in Europa. Nel nostro continente
il mercato dei pannelli solari, il 40% del mercato mondiale e l85% di quello
europeo, è sviluppato soprattutto nei paesi a minore insolazione del Nord Europa e in
quelli del basso Mediterraneo. Questo per merito sia di particolari politiche di incentivo
statali (in Olanda il governo mette a disposizione 4.000.000 di Euro sia per incentivare
l'installazione dei pannelli che per finanziare l'attività di ricerca e sviluppo) che
dalla maggiore sensibilità ambientale di tali popolazioni. Laumento del tasso di
crescita, che per i prossimi anni si prevede superiore al 25%, creerà circa 70.000 nuovi
posti di lavoro qualificati solo in Austria, Germania e Grecia. In Italia attualmente,
nonostante le favorevoli condizioni ambientali, sono installati solo 176.000 m2
di pannelli solari (contro i 2.000.000 m2 della vicina Grecia) con una media di
4 m2 di pannelli solari ogni 1000 abitanti (contro 1 m2 per abitante
a Cipro) con volumi di vendita di 12.000 m2 annui (contro i 185.000 m2
annui della Germania). Questo è poi un dato mediato sullintero territorio nazionale
e non tiene conto del fatto che le aree di effettivo sviluppo sono concentrate in poche
regioni, come il Trentino ed in particolare la provincia di Bolzano, dove si concentra
circa il 30% dellintero volume di attività del settore. Tuttavia le previsioni di
crescita portano a pensare che per i prossimi anni si possa arrivare ad installare
sullintero territorio nazionale circa 100.000 m2 di pannelli
allanno.
Industria.
In Europa circa il 20% dei pannelli sono prodotti in Svezia mentre più del 50% dei
serbatoi di accumulo viene fabbricato in Italia. La maggior parte dei produttori oggi
esistenti (circa 150 in Europa) opera prevalentemente nei mercati nazionali con metodi di
produzione di tipo artigianale. Questo ha favorito in alcuni paesi il mercato del
"fai-da-te", che in Svezia e Austria copre circa il 40% delle vendite. Questo
metodo consiste in un processo di assemblaggio di sistemi solari per lacqua calda
basati sullutilizzo di componenti già disponibili sul mercato. Il costo di un
impianto così realizzato è, a parità di prestazioni, di circa il 50% inferiore di
quello di un sistema fabbricato commercialmente. Solo ultimamente emerge la tendenza di
alcuni produttori che tendono ad organizzarsi su scala europea, con lautomazione dei
processi produttivi e la creazione di reti di distribuzione per la vendita. In Italia
operano solo 3 aziende produttrici di pannelli solari (che utilizzano solo il 5% delle
loro potenzialità) e circa 200 installatori.
Esempio di
calcolo. Di seguito viene riportato
un esempio di calcolo di un sistema a pannelli solari per un nucleo familiare composto da
4 persone residente a Cagliari. Si noti come l'investimento iniziale venga ammortato in
soli circa 3 anni.
IMPIANTO
MONOFAMILIARE |
Località
Nucleo familiare
Produzione giornaliera
Superficie captante
Capacità serbatoio
Costo
Detrazione IRPEF (36%)
Costo netto
Risparmio annuale
Periodo di ammortamento |
Cagliari
4 persone
circa 200 litri a 50°C
3.5 m2
170 litri
3.500.000 £ (1750 Euro)
1.260.000 £ (630 Euro)
2.240.000 £ (1.050 Euro)
700.000 £ (350 Euro)
circa 3 anni |
Consigli utili.