L'ARRESTO DELLO SVILUPPO

 La lunga crescita demografica avviatasi nel x sec., toccò il culmine intorno al 1300, dopo il quale anno, per circa quarant'anni si ebbe uno stazionamento della crescita, e in alcuni casi si ebbe una diminuzione. Attorno al 1300, l'Europa centro occidentale, accoglieva nei suoi territori quali Francia, Italia, Germania occidentale ecc.., una concentrazione di 30/40 abitanti per km quadrato. In Europa esistevano molte terre da coltivare, ricavate da una forte azione di disboscamento, necessario poiché il legname era una risorsa indispensabile, al punto di importarlo con le navi dalle regioni baltiche, ricche di foreste. Nel 1300 le regioni agricole, in campo agronomico e nei pascoli naturali, raggiunsero il loro limite di sfruttamento, in più coincise anche un peggioramento climatico. In coincidenza con un peggiorameto climatico ci furono dunque due cicli di carestie tra il 1315-1318 e 1310-1347. Seguirono quindi infezioni ed epidemie che convertirono la crescita in diminuzione demografica.

 

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