Shiota
Akihiko

Tra i registi giapponesi di recente debutto, Shiota Akihiko è certamente uno dei più interessanti. Il mondo che egli esplora nei suoi film è quello dell'adolescenza e della sessualità, due temi piuttosto ricorrenti nel cinema e nella cultura giapponesi dell'ultimo decennio (ma non solo). Ma al contrario di quel che può sembrare, Shiota non è nè un regista di film erotici, nè di film 'adolescenziali'. Il sesso per Shiota è qualcosa di più vicino a Tanizaki Jun'ichirô che non ai pinku, e l'adolescenza è il momento doloroso in cui avviene l'approccio a questa sessualità spesso anomala che traduce tutta la disillusione nei confronti delle relazioni umane e della società.

Nasce a Kyoto nel 1961, nel 1980 entra alla Rikkyu Daigaku, vince un premio al Pia Film Festival e, dopo essersi laureato, inizia la sua carriera d'assistente e apprendista, soprattutto sotto Kurosawa Kiyoshi, in film come "Kandagawa inran sensô" e "Doremifa musume no chi wa sawagu" o sotto Yamatoya Atsushi, sceneggiatore e collaboratore di Suzuki Seijun.

Prima del vero e proprio debutto gira un film in video ("The naked woman"), ma è con Gekkô no sasayaki (Moonlight whispers, 1998), tratta do un manga di Kikuni Masahiko, che dimostra di essere un regista maturo e brillante. Il film viene proiettato in diversi festival europei e riscuote un certo successo. Il tema della sessualità, dell'innocenza e della perversione, viene sviluppato attraverso la storia di un ragazzo dalle tendenze masochiste e feticiste che si innamora di una sua compagna. La storia e il modo in cui si dipana, così come le tematiche, ricordano spesso certe opere del grande maestro Tanizaki ("Chijin no ai" in testa), di cui le figure più tipiche, come la donna fatale che appare tanto più bella quanto più in basso cade l'uomo, evidenziano bene un uso della deviazione sessuale non strumentale e abbastanza lontano dai clichè del genere. Ciò che più colpisce nel film è il contrasto ironico tra forma e sostanza: la storia sottilmente morbosa del ragazzo che ama sentirsi trattare come un cane viene rappresentata con uno stile spesso apparentemente e volutamente delicato, se non addirittura 'piatto': ironicamente è il tipico stile con cui vengono rappresentate normalmente le storie di amori adolescenziali. Infatti, a condire una rappresentazione elegante e non sensazionalista, troviamo un'ironia triste e tagliente che sfocia in un finale allo stesso tempo grottesco e geniale, pessimista e ottimista, tragico e comico, ma soprattutto dotato di quell'affascinante indeterminatezza di cui è intrisa la cultura giapponese (e naturalmente i romanzi di Tanizaki).

Meno cupo è il successivo Dokomademo ikô (Don't look back, 1999), di nuovo una storia di adolescenti ma trattata in maniera più lirica e con una comicità più leggera, anche perchè ora più che di adolescenza si tratta d'infanzia.

L'anno successivo gira un film in digitale, "Jipusu" (Gips, 2000), che fa parte dii una serie di sei film (tra cui "Visitor Q" di Miike Takashi) sull'amore puro. Grazie al carisma delle due protagoniste e ad una trama intrigante (co-sceneggiata da Shiota stesso), il film sfrutta bene la mancanza di grandi mezzi. Forse meno che negli altri film il mondo dei teen-ager è al centro dello sguardo del regista.

E' proprio dentro questo mondo infatti, Shiota riesce ad analizzare lo svilupparsi dell'intricata psicologia adolescenziale verso un'inquietante (in quanto instabile, insicura) maturità sessuale. Questa analisi viene portata avanti più esplicitamente nel successivo Gaichû (Harmful insects, 2001), passato anche a Venezia, in cui la dolorosa e provocatoria vicenda della fragile ragazzina protagonista diventa paradigma di una società malata e violenta.


Filmografia riportata dall'imdb


I film

Moonlight Whispers (Gekko no sasayaki, 1999)

www.viz.com/sasayaki/introduction.html -ing-
www.asianweek.com/2000_10_26/arts1_sasayaki.html -ing-
www.pardo.ch/1999/htm/prog/CAT/f249.html -ing-
www2.kwcinema.kataweb.it/torinofilmfestival/archivio/... -ita-
www.pulp-mag.com/archives/4.11/feature_sasayaki.shtml -ing-
seattlep-i.nwsource.com/movies/moonlightq.shtml -ing-
www.thestranger.com/2001-02-01/film4.html -ing-
seattlep-i.nwsource.com/movies/moonlightq.shtml -ing-
worldfilm.about.com/movies/worldfilm/library/weekly/aa120500a.htm -ing-
www.kikimimi.ne.jp/www/masao/tyomovierpt.html -ing-
www.upcomingmovies.com/moonlightwhispers.html -ing-
www.rottentomatoes.com/click/movie-1103040/reviews.php?... -ing-

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Don't look back (Dokomademo ikou, 1999)

www.usc.edu/isd/archives/asianfilm/japan/lookback/reviews.html -ing-
www.findarticles.com/cf_0/m1312/2_376/55710552/p1/article.jhtml -ing-

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Harmful Insect (Gaichu, 2001)

www.lastampa.it/_web/_SERVIZI/speciali/Venezia58/insetti.asp -ita-
www.midnighteye.com/reviews/harmfins.shtml -ing-

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Altri

www.midnighteye.com/reviews/gips.shtml
Recensione di "Gips" (Jipusu, 2000) firmata da Jasper Sharp di MidnightEye -ing-


Varie

www.pardo.ch/1999/htm/prog/CAT/r249.html
Biografia di Shiota Akihiko -fr-
 
www.usc.edu/isd/archives/asianfilm/japan/lookback/director.html
Pagina su Shiota Akihiko -ing-
 
www.filmfestivals.com/cgi-bin/fest_content/festivals.pl?...
Intervista a Venezia 2001 sui suoi ultimi film -ing-
 
www.artfilm.sk/news2001/shiota.html
Intervista a Shiota Akihiko -ing-
 
www.midnighteye.com/interviews/akihiko_shiota.shtml
Shiota intervistato da Tom Mes in occasione dell'uscita del suo utimo film "Harmful Insect" -ing-




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