IL CILINDRO

 

A) COME E' FATTO

Ecco a voi 2 interessantissime foto: quella più in alto rappresenta il gruppo del cilindro formato dalla canna (del cilindro) e da tutta la zona attorno che serve a proteggere la canna e a raffreddarla. Da questo gruppo si nota (sinistra della prima foto) partire il tubo di scarico; inoltre sono bene evidenziate le guarnizioni (allo scopo in posizione scorreta, roteate). Studiamo ora come è fatto in dettaglio il cilindro con l'ausilio delle foto.

Allora: la parte realmente utile è la canna. Tale canna è un tubo (in ghisa nei 100 e in alluminio cromato nei 125) nel quale scorre il pistone. Tale tubo presenta alcuni buchi: questi buchi sono detti "luci" e sono di due tipi: di travaso (da dove entra la benzina che sale dal carter attraverso alcuni canali attorno al cilindro) e di scarico (da dove escono i gas espansi e si dirigono nella marmitta). Le luci sono ben visibili nella foto zoommata della canna. La ghisa rappresenta il materiale ideale per tale organo: infatti è termicamente molto stabile ed inoltre varia anche di pochissimo il suo volume con l'aumento della temperatura: per questo non si grippa mai per causa del cilindro ma del pistone. Gli unici svantaggi sono rappresentati dal peso (che comunque non è rilevante in termini di prestazioni) e dalla facilità (relativa) con cui si rovina. Inoltre, ricordando che il pistone non è spinto sulle parti del cilindro in maniera omognenea (la biella spinge da una parte ad un altra), il cilindro tende a consumarsi solo da una parte e quindi, col tempo, tende ad ovalizzarsi. Di norma la canna del cilindro ha tutte le caratteristiche del cilindro geometrico (cioè in qualsiasi punto la sua circonferenza è costante), diversamente dal pistone.

La canna del cilindro è, per così dire, incastrato nel corpo del cilindro. In quest'ultimo si possono notare due parti, in particolare nella foto in alto: la prima è quella nella quale il cilindro è proprio incastrato di forma quadrata (+ chiara), mentre la seconda è quella attorno a quella di forma quadrata. La prima è quella che serve per il fissaggio al carter: infatti dal carter escono 4 tondi filettati (nei punti dei 4 vertici di un quadrato) nel quale il cilindro si infila e ci si fissa. La parte intorno invece è quella formata da tante alette per il raffreddamento dell'insieme cilindro-pistone. Quest'ultimo ha funzioni e caratteristiche uguali a quelle della testata.

Per concludere notiamo le guarnizioni, che se non vado errato (laggasi non mi ricordo male) sono in carta. Sì, sì: mi sembra proprio di ricordare bene. Devono ovviamente essere montate nella giusta posizione.

 

Infine possiamo sparare qualche dato:

 

B) COME FUNZIONA

Bhe non è che abbia senso spiegare come funzioni il cilindro, non essendo questo un organo in movimento, almeno apparentemente. In realtà il cilndro (con l'aiuto di altri organi) svolge diverse funzioni. Vediamole:

Sicuramente le funzioni 1 e 4 non hanno bisogno di spiegazioni, mentre la 2 e la 3 sono spiegate nella teoria.

Il cilindro è una delle cose più difficile da studiare nella realizzazione dei motori. Infatti devono essere studiate le giuste allocazioni delle varie luci, la loro grandezza, la loro posizione e come devono essere tra loro allineate. Fortunatamente tutte queste quastioni non ci riguardano, infatti non adremo certo ad elaborare il motore tentando di ritoccare le luci e molto probabilemente in un motore non si cambierà mai il cilindro.

 

C) MANUTENZIONE

Purtroppo e per fortuna noi non possiamo agire in nessuna maniera sul cilindro. Diciamo che però possiamo controllare che sia in buone condizioni. Insomma la manutenzione del cilindro corrisponde con la sua lappatura e per farla bisogna disporre degli adeguati e costosissimi macchinari, non c'è alternativa alcuna. Si ricorre a tale intervento nel caso in cui il cilindro sia sia rigato (per l'entrata di un corpo estraneo, ad esempio), oppure si sia rovinato in seguito ad un grippaggio (o altro danno meccanico) o, infine, si sia ovalizzato per il semplice lungo utilizzo (bhe, questa è la cosa che tutti vorrebbero che gli accadesse). Dicevo all'inizio: noi possiamo limitarci ad un controllo non troppo specifico in caso di malfunzionamento del motore. Infatti il minimo problema al cilindro si ripercuote con gravissime perdite di prestazioni. Per il controllo si può agire in tale modo: si smonta prima la testata e poi il corpo del cilindro, sfilandolo dai 4 tondi uscenti dal carter: bisogna fare attenzione a non far cadere il pistone che si potrebbe danneggiare. A questo punto con una forte lunce potete controllare che non vi siano alcun tipo di crepature, righine, righette o qualsiasi tipo di rovinatura anche minima. Ora dovreste provvedere con uno strumento adeguato (il micrometro) a controllare che in tutti i punti del cilindro esso sia data una vera circonferenza che non sia in alcun modo deformata: cioè a diverse altezze (un numero da scegliersi in base al tempo a disposizione e allla precisione del controllo voluta) misurare il diametro della circonferenza, quindi ruotare di 45° e rimisurare, quindi ruotare nuovamente e rimisurare. Se il diametro è costante è tutto a posto.

In caso contrario oppure di piccole lesioni interne, bisogna provvedere alla sua lappatura, di un costo variabile tra le 70 e le 120 mila lire circa. L'ideale sarebbe farlo revisionare da un officina da kart piuttosto che da una generica.

 

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