LA TESTATA

 

A) COME E' FATTA

Ecco a voi la foto di una testata... la mia ex-testata..... una gran vecchia testata. In effetti una forma così non ce l'ha più nessuno da anni (questa ne ha 10-12 a proposito) ma per spiegare quel che c'è da spiegare va benone. Intanto studiamo come è fatta. E' in lega di alluminio, per questo piuttosto leggere e delicata, in particolare la filettatura dove si inserisce la candela. Per questo l'inserimento della candela va effettuata con una estrema delicatezza. Continuando il discorso si può notare che il materiale di cui è costruita è molto indicato anche per la diffusione veloce del calore, scopo per cui la testata esiste. E ragione per la quale alla superficie liscia vengono, diciamo, attaccate delle alette: queste infatti servono per aumentare la superficie a contatto con l'aria e quindi permettere una migliore dissipazione del calore, corrispondente a un migliore raffreddamento del motore. Oltre al buco della candela presenta quattro buchi per il fissaggio sul corpo centrale (quello in cui c'è il cilindro). E altri buchini che qui si possono vedere vengono effettuati per il fissaggio della molla di ritorno del carburatore; in alternativa si può applicare una fascetta alla quale attaccare tale molla, ma oltre che essere poco professionale è anche sconsigliato perchè rischioso (la fascetta, oltre che fondersi, potrebbe anche saltare via.... mi è successo e da allora mi sono sempre affidato ai buchini). Potete notare come tutto lo spazio disponibile sia occupato dalle alette.

Per terminare il discorso faccio notare in bella mostra il marchio PCR (giuro che non mi pagano per fare pubbicità, ma di qualche marca dovrà pur essere) e ricordo che dimensioni, peso e altre specifiche della testata sono libere e tale tastata cambia molto forma, colore e modello in base alle scelte del costruttore. Da qualche anno vanno ormai di moda quelle, diciamo, a ventaglio, mentre i modelli tra quelle attuali e quella presente in foto erano quello piuttosto squadrati. Quindi possiamo dire che dalla forma della testa si può risalire, pressa a poco, all'annata del motore.

Da poco tempo è stato legalizzato il raffreddamento ad acqua anche per i 100 cc, per il momento solo per la classe FSA (classe internazionale con carburatori da 30 mm). Tuttavia per noi mortali resta per fortuna il buon vecchio (e relativamente economico) raffreddamento ad aria; probabilmente non faremo in tempo ad adattarci a un 100 ad acqua, perchè per il 2004 si passerà al 4 tempi. Questa, per il portafogli, è una questione economica relativamente favorevole.

 

B) COME FUNZIONA

Bhe come funziona è piuttosto evidente e semplice. Come già detto la testata ha lo scopo di portare via più velocemente possibile il calore sia dalla candela che da tutto il motore, in maniera che esso non si surriscaldi troppo e quindi si possa sfruttare il motore a dovere. La testa è la part che si occupa principalmente della dissipazione del calore prodotto dalla candela e, in minima parte, della parte alta del cilindro. Il meccanismo con cui avviene tale operazione è molto semplice: la candela si scalda ed è fissata direttamente alla testata con la quale è quindi in stretto contatto: di conseguenza il calore prodotto dalla candela passa velocemente alla zona centrale della testa, il quale calore si propaga velocemente verso l'esterno. La testa si occupa di raffreddare quindi la candela, ma chi si occupa di raffreddare la testa? bhe ovviamente l'aria che il motore incontra andando e la cosa positiva è che più aumenta la velocità più è l'aria fredda che va a scaldare il motore e quindi più la testa tende a scaldarsi, più l'aria fredda tende a raffreddarla. Considerando poi che la testa ha un contatto con la parte più alta del cilindro, allo stesso modo di come agisce con la candela agisce con tale organo.

 

C) IN PRATICA

C'è poco da sapere sulla testata in maniera pratica. Diciamo che ricordo semplicemente che dureante e dopo l'utilizzo del kart è molto calda e quindi si deve evitare qualsiasi contatto con essa e si deve evitare di poggiare sopra oggetti delicati. Bisogna inoltre evitare di coprirla in qualsiasi modo durante l'uso ostacolando il flusso dell'aria. Una ovvia cosa da evitare è che il cavo che va dall'accensione alla candela, magari senza ulteriori guaine di protezione, tocchia contro la testata e magari si rovini.

 

D) MANUTENZIONE E SMONTAGGIO

La testata non ha praticamente bisogno di manutenzione. Se si dovesse rompere per una botta l'unica soluzione è cambiarla. Se in seguito ad una botta si dovesse danneggiare un aletta, sarebbe buona cosa strappare tale aletta in modo delicato, altrimenti si rischia che la crepa vada in profondità e ne provochi la rottura. Comunque l'evenienza di una rottura della testata è molto rara.

Ricordo solo di essere cauti quando si inserisce la candela (se ne parla proprio dove si parla della candela) e di avvitare e svitare le 4 viti (nel caso dovesse servire) in maniera simmetrica... cioè scelta una vite e avvitatala, si va poi ad avvitare la vite diametralmente opposta. Tali viti devono essere ben strette, sempre senza esagerazione.

 

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