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Breve Biografia di Jonathan Houseman Davis (e dei korn)

Il 18 Gennaio dell'anno 1971 nasceva un bambino di nome Jonathan.
Bakersfield e la California sono stati la cittadina e lo stato che sono diventati dimora di tale talentuoso, giovane uomo. La vera madre di Jon lavorava presso un teatro locale; suo padre lavorò a lungo nell'industria musicale con Buck Owens, così come commesso in un negozio di musica, quando Jon era piccolo. All'età di cinque anni Jon cominciò a tamburellare. Durante il liceo passarono poi per le sue mani gli strumenti più diversi, dal pianoforte alle cornamuse; suo nonno le suonava e dopo aver ascoltato Amazing Grace, ebbe questa ispirazione di apprendere questo strumento scozzese. Lui era come un gruppo di zampognari per la sua scuola.



Quando aveva ancora soltanto tre anni i suoi divorziarono e suo padre si risposò nuovamente; Jon aveva già dodici anni. Sebbene molti bambini abbiano delle difficoltà nel ritrovarsi un nuovo genitore o più semplicemente si rifiutano di andarci d'accordo, i problemi di Jon divennero un po' più profondi. Questo è ciò che Jon vuole dire con la canzone "Kill You":


"Riguarda una parente che ho incontrato per la prima volta a 12 anni. Io odio quella fottuta puttana. La persona più malvagia e fottuta che abbia mai incontrato in tutta la mia vita. Odiava la mia determinazione. Ha fatto ogni cosa potesse fare per rendermi la vita un inferno. Mi dava da inghiottire tè e Tabasco quando ero ammalato ed era davvero bruciante. Me lo faceva bere dicendo: "Questo devi bruciartelo tutto, ragazzo". Fottute merdate come questa. Così ogni notte, quando andavo a dormire, sognavo di uccidere questa puttana. In qualche insana maniera avevo una fantasia sessuale su di lei e non so da cosa provenisse o perché, ma ho sempre sognato di fotterla e ucciderla."

Crescendo, risentì spesso dell'assenza di suo padre, sempre per strada e pieno di impegni lavorativi e Jon sentiva di essere maltrattato da lui, come dall'intera famiglia. Quando suo padre era presente, il discorso non andava oltre l'oggetto delle ragazze, usualmente. Jon rappresenta suo padre come un abusatore, nel brano "Daddy". Entrambi vanno d'accordo abbastanza bene adesso e da quando è diventato padre a sua volta, Jonathan ha una specie di "ritrovato rispetto" verso suo padre Rick.

"Tutto ciò di cui parlavamo era la fica, da quando avevo 13 anni. Non fu che quando ho cominciato a scrivere canzoni su di lui che abbiamo cominciato a parlare di tutto il resto. Adesso non è così cattivo. Ma a quei tempi appariva orribile. Quando mi domanda: "Non sono stato un babbo cattivo, vero?" dovrei rispondergli: "Eri un cazzone"?" - Spin Magazine

Quando Jon era giovane, qualcuno estraneo alla famiglia abusò di lui. Questo comparve, fra le altre cose, nella canzone "Daddy".

"La gente pensa che Daddy sia stata scritta perché mio padre mi fotteva su per il culo, ma questo non è ciò di cui parla il pezzo. Non riguarda mia madre o mio padre. Quand'ero solo un ragazzo qualcun altro approfittò di me e ne parlai ai miei. Pensavano ch'io mentissi e li stessi prendendo in giro, così se ne sono sempre fottuti. Non hanno mai creduto che possa essere accaduto a loro figlio."

È sempre stato coinvolto nella musica, sia cantandola e ascoltandola che scrivendola, in una primitiva band chiamata Sex Art. Nella Highland High School "Beavis & Butthead School" - (Fieldy, in una intervista per MTV), il liceo che frequentava, ascoltava un genere nuovo di musica, tipo Duran Duran. Si metteva il nero agli occhi per imitare le sue star del pop. I suoi compagni di classe non capivano o si preoccupavano di capire e così venne deriso, chiamato "gay", "finocchio" "frocio". Da qui nasce il brano "Faget", il suo soprannome HIV (pronunciato "Hiv", una sola parola) ed un tatuaggio di quest'ultimo sul suo braccio sinistro.



"Quel tatuaggio mi ha probabilmente salvato la vita. Lo sai, quando la passione e il desiderio occupano il cervello, lancio uno sguardo a quel tatuaggio e mi ricordo che il virus è fuori di qui e non si sai mai chi ce l'abbia."

Sul braccio destro ne ha invece uno di un vescovo che lacera la sua pelle. Jonathan spiega questo al riguardo:

"Il vescovo è un simbolo delle atrocità che la religione sta compiendo. Sta facendo a pezzi la mia pelle per rivelare Cristo. È più di un simbolo di come corrotta sia la religione. Non credo in nessun tipo di essa perché non credo a robe come il televangelismo. Credi davvero che tutto quel danaro arrivi per la carità?"

Sebbene fosse spesso l'oggetto del ridicolo sia a scuola che a casa, si rifiutò di cambiare per ambientarsi. Ha sempre pensato a rimanere se stesso e a non cambiare per gli altri. Questi duri sentimenti sono riconoscibili nei primi pezzi "Fake" e "Lies". Queste canzoni parlano proprio di quante persone cerchino di esser ciò che non sono, e lui sa che tutta questa gente è così falsa e ovvia. Sarebbero abbastanza bugiardi verso loro stessi da mostrarsi ridicoli ai propri coetanei.

All'età di sedici anni, Jon partecipò ad un programma di collocamento come terapista respiratorio, posto, però, che era già stato preso; così finì nell'ufficio di un coroner.


"Volevo andare a vedere un corpo morto, pensavo fosse interessante. Non mi aspettavo di innamorarmene. Invece m'innamorai di quella professione e mi dedicai totalmente ad essa. I miei dirigenti ne furono impressionati al punto da offrirmi un posto. Diplomatomi al più presto al liceo, andai al college mortuario e ci passai due semestri. Mentre stavo facendo questo, lavoravo presso l'ufficio del coroner, qualche volta durante le autopsie. Poi venni istruito per essere un sostituto coroner di riserva, recarmi sulla scena degli incidenti, registrare e scrivere rapporti. Era da pazzi, mi trovavo nel business della morte - DEAD BOY." - Hit Parader

Molti corpi furono sotto agli occhi di Jon e molte immagini e memorie di essi stanno ancora con lui. Conobbe o addirittura parlò con alcune di queste persone il giorno prima che i loro corpi giungessero lì. Una volta una donna si presentò lì dentro molto frenetica e Jon la calmò, parlò con lei e sistemò le cose.Vide il suo corpo steso sul tavolo dell'autopsia il giorno dopo. Così ha imparato che la vita non è pianificata come ci sembra essere o pensiamo che sia. Non dimenticherà mai il corpo di una persona morta a causa di una macchina da scrivere cadutale addosso.

Nel brano "Pretty" Jonathan canta proprio di un'esperienza nell'ufficio del coroner. La canzone parla della giovane vittima di un incesto. All'inizio, dice, era calmo e fece il suo lavoro, ma in seguito i sogni ricorrenti in cui lei era coinvolta lo innervosirono molto. Sogni riguardanti corpi morti tormentatarono Jon dopo aver lavorato in simili condizioni e soffrì di disordini da stress post-traumatico a causa loro. In molte delle sue canzoni ha espresso i sentimenti più nascosti, per questo ai suoi testi si possono correlare tanti ragazzi nel mondo. Lui canta di emozioni reali che ha provato veramente e molti ragazzi sentono lo stesso riguardo questi argomenti.



Jonathan si trovò assieme ad un gruppo di nome Sex Art, presentato su "Cultivation '92", una compilation di band locali del sud della California. I Sex Art vennero formati da Jon, Ty Elam dei Videodrone e Ryan Shuck degli Orgy, assieme ad altri che in seguito formarono i Juice. Lo stile dei Sex si presentava diverso da quello dei KoRn, ovviamente, ma ciò non toglieva che fosse comunque rock. Una sera, in un piccolo bar, Brian "Head" Welch e James "Munky" Shaffer stavano per andarsene, quando videro arrivare i Sex Art. All'inizio Head e Munky non si accorsero di Jon, sebbene entrambi fossero impressionati da quella musica. Ma il giorno dopo Jon ricevette una telefonata, nella quale gli veniva proposta un'audizione per la loro band, di nome Creep, che aveva già tutti gli elementi dei KoRn di oggi, ad eccezione di Jonathan.

Quando glielo chiesero, Jon era scettico. Andò da una cartomante che gli raccontò che sarebbe stata una buona idea per lui, almeno mettersi alla prova e che sarebbe stato stupido non farlo. Se la band non lo gradiva non voleva dir nulla. Jon diede retta a quell'avviso ed attese una prova del gruppo. I Creep suonarono un pezzo e Jon doveva scrivere delle parole e cantarci qualunque cosa sentisse che andava bene. Il gruppo rimase impressionato, ma Jon nutriva ancora fedeltà per i Sex Art, la sua band. Alla fine decise che era una buona idea unirsi ai Creep (poi KoRn) e in pochi, brevi mesi il gruppo suonava assieme. Ecco i KoRn.

In accordo con Jon e molti KoRn Kids, l'idea di chiamare la band "KoRn" è stata di Jonathan. Questo nome proviene da una graziosa, piccola storia che si raccontava nei dintorni di Bakersfield. Lui direbbe "corn" a chiunque abbia conosciuto la storia per disgustare qualcun altro. Quando la band nuovamente formata stava pensando ad un nome, Jon suggerì "Corn". Acconsentirono che poteva andare e Jon lo scrisse con un pastello nero, come un bambino, sostituendo la K alla C e rovesciando la R.


Nel 1995 nacque un nuovo Davis, dall'unione con Renee: Nathan Houseman Davis. Il secondo nome deriva da quello di Jon. Si aspettava una bambina, ma fu felice di avere un maschio. E si può sentire pure la sua voce, nel bel mezzo di "A.D.I.D.A.S.". Poi, nel 1998, Jon sposa la sua ragazza dopo sette anni di fidanzamento. Il loro matrimonio venne celebrato in vecchio stile, con maghi e cavalieri in armature. Ma dopo soltanto due anni, Jon e Renee divorziano.


La più recente esibizione dei suoi più diversi talenti si nota per il film "Queen Of The Damned", del quale Jon firma le musiche; un film basato su una novella di Ann Rice. Sta scrivendo questa colonna sonora da tanto tempo, assieme ad un altro compositore. Comunque, si può ascoltare il suo talento di batterista/percussionista in brani come "Dead", "4 U", "It's Gonna Go Away", "Wish You Could Be Me" e "Dirty" e "Trash".

Le liriche di Jonathan Davis, per la gente, sono qualcosa di cui parlare. Dalla corrosa realtà di "Daddy", alla tela da sacchi stile vecchia scuola di "All In The Family" con Fred Durst dei Limp Bizkit, le parole di Jon hanno di tutto, malgrado tutto ciò che voglia sia solo menzionare la felicità;
"All I want in life is to be happy". Si è dato ai propri fans in un modo che molti artisti non vorrebbero, concedendoci i suoi oscuri segreti. Ci ha mostrato come essere all'altezza, quando perdonare e quando reagire a tutta forza. Per molti è come un secondo genitore, quando quelli veri non si preoccupano di loro. Le sue parole sono un modo per darsi uno sfogo e per sentire. I KoRn sono partiti come "la band di tutti", attraversando tour intensi e permettendo ai ragazzi di conoscere personalmente Jon tramite le sue parole. I fans dei KoRn sentono un vincolo con Jon che non verrà spezzato dalle mode o da chi dissente con lui o la band.

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