CAPOSELE: CENNI DI STORIA "2"

dall'archivio de " La Sorgente"

                       cenni storici "3"

 

 

 

 

Beni arlistici, culturali e naturali 
Per i turisti è d'obbligo la visita alle limpide sorgenti del Sele, dove vi sono gli impianti che captano le acque purissime che sgorgano da una parete rocciosa, posta sul versante est dei monte Paflagone. La spettacolare sorgente segna il capolinea dell ' Acquedotto pugliese, la cui opera, iniziata nel 1906, fu completata nel 1915. Le fresche acque, raccolte da un canale collettore, vengono convogliate in un canale, da cui ha inizio il grande acquedotto che, dopo aver attraversato in galleria l' Appennino, si estende e ramifica in Irpinia e in Puglia per 2670 chilometri servendo ben 260 comuni e circa quattro milioni di abitanti. Il fiume Sele, ancora oggi, ha una portata media superiore ai 4000 litri al secondo. Prima della captazione delle principali sorgenti ( Caposele, Calabritto e Senerchia), la portata del fiume Sele era di 5300 a Calabritto, di oltre 8000 litri al minuto secondo a Quaglietta, di 15400 litri circa al secondo alla confluenza nel Tanagro.Ma nel mese di febbraio qui la portata sale a 26.0000 litri al secondo. Dal piazzale posto davanti alla basilica di San Gerardo Maiella, si può godere un panorama unico : lo spettacolare Cervialto ( m 1809), boschi di querce e rigogliosi uliveti nella valle del Sele, cui fa da sfondo il massiccio del monte Alburno. 
Non meno interessante è,infatti, la visita a Materdomini (quota 525), dove si staglia la grandiosa mole del santuario di San Gerardo Maiella. Il turista può aminirare la chiesa nuova, che ha una cuspide alta 42 metri ( è opera dell' architetto Giuseppe Rubino), il Cristo in bronzo, una serie di pannelli pure in bronzo, 1' artistico altare, l'ambone e le sculture di Tommaso Gismondi : l'Annunciazione, la Cena in Emmaus, la Resurrezione e Maria, Madre della Chiesa. L' antica Basilica, ricostruita dal 1913 al 1929 è stata parzialmente distrutta dal terremoto del 23 nov. 1980. Congiunta al santuario, la chiesa presentava all' interno tre navate e uno spiedido altare maggiore in marmi policromi. A destra in una cappella, sotto l' altare, erano custodite le spoglie di San Gerardo .Vicino alla basilica vi è il Convento dei Padri redentoristi, fondato nel 1746 da Sant ' Alfonso Maria de' Liguori. In fondo al corridoio del sacro edificio, il visitatore infine poteva ammirare la Cappella del fransito, la cella dove, nell 755, visse e morì San Gerardo Maiella.
La ristrutturazione della Basilica ha riporttato quasi tutto agli antichi splendori