La Cimice                                                           Letto, Visto, Ascoltato                                                   W il 2000

«TRAIN DE VIE»

(Un treno per la vita)

di Marco Pilotto

Il titolo "Train de vie" significa letteralmente in italiano "Treno della vita".

Questo film narra l'avventura degli abitanti di un piccolo villaggio ebraico che, per sfuggire all'olocausto, decidono di acquistare un treno sul quale, fingendo di essere deportati dalle SS, pensano di arrivare prima in Russia e poi in Palestina. I sentimenti e le emozioni che si provano nel seguirne le vicende sono infiniti, ma soprattutto molto soggettivi perché ognuno vi può scoprire l'amore, la solidarietà, l'ironia, la gioia, il divertimento, la paura, la tristezza e altro ancora. Il momento che mi ha maggiormente colpito è quello finale quando si scopre che il protagonista era detenuto in un lager ed il treno su cui si basavano le speranze di salvezza degli ebrei, non era mai esistito se non nella sua immaginazione; tutto questo mi ha provocato un senso di grande tristezza. Ho invece apprezzato con gioia l'intesa che si era creata tra zingari ed ebrei in una delle fasi più significative del film, quando scherzavano e si divertivano tra loro, ugualmente perseguitati dai nazisti come se non ci fosse più posto per l'odio ed il razzismo! Grande emozione mi è stata trasmessa nella fase iniziale, quando gli ebrei, con grande impegno e solidarietà, barattavano quello che possedevano per poter acquistare il treno che li avrebbe condotti in Palestina, sfuggendo così ai nazisti.

Attraverso questo film ho compreso meglio le terribili sofferenze che hanno provato gli ebrei nel periodo dell'olocausto e sono contento di averlo visto, anche se avrei preferito un finale più lieto.

La vita è bellaAsterix e ObelixLetto, visto, ascoltato