Dal 14 aprile gli episodi mai visti in TV, della fortunata serie ideata da Matt Groening, sono  in videocassetta, una ogni tre mesi.

Originariamente i Simpson erano scarabocchi realizzati per ingannare il tempo durante l'attesa per un colloquio di Groening.

In America, da quando Groening ha avuto l'idea di far doppiare i personaggi a molti personaggi famosi, c'è stata una corsa delle star alla sala di doppiaggio. Tra le star doppiatrici ci sono: Liz Tailor, Meryl Streep, Michelle Pfeifer, Susan Sarandom, Magic Jonson, Ringo Starr, gli Aerosmith, Sting, e gli U2. Pure Ruppert Murdoch, proprietario della Fox e dei Simpson, ha doppiato se stesso. Per la voce italiana di Murdoch è stato scelto Fedele Confalonieri.

La critica si divide sulla morale del cartone: Paolo Bonolis, che doppiò anche una puntata, afferma : " Sono bellissimi, la mia fidanzata ci fa la pelle e mio figlio in U.S.A. non ne perde una puntata! Sono naturali, intelligenti e presentano un mondo reale, pieno di problemi quotidiani.

Vittorio Sgarbi, anche lui doppiatore, afferma: "Hanno una qualità estetica, come alcuni capolavori Disney del '40. Certamente meglio dell'asinello di Prodi" (l'asinello è il simbolo del partito di Prodi!) .Contrario Giletti: "Sono legato ai cartoni fiabeschi di una volta e non apprezzo il loro sarcasmo, l'ironia sulla realtà e la loro volgarità". Maurizio Nichetti li difende: "É più diseducativo lasciare che dei bambini guardino la TV da soli: sarebbe giusto che i bambini li guardassero insieme ai genitori, in modo da parlare dei problemi trattati.

Anche Bonolis li difende a spada tratta e sostiene: "I bambini vivono una quotidianità fatta di queste cose e ritengo che cinema e TV non debbano raccontare un mondo fantastico! I Simpson potrebbero essere paragonati a personaggi reali".