Un
enorme scorpione corazzato, con dieci occhi,
chele potenti capaci di masticare le prede,
coperto da una spessa corazza verdastra e
dotato di un lungo aculeo posteriore che
può muovere in ogni direzione, il LIMULO
vive sul fondo marino, è lungo 60 cm, pesa
circa 5 chili ed è un parente stretto di
ragni e scorpioni.
E’
un animale così strano che non sembra una
creatura del nostro pianeta ed in realtà è
un alieno, viene direttamente dal passato.
Il limulo, discendente diretto dei
Trilobiti, gli antenati di insetti e
crostacei , non ha mai cambiato aspetto
negli ultimi 300 milioni di anni.
Nonostante
il suo temibile aspetto, è innocuo, non è
velenoso, né aggressivo, le spine sulle
zampe gli servono solo per triturare il
cibo.
E’
interessante l’aspetto riproduttivo di
questa specie. Una volta ogni anno migliaia
di limuli escono dall’acqua e si riversano
sulle spiagge del Sud Est Asiatico e del
Nordamerica. I maschi cercano le femmine e
si aggrappano sul loro dorso. La femmina
scava un nido e vi depone migliaia di uova
che il maschio subito feconda. Poi la
femmina scava in successione altre buche ed
in totale può deporre fino a 70-90 mila
uova, palline verdi di circa tre millimetri.
Dopo la riproduzione i limuli scompaiono di
nuovo nel mare.
Il
limulo è prezioso per tanti motivi: dalla
sua corazza si ricava chitina, componente di
creme per la pelle, dentifrici, lenti a
contatto; la chitina è usata anche come
additivo di cibi dietetici perché ha la
capacità di non far assorbire i grassi. Il
limulo inoltre è un’ottima esca per la
pesca delle anguille ed è proprio per
questo motivo che rischia l’estinzione:
ogni anno vengono catturati 1600 tonnellate
di limuli.
Un’altra
caratteristica del limulo è il suo prezioso
sangue, che diventa blu cobalto appena entra
a contatto con l’aria. Ogni anno
duecentomila limuli vengono pescati,
sottoposti a salasso, cioè prelievo di
sangue e poi ributtati nell’oceano.
Il
loro sangue contiene proteine capaci di
coagularsi appena entrano in contatto con
sostanze dannose prodotte da molti batteri
(le cosiddette endotossine), ha cioè la
proprietà di scovare infezioni, anche nell’uomo.
Viene usato quindi nei laboratori per fare
la diagnosi di alcune malattie, come la
meningite ed alcuni ricercatori hanno anche
scoperto che contiene una sostanza capace di
fermare lo sviluppo del virus dell’AIDS. |