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New York

New York, Oldies but Goldies

 

C’e una zona a New York dove l’immagine non ha vinto sulla sostanza e dove la musica basta a coprire pareti nude, tavoli vecchi e scaffali di legno di pino: il Village. Chi cerca buona musica, può aggirarsi tra le sue strade e provare a respirare la stessa atmosfera che investiva Thelonious Monk, Bob Dylan o Patti Smith. Accanto a club storici sopravvivono negozi minuscoli, pieni di vecchi dischi, sorprendenti in una città sopraffatta da megastore come Virgin e Tower Record.  House of Oldies vende da 30 anni gli stessi dischi di vinile: tutto tranne classica ed opera, cassette o cd. Ogni tanto si trovano lp di Elvis Presley ancora incelofanati, da oltre 2000 dollari. Ma bisogna entrare anche da Suterranean Records, dove accatastati in ogni angolo possibile ci sono i dischi dell’avanguardia punk e rock degli Anni ‘60 e ‘70. Persino il negozio musicale più hip di New York, Other Music, ha il vinile nel cuore. E una missione: la musica alternativa, dal rock d’avanguardia al free jazz, all’elettronica. Sulla Sesta Avenue, ai confini del Germent District,  salendo al secondo piano di un palazzo di uffici all’angolo con la 38esima strada si entra da Downstairs Record e ci si affaccia nel mondo di American Graffiti: migliaia di 45 giri dagli Anni ‘40 in poi. Non resta che cercare una fonovaligia al mercatino delle pulci dell’angolo con la 26esima. Per riascoltare il suono “sporco” del vero vinile doc.

 

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Aggiornato il: 28 marzo 2001