La
storia della stampa a Pinerolo è caratterizzata da ampie discontinuità nel
volgere dei secoli.
Questa
città fu tra le prime del Piemonte ad avere la stampa grazie ad un tipografo
di Langres, Jacottino de Rubeis, che stampò nel 1479 a Pinerolo autori come
Guarino Veronese, Boezio, Giovenale , e nel
1480 le Metamorfosi di Ovidio.
Circa
alcune discusse edizioni dello stesso tipografo, la Bibbia
Italica e le Eroidi di Ovidio
del 1475 e gli Epigrammata di
Prospero d’Aquitania del 1481, basti segnalare l’esaustivo studio di
A.F.Parisi sull’argomento1.
A questo esordio precoce e di grande prestigio per la Città
fece seguito un lungo periodo durante il quale non si trova traccia di attività
tipografica.
Quando nel 1602 fu decisa la stampa degli Statuti di Pinerolo
si ricorse a Luigi Pizzamiglio, tipografo torinese, così come il Priore di
Luserna Marc’Aurelio Rorengo fece
stampare a Torino nel 1649, presso gli Eredi di G. Domenico Tarino, la sua
opera storica sull’introduzione dell’Eresia nelle valli di Lucerna.
La
tipografia fece una sporadica apparizione sotto la dominazione francese il 2
settembre 1684 quando venne siglato un contratto tra la Città di Pinerolo e
Pierre Guiton di Lione per l’erezione di una tipografia in città. Sulla
scorta di documenti d’Archivio il Parisi afferma: “Presumiamo
che la sua attività pinerolese non ebbe inizio prima del 1685 e durò poco più
di 5 anni”2. Dell’attività di questa stamperia la
Biblioteca Civica di Pinerolo conserva solo due esemplari, stampati ambedue
nel 1690: De l’éducation Chrétienne
des Enfants, e La dévotion au Crucifix.. Sicuramente
la produzione fu più copiosa.
Recentemente
è stato pubblicato un volume sulla tipografia piemontese del ‘6003,
purtroppo Pinerolo è stata esclusa dalla ricerca in quanto allora non
apparteneva agli Stati del Duca di Savoia.
Dopo
questa breve apparizione bisogna arrivare all’istituzione del Vescovato a
Pinerolo, con bolla del 23 Dicembre 1748, per inaugurare finalmente una serie
ininterrotta di stampatori fino ai giorni nostri. Si deve però osservare che
anche in assenza di tipografi non mancarono mai i librai il cui ruolo è
sempre stato fondamentale per la circolazione delle idee attraverso il libro.
Fu appunto un intraprendente libraio, con una decennale
attività in Pinerolo, che si era conquistato una dignitosa posizione sociale
e una serie favorevole di contatti con le istituzioni cittadine, ad affiancare
alla sua attività di libraio e legatore quella di tipografo. Questo
personaggio si chiamava Giuseppe Sterpone, era nato a Neive verso il 1710 e
associò all’attività tipografica il figlio Giovanni Antonio.
Gli
storici di Pinerolo hanno dedicato poco spazio ai tipografi del Settecento e
anche il Vernazza dedicò loro solamente due laconiche righe nel suo Dizionario4.
Siamo
però ora ottimamente informati sui dati anagrafici, fiscali e sulle vicende
familiari dei vari tipografi di questo secolo, grazie agli studi
dettagliatissimi condotti dal già citato Parisi (1978).
Le
storie della tipografia di altre località hanno in primo luogo considerato i
prodotti usciti da queste officine5, per Pinerolo il Parisi ci ha
fornito solo indicazioni sommarie su molte pubblicazioni, privilegiando la
ricerca archivistica e basandosi soprattutto su quanto era disponibile presso
la Biblioteca e l’Archivio storico di Pinerolo da lui diretti. Le sue
ricerche in questo ambito restano fondamentali e propedeutiche a qualsiasi
futura indagine. In un’unica occasione6 elencò una serie di
edizioni pinerolesi attribuendole al tipografo Massara-Novara e desumendole
dal risvolto di un testo edito dallo stesso nel 1833; purtroppo cadde in una
svista poiché l’elenco comprendeva sia le edizioni ottocentesche del
Massara, sia vecchie edizioni , stampate dai predecessori di questo tipografo,
e in vendita nel suo negozio, come era allora consuetudine.
Che
qualcosa non era ben chiaro lo avvertì lo stesso Parisi, costretto a citare
in nota alcune identiche edizioni del Settecento presenti nel catalogo della
Biblioteca Civica Alliaudi.
Se
si considerano le travagliate vicende dei tipografi operanti a Pinerolo nel
Settecento si può comprendere perché sia mancato il progressivo sviluppo di
un’impresa familiare. A Giuseppe Sterpone infatti premorì il figlio
G.Antonio e l’impresa continuò con Giacinto Scotto, figlio di un “maestro
papetiere” originario di Caselle che lavorava presso la cartiera Capuccino,
una delle cinque cartiere attive nel pinerolese, quattro nel territorio della
Città ed una a Bricherasio. Lo Scotto, dopo essere stato apprendista dallo
Sterpone, aprì una libreria in proprio ed infine diventò socio del suo
maestro verso il 1770. Alla morte dello Sterpone ( 1772 ) continuò l’attività
tipografica gestendo due librerie e associandosi temporaneamente con il
libraio Lorenzo Bellion, ed infine stabilmente dal 1776 con Giuseppe Peyras (
Pejras, Peiasso) di famiglia originaria di Abries nel Delfinato, zona di
frequente interscambio di persone con Pinerolo in quel secolo.
Si può parlare di una preponderanza del Peyras nel sodalizio,
infatti dal 1778 fino alla morte dello stesso, avvenuta nel 1792, nelle
edizioni dei due soci il nome del
Peyras precede quello dello Scotto7.
Ritrovatosi
solo, Giacinto Scotto continuò la sua attività di tipografo e di libraio con
l’aiuto dei nipoti e di qualche apprendista, unendola ad un notevole impegno
umanitario, fino ad essere nominato nel 1793 agente del Rettorato
dell’Ospedale di San Giacomo. Si situa in quest’ultimo periodo la stampa
di classici quali Petrarca,
Tasso, Guarini e delle Confessioni
di Sant’Agostino, in volumi di formato quasi tascabile, tipograficamente
dignitosi, che risentono dell’atmosfera di fine secolo e della lezione
bodoniana.
Il
turbinio delle vicende politiche di fine secolo lo vedranno stampare la Relazione della festa patriottica in occasione dell’insediamento della municipalità repubblicana il 19 Dicembre
1798 dove si legge “Coi tipi patriottici del cittadino Giacinto Scotto” e
pochi mesi dopo i manifesti della Reazione. Nel 1800 con le vittorie francesi
giungerà a Pinerolo Giovan Pietro Massara, generalmente detto nativo di
Milano, che venne assunto quale stampatore dallo Scotto e che diventerà a sua
volta tipografo nella Città di Pinerolo nei primi decenni dell’Ottocento.
Librai, tipografi e legatori
A
margine di questa breve panoramica sui tipografi pinerolesi del Settecento
giova ribadire l’importanza dell’attività da essi svolta parallelamente a
quella di stampatori, ossia il fatto che erano pure librai, cartolai e
legatori, tutto questo indice delle modeste dimensioni della loro attività.
Una notizia riferitaci dal Parisi riveste particolare interesse. Nel 1780
G.Peyras e G.Scotto vendettero per 48 lire i primi quattro tomi dell’ Histoire
généalogique de la Royale Maison de Savoie
di Samuel Guichenon, editi a Torino dal Briolo, alla Città di Pinerolo.
Il
mancato sviluppo di una più incisiva attività editoriale è imputabile sia
alle travagliate vicende familiari dei tipografi, sia alla facilità dei
collegamenti con Torino i cui stampatori riuscivano a volte ad aggiudicarsi
commesse come avvenne per il Ghiringhello che stampò i Bandi
Campestri di Pinerolo del 1765, e per il Mairesse che stampò nel 1768
quelli di Bricherasio.
Non secondario infine il fatto di trovare presso i librai
torinesi più varietà di offerte e testi specifici stampati all’estero,
come ho documentato nel 1987 in una mostra8 esponendo la
corrispondenza che i librai Guibert di Torino inviavano al medico di
Bricherasio Giambattista Brignone, colto professionista, padre di Giuseppe
(1807-1860), sindaco di Pinerolo e deputato nel 1848 al Parlamento Subalpino,
di Giacinto (1809-1850), Vicario Generale e Riformatore degli Studi di
Pinerolo, e di Filippo (1812-1877), generale risorgimentale e deputato al
Parlamento Nazionale.
Infine il prestigio di stampare un’edizione nella Capitale e
le maggiori opportunità di smercio, come avvenne per Ignazio Belmondo, sempre
di Bricherasio, che fece stampare dal Briolo la sua fortunatissima Istruzione
per l’esercizio degli Uffizj del Notaio
(1777-79).
Scarsissime sono le coedizioni o le stampe per un libraio
della Capitale, un indizio si può cogliere nel frontespizio degli Statuts
de l’association de S.François de Sales (1762) dove si può leggere Turin
et Pinerol e in un’opera di contenuto devozionale del 1783, segnalata
dal Visentin, e stampata per i
Fratelli Reycend.
Si ha pure il caso inverso, le Arringhe
fatte nel solenne ingresso del Vescovo Grimaldi del 1797 citano al
frontespizio lo Scotto ma furono stampate dal Fea, a Torino.
La produzione libraria
Con l’ausilio delle sommarie indicazioni del Parisi, di due
titoli segnalati dal Visentin e di alcune decine di edizioni da me
individuate, si è cercato di stilare un elenco della produzione libraria dei
tipografi pinerolesi nella seconda metà del Settecento, elenco sicuramente
ancora incompleto ma già significativo, sebbene non raggiunga le cento unità.
Analizzando qualitativamente le edizioni pinerolesi si
evidenzia una caratteristica particolare nel settore religioso, più che le
solite vite di santi sono presenti volumi di apologetica cattolica con velata
polemica antivaldese e spicca l’importanza del magistero del Vescovo
di Pinerolo G.B. d’Orlié de Saint Innocent, che si esplica
attraverso numerose Lettere pastorali,
Manifesti e la stampa degli Atti del Primo Sinodo pinerolese del 1762,
considerato il miglior prodotto dello Sterpone quale stampatore, nonché del Catechismo
di J.B.Bossuet nel 1751 e del Compendio
del Catechismo nel 1770. Questo Compendio
è preceduto da una Lettera pastorale
datata 8 Dicembre 1769 (nell’edizione torinese ) e da un Editto in data 16
Giugno (nell’edizione pinerolese) in cui viene spiegato l’intendimento
della nuova pubblicazione, più organica e ordinata della precedente, di minor
mole e perciò più rispondente alle esigenze della scuola, che allora in
molti casi si restringeva a soli sei mesi, insufficienti per apprendere il
corposo Catechismo del Bossuet.
L’edizione torinese del Catéchisme
abrégé de Monsegneur Jacques Benigne Bossuet, Evêque de Meau, publié par
ordre de M. l’Evêque de Pignerol
pour usage de son Diocèse, A Turin chez les Frères Reycend, 1770, venne
stampata da Francesco Antonio Mairesse ed è un indice dell’importanza della
pubblicazione che attraverso i Fratelli Reycend poteva conoscere una
diffusione maggiore. Il Catechismo
è preceduto, oltre che dalla Lettera
pastorale, da un dettagliatissimo regolamento su come si deve comportare
il cristiano durante tutta la giornata..
Nell’elenco
delle edizioni, posto in calce a questi appunti, cito un Calendario
liturgico del 1793 da me rintracciato, sempre edito per ordine del d’Orlié,
, è probabile che anche per gli altri anni del suo episcopato esistano
consimili calendari.
Dopo
la Chiesa, l’altro maggior committente dei tipografi pinerolesi fu
l’amministrazione cittadina che, sempre contenuta nelle spese, ordinava la
stampa dei Regolamenti civici e solo eccezionalmente la stampa di Raccolte
di versi encomiastici per visite principesche o nomine di vescovi.
Gli autori locali o legati alla vita della Città sono
presenti specialmente in opere apologetiche della fede cattolica, in raccolte
di poesie, per lo più dedicate alla Dinastia sabauda, a volte di grande
interesse come la raccolta dell’Ullieri (1750) che ci offre uno spaccato
sulle accademie in uso presso il Collegio Reale di Pinerolo, dove gli alunni,
“ornatissimi Humaniorum Litterarum Studiosi”, recitavano in latino
e avevano l’onore di essere menzionati per nome con il luogo natale (Vigonensis,
Bibianensis, Pineroliensis ecc.).
Non mancano gli interessi scientifici, da quello astronomico
di Gaspare Musso a quello medico del Vastapane, citato dal Parisi (1978).
Dai nostri tipografi venivano poi ristampati i libri, già
editi altrove, che avevano uno smercio sicuro, quali la Grammatica italiana, e francese
del Goudar e i libri di Conti fatti
come quello di Giuseppe Bellardo.
Su un piano di maggior impegno e di validità culturale si
collocano, sia i classici stampati dal solo Scotto nell’ultimo decennio del
secolo, Sant’Agostino, Petrarca, Guarini e Tasso, sia forse l’unico libro
illustrato da tavole in rame edito a Pinerolo nel Settecento, la Guida
del maniscalco del La Fosse, e infine Il
Cantore ecclesiastico tradotto e ampliato dal Foglietti.
L’illustrazione xilografica, i fregi e i caratteri tipografici
Giuseppe Sterpone, G.Peyras e Giacinto Scotto non furono
certamente dei Bodoni, usarono i tipi che erano forniti loro da altri, non
ebbero dotazioni di ornamenti xilografici particolarmente abbondanti, pur
tuttavia i prodotti dei loro torchi sono spesso più che dignitosi e si nota
una certa ricerca di leggerezza ed eleganza, specialmente nelle iniziali
istoriate o ornate, nelle testatine e nei finalini composti con grande perizia
con i cosiddetti fregi, minuscoli elementi, variamente componibili, che erano
prodotti dalle stesse getterie che fornivano ai tipografi i caratteri
impiegati per la stampa.
L’illustrazione xilografica è presente specialmente nei
primi decenni della tipografia pinerolese e si notano delle xilografie usate
dallo Sterpone che continuano ad essere impiegate dallo Scotto e dal Peyras.
Di un qualche interesse sono pure gli stemmi vescovili e quello della Città e
alcune rare vignette, il tutto sempre senza nome dell’intagliatore.
Ben più interessante è la profusione di testate e di
finalini composti dai minutissimi fregi già accennati che decorano molti
volumi, a cominciare da quelli dello Sterpone, che fin dal 1750 nell’opera
dell’Ullieri, occupano a volte
quasi mezza pagina. Con la nascita del sodalizio Scotto-Peyras, e
probabilmente grazie agli apporti finanziari di quest’ultimo, la dotazione
di fregi e di caratteri venne potenziata con l’acquisto di nuovo materiale
più moderno e in linea con la lezione del Fournier, fatta propria anche dal
giovane Bodoni9, ancora ben lontano dallo stile essenziale di tipo
neoclassico che lo ha reso celebre.
L’impiego
di fregi è a volte massiccio come nei versi epitalamici del 1786 per le nozze
Arduin-Fasolis.
Nell’opera del Ferreri (1778), i fregi tipografici sono
presenti anche sulla copertina editoriale, come si può constatare in un
esemplare presso la Biblioteca civica di Pinerolo e in un secondo presso il
Centro Studi per la Storia del Libro di Rivoli. Queste copertine tipografiche
editoriali, spesso a colori vivaci, che segnano la nascita del libro quale ora
noi lo acquistiamo in libreria, erano abbastanza in uso in Piemonte, come ho
documentato in un articolo apparso su Bibliofilia
subalpina del 199810. Le potenzialità editoriali della
tipografia Peyras-Scotto sono ulteriormente confermate dalla stampa di
un’opera, Il Cantore ecclesiastico
(1788), che implica il possesso dei tipi musicali, fatto non comunissimo nel
panorama subalpino.
Il più bel libro stampato a Pinerolo nel Settecento è pero
la versione italiana della Guida del
maniscalco, di Philippe Etienne De La Fosse, pubblicato a Parigi per la
prima volta nel 1766, un’opera d’ippiatria che conobbe una buona fortuna
editoriale. L’edizione pinerolese è impreziosita da dodici tavole in rame,
nove dell’edizione francese e tre aggiunte all’edizione pinerolese, e da
un monumentale frontespizio, pure in rame, recante la scritta: D P inven / Boninus delin.
/ Peiroleri sculp.
Apprendiamo così che su ideazione di D P (?) e su disegno di
Bonino, l’incisore Peiroleri scolpì il rame del frontespizio, allo stesso
incisore devono essere assegnate le tavole illustrative in rame, anche se non
sono firmate. Il Peiroleri citato non può essere altri che Pietro Peiroleri,
valente e laboriosissimo incisore in rame, figlio di Francesco Peiroleri,
disegnatore e pittore dal 1741 al 1766 presso l’Orto Botanico di Torino. Il
Vesme11 ci informa che il giovane Pietro venne mandato a Venezia
dal 1753 al 1756 “per ivi apprendere
l’arte di scultore in rame” e successivamente inviato a Parigi per
altri tre anni per perfezionarsi, sempre a spese di Carlo Emanuele III,
veramente un bell’esempio di mecenatismo sabaudo.
Nel lungo elenco di incisioni di Pietro Peiroleri citate dal
Vesme non è compresa questa sua fatica pinerolese che prende così posto tra
le numerose madonne12, frontespizi e tavole prestigiose, come
quelle della Flora pedemontana
dell’Allioni e quelle per le Istruzioni
diverse concernenti l’officio dell’Architetto civile del Vittone.
Segnalo inoltre un rame inciso del Peiroleri e datato 1766, anch’esso non
citato dal Vesme, conservato presso il locale Museo della Cavalleria e che
servì per stampare i fogli di congedo dei Cavalleggeri di Piemonte.
La
qualità delle tavole in rame e del frontespizio della Guida
del maniscalco è eccellente, il segno sicuro e netto, animali,
particolari anatomici e un accennato discreto paesaggio sono resi con buona
efficacia.
Il
Bonino che disegnò il frontespizio potrebbe essere Giuseppe Bonino, pittore,
citato dal Vesme13 per un pagamento riferentesi al 1761.
Dopo questo vertice raggiunto dalla tipografia pinerolese
restano da citare le edizioni di formato quasi tascabile edite dal solo Scotto
nell’ultimo decennio del secolo, Le
Confessioni di Sant’Agostino del 1793, Le Rime del Petrarca del 1795 e il Guarini-Tasso del 1799. In queste
edizioni il frontespizio diventa progressivamente più essenziale,
specialmente nel Petrarca, e risente del gusto di fine secolo che,
abbandonando le frivolezze del rococò, si avvia verso un ideale estetico
neoclassico, con qualche incertezza e ritardo, come è da aspettarsi in una
tipografia periferica gestita da decenni dallo stesso tipografo.
Conclusioni
Durante questa breve ricerca sono state individuate molte
nuove edizioni e sono stati migliorati i dati bibliografici relativi a
moltissime altre opere, già segnalate in modo sommario da altri ricercatori.
Di Giuseppe Sterpone, per il solo anno 1750, sono state individuate due nuove
edizioni, questo fa sperare in ulteriori numerosi ritrovamenti per tutti i
tipografi pinerolesi del Settecento.
E’ stato evidenziato per la prima volta il notevole
miglioramento qualitativo dei caratteri usati dal sodalizio Peyras-Scotto e
l’uso dei tipi musicali. Si è sottolineata la peculiare caratteristica di
molta stampa pinerolese legata alla funzione di difesa dell’ortodossia
cattolica in funzione antivaldese e la preponderanza di autori e pubblicazioni
legate alla realtà locale, cosa questa ritenuta spesso dequalificante, a mio
avviso invece non priva di interesse e degna di memoria.
Infine
sono state segnalate nuove acquisizioni per la già lunga lista di opere,
elencate nelle Schede Vesme,
dell’incisore Pietro Peiroleri.
APPUNTI
PER GLI ANNALI DELLE EDIZIONI PINEROLESI DEL SETTECENTO
In
questo elenco segnalo il luogo in cui si trovano le edizioni visionate, (vedi:
Sigle dei riferimenti archivistici) per le altre l’autore che le ha citate,
spesso in modo sommario.
Edizioni
di GIUSEPPE STERPONE (1710 c.-1772) e FIGLIO (GIOVANNI ANTONIO STERPONE
1730-1765)
1749
Applausi poetici di alquanti cittadini
in occasione della solenne entrata di Monsignor Giambattista d’Orlié, primo
vescovo di Pinerolo e prevosto di’Oulx, in 4° (Carutti)
1749
Foglio con due sonetti (F.Bianchis e C. Falletti) per l’entrata del Vescovo
(Parisi)
1749
D’ORLIE’ G.B., Manifesto in data 17 Juillet 1749. Nous indiquons notre première
visite generale..(BCAP)
1750
D’ORLIE’ G.B., Lettre de Monseigneur l’Evêque de Pinerol au Peuple de son Diocèse,
après sa première Visite Pastorale faite en DMCCIL, Chez J.Sterpon &
Fils Imprimeurs de l’Eveché, pp.32+1 errata ( BNUT )
1750
ULLIERI,Francesco Antonio, Per le
felicissime nozze delle Altezze Reali Vittorio Amedeo di Savoia e Maria
Ferdinanda Infanta di Spagna POESIE di F .A. Ullieri Professore di lettere
umane nel Collegio Reale di Pinerolo, pp.XXVIII (BNUT )
1751
BOSSUET B., Catechismo di Mons. Jacopo
Benigno Bossuet, Vescovo di Meaux, stampato per ordine di mons. Vescovo di
Pinerolo, per uso di sua diocesi,Per Giuseppe Sterpone e Figlio, Stamp. e
Librai Vescovi. (BCAP)
1751
BOSSUET B .Catechisme
de Mons.Jaques Benigne Bossuet, Evêque de Meaux, imprimé par ordre de Mons.
L’Evêque de Pinerol, pour l’usage de son diocèse, Chez Joseph
Sterpon & Fils Imprimeurs & Libraires de l’Evêché.
(BCAP)
1751
D’ORLIE G.B., Lettera instruttoria per
il Giubbileo dell’Anno Santo in data 5 Aprile 1751, pp. XII (BCAP)
1751 D’ORLIE’
G. B., Instruzioni per il Giubileo pubblicate per ordine di Monsignor
Vescovo di Pinerolo, In Pinerolo per Giuseppe Sterpone, e Figlio
Stampatore, e Libraio Vescovile (MUSEO DIOCESI di Pinerolo)
1752
(CITTA’ di PINEROLO) Regolamento
formato per parte dell’Ill. Città di Pinerolo
Contessa di Buriasco, Riva, Baudenasca, Talucco e Costagrande Riguardo
al serramento del Vino e del Libro rosso, o sia Vineario in dipendenza del
prescritto da sentenza dell’Ecc.mo Real Senato delli 13 Settembre 1749,
Per Giuseppe Sterpone, e Figlio, Stamp e Lib. Vesc., pp.xxix+3b.(BCAP) (BPRT)
1753
D’ORLIE’ G.B., Notificazione del
vescovo G.B .D’Orlié concernente il sommario delle indulgenze concesse dai
pontefici alla Compagnia del SS. Sacramento, Giuseppe Sterpone e Figlio,
Stampatori e Librai Vescovili, pp.12 (Parisi)
1753
D’ORLIE’ G.B., Manifesto per la Quaresima in data 14 Febbraio 1753. (BCAP)
1755
(CITTA’ di PINEROLO) Regolamenti ed
Ordini da osservarsi sopra la direzione della Politica nella Città di
Pinerolo e suo Territorio. Fatti dagl’infrascritti Signori Deputati del Consiglio di Cento della medesima Città ;
segue con proprio front. Copia
d’Aggiunta agli ordini, e regolamenti politici della Città di Pinerolo
Interinati dall’Ecc. Conseglio Superiore per S.R.Maestà già in detta Città
sedente li 9 Marzo 1716, Per Giuseppe Sterpone, e Figlio Stamp. e Lib.
dell’Illustrissima Città, -16, pp.40 (BCAP) (BPRT)
1756
D’ORLIE’ G.B., Manifesto in data 10 Febbraio 1756 per l’esposizione del
SS. Sacramento. ( BCAP )
1756
D’ORLIE’ G.B., Edictum pro
Collationibus Ecclesiasticis in Pineroliensi Dioccesi istituendis..15
aprile 1756, pp.8 ( BCAP )
1756
Patente (Parisi)
1758
D’ORLIE’ G. B., Mandement pour une visite générale dans les Eglises,
et Parroisses de la Plebanie d’Oulx, et autres situées dans la partie du
Dauphiné de notre Diocèse, A’ Pinerol, Chez J. Sterpone (
manifesto) MUSEO DIOCESI di Pinerolo
1759
VAGNONE, Bonaventura, Spiegazione de’
riti, e cerimonie della Chiesa Romana Ricevuta da più autorevoli
scrittori , con alcuni salutari avvisi, ed istruzioni, Per Giuseppe
Sterpone, e Figlio, Stampatori vescovili, pp. 296+(2). ( BNUT )
1761
GIUSEPPE da Torino (Padre), Instruzioni
pratiche per direzione della giornata religiosa...Esposte dal P. Giuseppe da
Torino, Predicatore cappuccino. Aggiuntovi a suo luogo per i Novizi il modo di
vestire il S. Abito..., Per Giuseppe Sterpone e Figlio Stamp. Vesc.,
pp.234+pp.4 indice+p.1 Errata ( BCAP ) ( CSSLR)
1762
Statuts de l’Association de S. François
de Sales erigée à Pignerol dans l’Eglise de la Visitation S. Marie, avec
l’abregé des Indulgences accordées à perpetuité en faveur des associez,
pp.28, seguito da Maximes tirées des
ouvrages de S. François de Sales et
distribuées pour chaque jour de l’année, da p.29 a pag.88, Turin e
Pinerol, Chez Joseph Sterpon Et Fils Imprimeurs et Libraires de l’Evêché (
BCAP )
1763.D’ORLIE’
G.B., Primae Synodi Pinaroliensis
sub Illustrissimo, et Reverendissimo D.D.Joanne Baptista d’Orlié de S.
Innocent Habitae diebus 14, 15 16 Septembris anni MDCCXII Scita, Typis
Joseph Sterponi, & Filii Impress. Episcop., pp.269+6nn.(Haec Synodus typis
impresssa die ultima Martiis 1763) ( BCAP ) ( CSSLR )
1765
Sonetto dedicato al padre P.G. Andrea Brizio (Parisi)
1767
D’ORLIE G.B., Manifesto in data 4 Aprile 1767 per la seconda visita
pastorale toccante la parte italiana della diocesi. ( BCAP )
1768
Origines des principes réligieux (Parisi)
1769
Primi elementi dell’Aritmetica con nuova aggiunta in fine per li Conti
fatti, Pinerolo, Per Giuseppe Sterpone, 1769, pp. 61+(3) (Cat. Lib. Antiq.
Soave n. 29)
Edizioni
di GIUSEPPE STERPONE con GIACINTO ANTONIO
SCOTTO
1770
D’ORLIE’ G.B., Editto per la Quaresima in data 12 Febbraio 1770, p.VIII
( BCAP )
1770
Compendio del Catechismo di Monsignor G.B.Bossuet Pubblicato
d’ordine dell’Ill., e Rev.mo Mons. Giambatista d’Orlié de Saint
Innocent Vescovo di Pinerolo Ad uso di sua diocesi, Presso Sterpone, e
Scotto, pp. CXII-263 (BCAP)
1770
REJMONDI P.G., Lettera del Vice Intendente della Provincia
Pietro Giuseppe Rejmondi contenente disposizioni esplicative sulle
Nuove Regie Costituzioni (Parisi)
1771
Poesie in lode del predicatore quaresimale don Giacchino Bracco (Parisi)
Edizioni
di GIACINTO ANTONIO SCOTTO (1746?-1813)
1772
(CITTA’ di PINEROLO) Nella universale
allegrezza della Città di Pinerolo, onorata della presenza di S.A.R.
Carlo Emanuele Ferdinando Maria Principe di Piemonte ivi portatosi per
vedere i militari esercizj del Reggimento Reale Cavalleria, di cui è
Colonnello. Componimenti poetici, in attestato d’ossequio della medesima
città, Pinerolo, Presso Giacinto Scotto, pp. 24 ( BCAP )
Edizioni
di LORENZO BELLION
1775
La moda. Dramma giocoso per musica da rappresentarsi nel Teatro della Città
di Pinerolo, la primavera del 1775. Dedicato al merito singolarissimo
dell’Ufficialità e Nobiltà di Pinerolo. Pinerolo, Lorenzo Bellione (SARTORI)
1775
D’ORLIE’ G. B., Lettera in
data 15 aprile 1775 che annuncia la sua terza visita pastorale, Pinerolo,
Stamperia Lorenzo Bellione Stampatore
Vescovile e della Illustrissima città (MUSEO DIOCESI di Pinerolo)
1775
D’ORLIE’ G.B., Editto in occasione dell’esposizione della preziosa
reliquia del Santissimo Sudario: indicata per li quindeci Ottobre 1775,
Pinerolo. Nella stamperia di Lorenzo Bellione, Stampatore Vescovile, e
dell’Illustrissima Città ( manifesto ) (MUSEO DIOCESI di Pinerolo)
Edizioni
di GIUSEPPE PEYRAS ( 1736/37-1792) e GIACINTO ANTONIO SCOTTO
1777
D’ORLIE’ G.B., Manifesto in data 2 Ottobre 1777,G.Scotto e comp. ( BCAP )
1778.FERRERI
Ignazio Francesco, De reductione
animarum a fide aberrantium ad Ecclesia Christi Dissertatio I.F. Ferreri S. Th.
D., & Parochi emeriti, Regii Pinaroliensis Cathecumenorum Hospitii
Rectoris, Ex Typograpfia Joseph Peyrassi, et Hyacinthi Antonii Scotti,
pp.423 ( BCAP ) ( CSSLR )
1779
AA. VV. Raccolta di componimenti poetici
ad onore....di S.Vittoria, Peyrassi e Scotto. (Visentin)
1780
Orazioni cristiane ovvero Esercizi
soliti praticarsi da ogni fedel cristiano.
Cioè L’Uffizio di Maria
Vergine. Parafrasi del R.P.Croiset, Dalli
Peyrasso e Scotto,p.504 ( CSSLR )
1780
Raccolta di componimenti poetici in onore del glorioso S. Rocco, G. Peirasso e
G. Scotto. (Foglio volante, segnalato con altri degli anni 1780-84 da E.
SOAVE, 1976.)
1781
DE LA FOSSE, Philippe Etienne, Guida del
maniscalco, Opera tradotta da un Torinese, accresciuta di varie note ed
osservazioni ed arricchita di molti rami M DCC LXXXI, In Pinerolo nella
Stamperia di Peyras, et Scotto, 2cc,pp. 386+12 tav. ( BCAP ) (BPRT) ( CSSLR
scompleto)
1781
Lettera al sacerdote novello sul grande mezzo di santificarsi nel suo
stato, qual è la divota celebrazione del Divino Sacrificio, Pinerolo,
Dalle stampe di Giuseppe Peyrasso, e Giacinto Antonio Scotto, pp. 84 ( CSSLR )
1783
GIUSEPPE FELICE da Savigliano, De vera
religione adversus incredulos (Parisi)
1783
Divoti affetti di un’anima verso Dio con fruttuosi e santi pensieri per
tutti i giorni dell’anno, in prosa e in verso. Ventesima impressione più
accurata e con maggior esattezza ricorretta, ed accresciuta ne’ testi giusta
la vera lezione della Vulgata,Torino, Reycend. (ma Pinerolo, G.Peirasso e
G.Scotto) (Visentin)
1784
VASTAPANE, Sulle malattie che infuriarono a Pinerolo nel 1783 (Parisi)
1785.GOUDAR
L., Nuova grammatica italiana, e
francese, Dalle Stampe di G.Peyras e G.Scotto, pp.432 ( BCAP ) (CSSLR )
1786
Nelle faustissime nozze degli ornatissimi Sposi Madamigella Celestina
Arduin di Pinerolo ed il Signor causidico
Filippo Fasolis d’Asti, Pinerolo, Dalle Stampe di Giuseppe Peyras,
e Giacinto Scotto, p.16 ( BCAP )
1786
D’ORLIE’ G. B., Lettera pastorale in data 22 Giugno 1786 sulla
soppressione di alcune feste e proclamazione a Patrona principale della Città
della Vergine SS. Assunta,pp.4 ( BCAP )
1787
Pratiques et méthode pour converser et se conserver en la presence de Dieu
Nouvelle Edition, Chez Peyras &
Scot, pp.240 ( BCAP ) ( CSSLR )
1787
MUSSO Gaspare, Observationes
astronomicae D.Gasperis Musso
Monachi Sancti Bernardi.. in Lunae Ecclypsium visam nocte sequenti die tertiam
Januarii 1787, Ex Typ. J.
Peyras et H. Scotti,pp.3+1b ( BCAP )( BNUT )
1787
(CITTA’ di PINEROLO) Rinnovazione di
Bandi Politici per la Città di Pinerolo Contessa di Riva, Buriasco Superiore,
Baudenasca, Talucco, e Costagrande a Mente delle Regie Patenti 11 Aprile 1786,
Dalle Stampe delli Peyras, e Scotto,-8, pp.54
( BCAP ) ( BPRT)
1788
FOGLIETTI I. D., Il cantore
ecclesiastico ossia Metodo facile per imparare il CANTO FERMO secondo le
regole francesi ridotte in italiana favella
, ed ampliate dal Prete Ignazio
Domenico Foglietti Corista , e musico dell’Ill., e Rev. Capitolo della
Chiesa Metropolitana di Torino, Arricchito d’Intonazioni delle Lamentazioni,
Profezia XII, Inni per tutto l’anno, Messe de’ Santi nuovi co’ loro
Vespri corrispondenti, non state stampate sin ora in Canto Fermo, e
num. Cinque Messe moderne del
signor d’Humont, Dedicato all’umanissimo Signore il Sig. D.Giorgio Bernard
de la Tourette, Canonico cantore della Cattedrale di Pinerolo, Rettore del
Seminario Vescovile, e Subeconomo Regio de’ Beneficj nella Città, e
Provincia di Pinerolo, In Pinerolo Nelle Stampe di G.Peyras, e G.Scotto,
pp.252 ( CSSLR) (14)
1791
Versi per le Nozze del Sindaco di Pinerolo Rasini (Parisi)
1792
Nei faustissimi imenei del Signor
Tommaso Grana colla Damigella Teresa Poliotti ambi di Pinerolo Applausi
poetici raccolti dall’avv. Gio. Andrea Paris, Nella Stamperia Peyras, e
Scotto, pp.8 ( BCAP )
1792
D’ORLIE’ G. B., Manifesto in italiano e francese per l’indizione di
pubbliche preghiere per Pio VI in data 29 Ottobre 1792 ( BCAP )
Edizioni
di GIACINTO ANTONIO SCOTTO
1793
AGOSTINO , Aurelio, Confessioni di S.
Agostino Dottore di Santa Chiesa e Vescovo d’Ippona Libri XIII. Nuova
edizione dedicata all’Ill. e Rev.mo Monsignor
G.B. d’Orlié de Saint Innocent Vescovo di Pinerolo,.Dal Giacinto
Scotto, Mercante Librajo, Stampatore Vescovile, e dell’Ill.ma Città, 2cc,
p.487+1b ( BCAP )
1793
Ecclesiae pinaroliensis CALENDARIUM et
Quaestiones solvenda in collationibus Ecclesiasticis ad annum MDCCXCII. Edita
jussu J.B.D’Orlié, Apud H. Scot Impress. Episcop. &
Civit., pp.64 ( CSSLR)
1793
D’ORLIE’ G. B., Lettera pastorale per la Quaresima del 1793.in data 3
Febbraio 1793, p.8 ( BCAP )
1793
D’ORLIE’ G. B., Lettera pastorale in data 25 Marzo 1793 per la vittoria
contro i Francesi sulle Sarde Spiagge. Si
canti solennemente l’Inno Te Deum Laudamus..., p.8 ( BCAP )
1794
PARIS G. Andrea, Correndo il faustissimo
giorno della nascita di S.S.R.M. ODE
Dedicata a S.A.R. il Sig.r Duca d’Aosta,
Nella Stamperia Scotto, p.1 ( BCAP )
1794
D’ORLIE’ G. B., Manifesto per la Quaresima... in data 21 febbraio 1794 (
BCAP )
1794
D’ORLIE’ G. B., Foglio a stampa per circolare, in data 11 luglio 1794 (
BCAP )
1797
PETRARCA F., Rime di Mess. Francesco
Petrarca, In Pinerolo, Dallo Stampatore, e Libraio Giacinto Scotto, pp.420 ( BCAP ) ( CSSLR )
1797
All’Ill.mo, e Rev.mo Monsignore
Giuseppe Maria Grimaldi Vescovo di Pinerolo in occasione del suo solenne
ingresso In attestato di tenero e sincero ossequio il Sindaco e Consiglieri di
essa Città, In Pinerolo, nella Stamperia di Giacinto Scotto, p. 44 ( BCAP
)
1797
Per il solenne ricevimento dell’Ill.mo, e Rev.mo Mons.
Giuseppe Maria Grimaldi Nuovo Vescovo di Pinerolo Allocuzione pubblica del
Signor Sindaco di detta Città Avvocato Polliotti, Addì VIII Dicembre
MDCCLXXXXVII,p.2 (Senza ind. tip ma attr. allo Scotto). ( BCAP )
1797
Arringhe fatte a nome della Civica
Amministrazione e Capitolo di Pinerolo nel solenne ingresso alla sua Chiesa
dell’Ill.mo e Rev.mo Mons. Grimaldi Vescovo, e Conte e Risposte del Medesimo,
Pinerolo 1797 Presso Giacinto Scotto (ma in fine: Torino Dalla Stamperia di
Giacomo Fea), pp.28 ( BCAP )
1798
BURATTI F., La morte di Giasone ossia la
Medea, rappresentazione lirico-tragica dedicata all’Ill. e Rispettabile
Pubblico di Pinerolo da rappresentarsi dalla Compagnia Buratti nel Carnevale
del 1798, pp.24 ( BCAP )
1798
Relazione della festa patriottica in
occasione dell’insediamento della Municipalità repubblicana il 19 dic. 1798
(Parisi)
1798
PARIS, G.A., Nei faustissimi imenei
degli ill.mi Signori Conte Luigi Bianchis di Pomaretto Maggiore nel reggimento
provinciale di Pinrerolo, e Damigella Teresa Bonada di Vignolo di Cuneo
SONETTO, Nella Stamperia Scotto, p.1 ( BCAP )
1798
Relazione della Festa Patriottica in
occasione dell’insediamento della Municipalità Repubblicana il 19 dicembre
1798, Pinerolo, Coi tipi patriottici del Cittadino G. Scotto (PARISI )
1799
BELLARDO Giuseppe, Facil metodo per imparare l’aritmetica Aggiuntovi il modo di fare i conti del salario a’ servi di
Campagna, Bovari, Schiavandari e Famigli. Colla Tariffa de’ conti fatti per
li medesimi sì per l’importare d’ogni anno, che di ciascun mese, e giorno
Operetta di Giuseppe Bellardo Nuova edizione, Nella Stamperia Scotto,
pp.104 (
CSSLR )
1799
GUARINI - TASSO , Il Pastor Fido,
tragicommedia pastorale , del Signor Cavalier Battista Guarini.
Nuova edizione accresciuta
dell’Aminta del signor Torquato Tasso, Pinerolo 1799, Nella Stamperia
Scotto, pp.316 ( BCAP ) (CSSLR )
1799
Lettera circolare del Comandante Rossi (Parisi)
1799
Sonetto in onore della moglie del Comandante le truppe alleate Barone
Wucassowick (Parisi)
1799
PARIS G., In occasione del solenne
abbruciamento dei diplomi e carte d’aristocrazia fattosi in Pinerolo ai
piedi dell’Albero della libertà li 2 Piovoso anno 7 Repubblicano, e 1°
della libertà piemontese SONETTO,
Dal Cittadino Giacinto Scotto, p.1 ( BCAP )
NOTE
1
PARISI A.F, 1953, Jacottino de Rubeis
Tipografo Pinerolese, Pinerolo.
2
Ibidem p. 62
3
CANAVESIO W. A cura di, 1999, Seicentina
Tipografi e libri nel Piemonte del ‘600,Torino
4
VERNAZZA G.,1859 (rist.anast. 1964), Dizionario
dei tipografi e dei principali correttori ed intagliatori che operarono negli
Stati di Terraferma e più specialmente in
Piemonte sino all’anno 1821, Torino
5
Si vedano per Carmagnola ZUNINO Gianni, Cinquecento
anni di tipografia carmagnolese, Carmagnola, 1998 e per Vercelli i saggi
storico-bibliografici di Ernesto Gorini.
6
PARISI A.F., 1978 La tipografia
pinerolese dal 1700 al 1800, Pinerolo, pp. 84-85
7
Si può trovare sui frontespizi “Nella Stamperia di Peyras e Scotto”
“Dalli Peirasso e Scotto” “Ex Tip. Jos. Peirassi et Hyac. Scotti”
8
La mostra si è tenuta presso la Biblioteca civica di Pianezza nel 1987 col
titolo: Libri piemontesi e veneti del ‘700, a cura di Alessandro Bima, per
conto dell’Università della Terza Età di Alpignano-Pianezza.
9
BODONI G.B., 1771, Fregi e Maiuscole
incise e fuse da Giambattista Bodoni direttore della Stamperia Reale di Parma, Parma
10
BIMA A., 1998, Copertine tipografiche
editoriali del ‘700 in Piemonte, in Bibliofilia
subalpina Quaderno 1998, a cura di Francesco Malaguzzi
11
( BAUDI DI VESME A.), 1982, pp.800-804
12
Segnalo un’altra incisione non repertoriata dal Vesme.
Ritratto della miracolosa Santissima Vergine Addol. Detta di S.Desiderio
venerata nel suo Santuario nelle fini di Vinovo, P.Peiroleri inc. in
Torino, 35 x 25 cm
13
( BAUDI DI VESME A.) 1963, p 156
14
Nel 1843 il tipografo Paolo Ghighetti di Pinerolo ristampò quest’opera
dedicandola a Mons.Andrea Charvaz. Il SBN segnala la riedizione del 1843
presso la Biblioteca Reale di Torino e l’edizione del 1788 a Bologna e a
Venezia.
SIGLE
DEI RIFERIMENTI ARCHIVISTICI
BNUT
= Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
BCAP=
Biblioteca Civica Alliaudi di Pinerolo (TO)
BPRT=
Biblioteca della Provincia di Torino
CSSLR=
Centro Studi per la Storia del Libro - Rivoli (TO)
SBN
= Servizio Bibliotecario Nazionale
BIBLIOGRAFIA
(
BAUDI DI VESME A ), 1963-1968, Schede
Vesme. L’arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino.
BIMA
A., 1998, Copertine tipografiche
editoriali del ‘700 in Piemonte , in Bibliofilia
subalpina, Quaderno 1998, a cura di Francesco Malaguzzi.
CANAVESIO
W. ( a cura di ), 1999, Seicentina
Tipografi e libri nel Piemonte del ‘600, Torino.
CARUTTI
D., 1893, Storia della Città di
Pinerolo, Pinerolo.
PARISI
A.F, 1978, La tipografia pinerolese dal
1700 al 1800, Pinerolo.
SARTORI
C, 1993, I libretti italiani a stampa
dalle origini al 1800, Cuneo.
SOAVE
E, L’industria tipografica in Piemonte,
Torino, 1976.
VERNAZZA
G., 1859 (rist. anast. 1964 ), Dizionario
dei tipografi e dei principali correttori ed intagliatori che operarono negli
Stati di Terraferma e più specialmente in Piemonte sino all’anno 1821,
Torino.