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CD
news 09/2002
rockerilla 09/2001
mucchio 07/2001

rocksound 07/2001
blow up 07/2001
rumore 07/2001
tutto 07/2001

DEMO
baut batu estate '99
frantic 07/1999
rumore 04/1999
uds 02/1999
trippashake 1999
metal shock 07/1998
snort estate 1998
rockerilla 05/98

INTERVISTE
mucchio 12/2001
uds 09/2001
cuneo7 05/2001


RECENSIONI (in ordine cronologico)

News Spettacolo Torino (settembre 2002)
Partiti dalla nostra montuosa regione, i Lien Dezo sono andati lontano, dal Maometto musicale di turno: lavoro prodotto e registrato a Brooklyn (N.Y.) addirittura dal signor Martin Bisi. Premesse di tutto rispetto, quindi, per le undici tracce che compongono il loro nuovo CD che si presenta con un approccio un po' più rumoroso e "positivo" rispetto al passato, sorretto da morbide e delicate melodie. Accattivanti ballate rock, buone chitarre, voce maschile e femminile creano questa loro soffusa rivolta sonica, candida ribellione subacquea in acque fresche e limpide. Il disco, molto pulito e omogeneo (una sorta di nuovo noisy folk urbano) è stampato dalla milanese Fridge. Vale la pena di provare: tuffatevi dolcemente nell'acquario dell'anima. (Claudio Besia - Verovinile)

Rockerilla (settembre 2001)
Per produrli si è scomodato niente meno che Martin Bisi, il mitico maestro del noise già al lavoro con Sonic Youth, John Zorn, US Maple. Ed ecco che a due anni dalle sessions registrate presso i BC Studios di New York "Strange Revolt Underwater", l'atteso disco d'esordio dei cuneesi Lien Dezo - del quale "si rumoreggiava" già da tempo negli ambienti indie italiani - ha visto finalmente la luce, confermando in pieno le aspettative. Autori di un sound che riesce ad alternare attacchi furiosi remori di certo post punk d'Oltreoceano ('Lie", ColourbIind") ad improvvise "digressioni" nelle quali si può scorgere una chiara fascinazione per quiete alchimie psichedeliche di marca west-coastiana (sintomatiche "On Time" e la conclusiva "Rainbow"), i Lien Dezo non si limitano ad adattare stilemi già consolidati, ma attuano un percorso di ricerca estremamente personale che, partendo da basi eminentemente noise, varca i territori di un post rock cerebrale e oscuro, che si dipana tra geometrie slintiane e chitarre scomposte alla Don Caballero su cui s'innestano le vocals (spesso assai evocative) di Andrea Luciano ed Elena Gavotto Mauro. Un ottimo esordio, dunque, in grado di affiancarsi senza alcun timore reverenziale ai tanti prodotti d'importazione che invadono quotidianamente il nostro mercato. (Maurizio Marino)

Mucchio Selvaggio (3 luglio 2001)
Il loro nome è una corruzione dell'espressione francese "lien des eaux": il confluire delle acque. Chiara l'allusione all'attitudine dei Lien Dezo, sempre disposti a mescolare stili ed influenze, all'insegna di un rock energico ed abrasivo che non rinunci tuttavia ad un accattivante appeal melodico. Le registrazioni di "Strange Revolt Underwater" risalgono a ben due anni fa ma vedono la luce soltanto oggi, grazie all'interessamento della Fridge che licenzia il cd attraverso il suo marchio sussidiario Base. Per l'occasione si è scomodato addirittura Martin Bisi, vera icona del suono noise già al fianco di Sonic Youth e Cop Shoot Cop; grazie alla sua produzione - e forse anche all'aria newyorchese che il quintetto ha potuto saggiare nel corso delle session - l'album gode di un esacerbato respiro elettrico, dissonante e fragoroso al punto giusto, senza che vengano meno l'immediatezza di una forma canzone comunque definita e quell'istintività di cui ogni band dovrebbe far tesoro. Nel perfetto equilibrio dei suoni, nelle oblique tessiture delle chitarre, nell'alternanza delle voci (in inglese) maschile e femminile, si può scorgere il talento dell'ensemble cuneese ed il valore di questi undici travolgenti episodi. Un esordio davvero promettente, senz'altro al di sopra di numerosissime produzioni che continuano ad invaderci dall'estero. (Fabio Massimo Arati)

Rock Sound (luglio/agosto 2001)
Chitarra, basso, batteria, voce, trapani e altri rumori assortiti rappresentano il panorama musicale dei cuneesi Lien Dezo, al debutto dopo la partecipazione al sesto volume di "Soniche awenture'. Registrato e prodotto in quel di New York nientemeno che da Martin Bisi in persona (scegliete a caso tra Sonic Youth, Cop Shoot Cop, Swans e una buona parte della scena noise della grande mela), si pone indubbiamente come un buon punto di partenza per il quintetto, pur senza convincere del tutto. Mi è piaciuta soprattutto una certa approssimazione naif che spesso dona naturalezza alle canzoni ma è su quest'ultime che mi sento di consigliare un lavoro migliore. Capita più di una volta di scambiarle per dei buoni demo in attesa di una ripulita e di una maggiore messa a fuoco. Quando la parte pop si scatena si ottengono i risultati migliori ma accade ancora troppo raramente e pezzi come 'Shine" e "Direction made" mostrano le buone potenzialità che esistono all'interno dei Lien Dezo. Per ora siamo felici di tenerli d'occhio con cura. (Stefano Gilardino)

Blow Up (luglio/agosto 2001)
Fra i nomi presenti sulla detta raccolta (Soniche Avventure), i cuneesi Lien Dezo sono giunti anche all'album d'esordio. Un album di nome chitarristico potente e senza compromessi, vicino alla fiIosofia hard core, con un suono di chitarre saturo e violento, e ben costruito attorno ad una voce femminile aggressiva al punto giusto. Fanno bene i Lien Dezo a perseguire la loro politico di scelte (tant'è vero che hanno avuto credibilifa sufficiente per farsi produrre da Martin Bisi o Brooklyn), ma devono anche fare i conti col fatto che non ne può risultare un disco particolarmente moderno in suoni e idee. Per appassionati del genere, quindi. (Bizarre)

Rumore (luglio/agosto 2001)
Capriola d'atmosfere per agganciare i cuneesi Lien Dezo. Strange Revolt Underwater (Base/Fridge), registrato a New York sotto la supervisione di Martin Bisi, è rugginoso e buio, anche se gli episodi cantati a doppia voce maschile/femminile possono ricordare una versione claustrofobica degli X. (Maurizio Blatto)

Tutto (agosto 2001)
Sotto l'egida della Fridge, un gruppo italiano prodotto da Martìn Bisi, già al lavoro con Sonic Youth e Cop Shoot Cop. I Lien Dezo vengono da Cuneo, cantano in inglese e sono volati fino a New York per registrare il loro primo cd. Noise-pop diligente e capita pure che suonino un trapano. L'effetto più straniante Io dà la voce di Elena Gavotto Mauro, non sempre in adeguato rilievo, su Long Island Sound Of Love e Shine. Grace Slick a spasso con i Sonic Youth, per intenderci. La prossima volta, però, vogliamo l'italiano. (Jacopo Ghilardotti)

Baut' Batu (n.1 estate '99)
Mi sento come obbligato nel dire due parole sul gruppo autore di questo vecchio demo registrato nell'autunno del '97, perchè attualmente è ancora l'unica opera ufficiale dei Lien Dezo, che credo uno dei gruppi "più internazionali" della scena musicale pscichedeliche e dark, sostenute a tratti da schitarrate e ritmi groove-metal: esperimento pericoloso ma ottimamente riuscito grazie all'evidente naturalezza ed istintività con cui è stato concepito. Resto con curiosità in attesa dell'uscita del loro primo album, registrato quest'anno a New york negli studi dell'ex produttore dei Sonic Youth, Martin Bisi. (Federico Canibus)

Frantic (n.14 luglio '99)
E passiamo ora a più allegre note (si fa per dire) con i piemontesi Lien Dezo, pronuncia del francese lien des eaux - il confluire delle acque, a voler significare l'unirsi di diverse musiche ed influenze. In effetti, il gruppo, nato nel '96, è formato da elementi di ben diversa estrazione musicale; sezione ritmica proveniente dai Wasteland, storico gruppo gothic-rock di Torino; cantante e chitarristi di formazione jazz, blues e psichedelica. Al primo ascolto (forse ingannato da una non buonissima registrazione) non mi hanno detto molto, anzi... Per loro fortuna ho poi avuto il coraggio di risentire il nastro e scoprirlo alquanto interessante! Finalmente ho udito qualcosa di nuovo e originale rispetto ai vari gruppacci hard-ska-core-punk-metal presentati in questo numero. Lien Dezo: psichedelici e visionari, cantano in inglese (voci maschile e femminile), per poi lanciarsi in lunghe suite quasi solo strumentali (Mogwai?) che esplodono in momenti di terrorismo noise. Insomma un bel miscuglio sonoro da ascoltare più volte per entrarne in sintonia. Per chi cerca note nuove. (...) sicuramente la più bella sorpresa di questo numero (il redattore)

Rumore (circa aprile '99, su DemoCrazia)
...dei Lien Dezo è inutile che ve ne parli, si saranno già dati all'ippica! (Zombie Kid)

Uscita di Sicurezza (febbraio '99)
Un demotape che si mette in evidenza in virtù del profluvio di intuizioni e spunti a cui non rende giustizia la qualità della registrazione. La formazione cebana si rivela temeraria non sottraendosi all'influenza della propria attitudine devota alla sperimentazione. Esplosioni furiose ed ameni "fermo-immagine", noise ed acustica, stacchi, ripartenze, voci filtrate per accondiscendere una natura compositiva in perenne mutazione. Rimaniamo in attesa di un lavoro su più nobile supporto, forte di maggior cura in sede di produzione che, naturalmente, non limiti la loro indole effervescente. (Sergio Porracchia)

Trippa Shake (1999)
Definire i Lien Dezo è praticamente impossibile per me, ci trovi di tutto, dai Casadei ai Cannibal Corpse, passando per Frank Sinatra e i Nirvana, uno pseudo noise di ispirazione indefinibile, bravi sì, 'un c'è male. (Stefano Ballini "Mago Trippone")


Metal Shock (settembre '98)
Lien Dezo, contrazione delle parole francesi lien des eaux, traducibile in italiano come confluire delle acque; effettivamente i fiumi musicali che si fondono nei brani della band cuneese sono davvero molti, dal rock essenziale e ombroso perfettamente immerso negli anni ottanta di On Time, al female-grunge di Lie, in cui alla voce di Andrea Luciano, si sostituisce Elena Mauro in maniera davvero convincente. Colpisce il songwriting personale, una qualità purtroppo rara tra i musicisti del nostro paese così ammalati di esterofilia, ma anche l'etereogeneità dei pezzi, tra tutti Colourblind, interpretazione dell'idea noise-rock molto gradevole, soprattutto perchè giocata senza feedback. Alcune spigolosità vanno forse addolcite, e non mi dicano i Lien Dezo che le scolastiche distorsioni di chitarra utilizzate nella pur bella Sweetest Nightmare sono volute, ma sicuramente una tra le migliori ed originali nuove band indie rock ascoltate quest'anno. (Emanuele Rossi)

Snort (estate '98)
Decisamente positivo questo lavoro del gruppo di Ceva (CN), orientato su caratteristiche post-rock sviluppate in maniera interessante e piuttosto originale; aleggia un senso di follia indisciplinata che rende i 6 pezzi meno conducibili ad esempi illustri. Gli episodi migliori risultano essere "Colourblind" e "On Time", ma anche i restanti meritano senza dubbio un attento ascolto. I testi in inglese sono cantati alternativamente da Elena Mauro Gavotto ed Andrea Luciano (autore della maggior parte dei brani); buone le capacità strumentali (su tutte quelle rumoristico chitarristiche). Unico neo: la registrazione un po' deficitaria, che nasconde probabilmente molte altre buone idee. (Davide Pansolin)

Rockerilla (maggio '98)
Lien Dezo, proveniente da Ceva (CN) è un combo in cui militano alcuni Wasteland (Torino) dedito a un suono genericamente post-rock, i cui effetti flirtano spesso con un retroterra noise mid-eighties. Sei sono i brani del demo, divisi tra la voce femminile di Elena Gavotto (quelli riconducibili alla side più sonica e no-wave) e quella dell'autore di buona parte dei brani, Andrea Luciano. La vena compositiva è interessante, gli spunti, per quanto spesso non sviluppati con la necessaria attenzione, denotano una ricchezza di riferimenti sonori non comune (Colourblind su tutte). Una minore autoindulgenza ed un più accurato lavoro sull'esecuzione potranno permettergli ampi margini di sviluppo. (Andrea Dani)

 

Intervista su Uscita di Sicurezza, settembre 2001 (di Maurizio Marino)
Lien Dezo: L'America non è un sogno

1999: dopo aver ascoltato una cassetta inviatagli, Martin Bisi, produttore americano di fama mondiale (già al lavoro con Sonic Youth e Jonn Zorn), decide di produrre nei suoi studi di New York i oro album d'esordio. 2001: dopo lunghe vicissitudini "Strange Revolt Underwater' vede la luce per l'etichetta milanese Fridge... Questa, in sintesi, la storia dei cuneesi Lien Dezo, che dimostra come non sia poi così impossibile trasformare sogni in realtà. Ne abbiamo parlato con Andrea Luciano, cantante e chitarrista della band...
Ripercorriamo brevemente le tappe che vi hanno portato ad incidere 'Strange Revolt Underwater'. Com'è avvenuto l'incontro con Martin Bisi, uno dei più quo-tati produttori deII'underground americano?
"E' awenuto tutto piuttosto casualmente: dopo aver avuto l'indirizzo da un gruppo di Torino - i Larsen - abbiamo deciso di spedire a Bisi il nostro demotape registrato in casa. Una decina di giorni dopo, con nostra grande sorpresa, Bisi ci telefona e si dice subito disponibile a registrare il nostro album, proponendoci di raggiungerlo nei suoi studios newyorkesi. Nel giro di poco tempo voliamo in America e ci troviamo a registrare il disco. Dobbiamo dire che l'apporto di Martin a "Strange Revolt Underwater" è stato straordinario: egli non si è limitato a fare il suo lavoro di tecnico del suono, ma ha saputo consigliarci attivamente sulle scelte da operare, dando un contributo fondamentale alla resa finale dei testi e collaborando anche ai cori..."
Puoi spiegarci il significato del vostro nome?
"Lien Dezo deriva dalla parola francese 'lien des eaux", il confluire delle acque. Ci è subito piaciuto molto perché si tratta d un termine dalla sonorità strana", che non suggrrisce I'idea di un genere. Inoltre ci è piaciuto simboleggiare la nostra discendenza da ambiti com-pletamente diversi: Ugo, ad esempio, ascolta soprattutto rock anni '70, Elena è appassionata di dark e new wave, Marco e Fabrizio arrivavano da un gruppo dark-gotnic chiamato Wasteland, mentre io in precedenza suonavo essenzialmente musica jazz."
Del vostro album mi incuriosiscono molto la copertina e il titolo. A cosa si riferi-sce la 'strana rivolta subacquea"? C'è qualche relazione con i testi delle canzoni?
"La parola "Underwater" è strettamente collegata al nostro nome, e quindi al mondo acquatico,"Strange Revolt", invece, vuol rappresentare la "rivolta pacifica" che noi intendiamo portare avanti con la nostra musica. I testi non hanno un filo conduttore: nella maggior parte dei casi nascono da esperienze soggettive. In un caso - Direction Made - abbiamo voluto manifestare il nostro atteggiamento critico nei confronti della società americana contemporanea, sospesa tra un bigottismo esasperato e l'assurda difesa della pena di morte... La copertina, invece, è stata una diretta conseguenza dal titolo e vuol rappresentare questo strano mondo subacqueo..."
I vostri progetti futuri: concerti, festival e nuovi impegni discografici...
"A breve suoneremo all'interno di un festival rock al Bloom di Mezzago (Mi). Per il resto siamo in attesa dell'autunno per poter fissare con la Fridge una serie di date italiane. Dal punto di vista discografico stiamo componendo dei brani che potrebbero finire sul prossimo disco: tra le cose già pronte c'è una canzone in francese ispirata ad un episodio di un romanzo settecentesco di Rousseau".