RECENSIONI (in
ordine cronologico)
News Spettacolo
Torino (settembre
2002)
Partiti dalla nostra montuosa regione, i Lien Dezo sono andati lontano,
dal Maometto musicale di turno: lavoro prodotto e registrato a Brooklyn
(N.Y.) addirittura dal signor Martin Bisi. Premesse di tutto rispetto,
quindi, per le undici tracce che compongono il loro nuovo CD che si
presenta con un approccio un po' più rumoroso e "positivo"
rispetto al passato, sorretto da morbide e delicate melodie. Accattivanti
ballate rock, buone chitarre, voce maschile e femminile creano questa
loro soffusa rivolta sonica, candida ribellione subacquea in acque fresche
e limpide. Il disco, molto pulito e omogeneo (una sorta di nuovo noisy
folk urbano) è stampato dalla milanese Fridge. Vale la pena di
provare: tuffatevi dolcemente nell'acquario dell'anima. (Claudio
Besia - Verovinile)
Rockerilla
(settembre 2001)
Per produrli si è scomodato niente meno che Martin Bisi, il mitico maestro
del noise già al lavoro con Sonic Youth, John Zorn, US Maple. Ed ecco
che a due anni dalle sessions registrate presso i BC Studios di New
York "Strange Revolt Underwater", l'atteso disco d'esordio dei cuneesi
Lien Dezo - del quale "si rumoreggiava" già da tempo negli ambienti
indie italiani - ha visto finalmente la luce, confermando in pieno le
aspettative. Autori di un sound che riesce ad alternare attacchi furiosi
remori di certo post punk d'Oltreoceano ('Lie", ColourbIind") ad improvvise
"digressioni" nelle quali si può scorgere una chiara fascinazione per
quiete alchimie psichedeliche di marca west-coastiana (sintomatiche
"On Time" e la conclusiva "Rainbow"), i Lien Dezo non si limitano ad
adattare stilemi già consolidati, ma attuano un percorso di ricerca
estremamente personale che, partendo da basi eminentemente noise, varca
i territori di un post rock cerebrale e oscuro, che si dipana tra geometrie
slintiane e chitarre scomposte alla Don Caballero su cui s'innestano
le vocals (spesso assai evocative) di Andrea Luciano ed Elena Gavotto
Mauro. Un ottimo esordio, dunque, in grado di affiancarsi senza alcun
timore reverenziale ai tanti prodotti d'importazione che invadono quotidianamente
il nostro mercato. (Maurizio Marino)
Mucchio
Selvaggio (3 luglio 2001)
Il loro nome è una corruzione dell'espressione francese "lien des eaux":
il confluire delle acque. Chiara l'allusione all'attitudine dei Lien
Dezo, sempre disposti a mescolare stili ed influenze, all'insegna di
un rock energico ed abrasivo che non rinunci tuttavia ad un accattivante
appeal melodico. Le registrazioni di "Strange Revolt Underwater" risalgono
a ben due anni fa ma vedono la luce soltanto oggi, grazie all'interessamento
della Fridge che licenzia il cd attraverso il suo marchio sussidiario
Base. Per l'occasione si è scomodato addirittura Martin Bisi, vera icona
del suono noise già al fianco di Sonic Youth e Cop Shoot Cop; grazie
alla sua produzione - e forse anche all'aria newyorchese che il quintetto
ha potuto saggiare nel corso delle session - l'album gode di un esacerbato
respiro elettrico, dissonante e fragoroso al punto giusto, senza che
vengano meno l'immediatezza di una forma canzone comunque definita e
quell'istintività di cui ogni band dovrebbe far tesoro. Nel perfetto
equilibrio dei suoni, nelle oblique tessiture delle chitarre, nell'alternanza
delle voci (in inglese) maschile e femminile, si può scorgere il talento
dell'ensemble cuneese ed il valore di questi undici travolgenti episodi.
Un esordio davvero promettente, senz'altro al di sopra di numerosissime
produzioni che continuano ad invaderci dall'estero. (Fabio Massimo
Arati)
Rock
Sound (luglio/agosto 2001)
Chitarra, basso, batteria, voce, trapani e altri rumori assortiti rappresentano
il panorama musicale dei cuneesi Lien Dezo, al debutto dopo la partecipazione
al sesto volume di "Soniche awenture'. Registrato e prodotto in quel
di New York nientemeno che da Martin Bisi in persona (scegliete a caso
tra Sonic Youth, Cop Shoot Cop, Swans e una buona parte della scena
noise della grande mela), si pone indubbiamente come un buon punto di
partenza per il quintetto, pur senza convincere del tutto. Mi è piaciuta
soprattutto una certa approssimazione naif che spesso dona naturalezza
alle canzoni ma è su quest'ultime che mi sento di consigliare un lavoro
migliore. Capita più di una volta di scambiarle per dei buoni demo in
attesa di una ripulita e di una maggiore messa a fuoco. Quando la parte
pop si scatena si ottengono i risultati migliori ma accade ancora troppo
raramente e pezzi come 'Shine" e "Direction made" mostrano le buone
potenzialità che esistono all'interno dei Lien Dezo. Per ora siamo felici
di tenerli d'occhio con cura. (Stefano Gilardino)
Blow
Up (luglio/agosto 2001)
Fra i nomi presenti sulla detta raccolta (Soniche Avventure),
i cuneesi Lien Dezo sono giunti anche all'album d'esordio. Un album
di nome chitarristico potente e senza compromessi, vicino alla fiIosofia
hard core, con un suono di chitarre saturo e violento, e ben costruito
attorno ad una voce femminile aggressiva al punto giusto. Fanno bene
i Lien Dezo a perseguire la loro politico di scelte (tant'è vero che
hanno avuto credibilifa sufficiente per farsi produrre da Martin Bisi
o Brooklyn), ma devono anche fare i conti col fatto che non ne può risultare
un disco particolarmente moderno in suoni e idee. Per appassionati del
genere, quindi. (Bizarre)
Rumore
(luglio/agosto 2001)
Capriola d'atmosfere per agganciare i cuneesi Lien Dezo. Strange Revolt
Underwater (Base/Fridge), registrato a New York sotto la supervisione
di Martin Bisi, è rugginoso e buio, anche se gli episodi cantati a doppia
voce maschile/femminile possono ricordare una versione claustrofobica
degli X. (Maurizio Blatto)
Tutto
(agosto 2001)
Sotto l'egida della Fridge, un gruppo italiano prodotto da Martìn Bisi,
già al lavoro con Sonic Youth e Cop Shoot Cop. I Lien Dezo vengono da
Cuneo, cantano in inglese e sono volati fino a New York per registrare
il loro primo cd. Noise-pop diligente e capita pure che suonino un trapano.
L'effetto più straniante Io dà la voce di Elena Gavotto Mauro,
non sempre in adeguato rilievo, su Long Island Sound Of Love e Shine.
Grace Slick a spasso con i Sonic Youth, per intenderci. La prossima
volta, però, vogliamo l'italiano. (Jacopo Ghilardotti)
Baut'
Batu (n.1 estate '99)
Mi sento come obbligato nel dire due parole sul gruppo autore di questo
vecchio demo registrato nell'autunno del '97, perchè attualmente
è ancora l'unica opera ufficiale dei Lien Dezo, che credo uno
dei gruppi "più internazionali" della scena musicale
pscichedeliche e dark, sostenute a tratti da schitarrate e ritmi groove-metal:
esperimento pericoloso ma ottimamente riuscito grazie all'evidente naturalezza
ed istintività con cui è stato concepito. Resto con curiosità
in attesa dell'uscita del loro primo album, registrato quest'anno a
New york negli studi dell'ex produttore dei Sonic Youth, Martin Bisi.
(Federico Canibus)
Frantic (n.14 luglio '99)
E passiamo ora a più allegre note (si fa per dire) con i piemontesi
Lien Dezo, pronuncia del francese lien des eaux - il confluire delle
acque, a voler significare l'unirsi di diverse musiche ed influenze.
In effetti, il gruppo, nato nel '96, è formato da elementi di
ben diversa estrazione musicale; sezione ritmica proveniente dai Wasteland,
storico gruppo gothic-rock di Torino; cantante e chitarristi di formazione
jazz, blues e psichedelica. Al primo ascolto (forse ingannato da una
non buonissima registrazione) non mi hanno detto molto, anzi... Per
loro fortuna ho poi avuto il coraggio di risentire il nastro e scoprirlo
alquanto interessante! Finalmente ho udito qualcosa di nuovo e originale
rispetto ai vari gruppacci hard-ska-core-punk-metal presentati in questo
numero. Lien Dezo: psichedelici e visionari, cantano in inglese (voci
maschile e femminile), per poi lanciarsi in lunghe suite quasi solo
strumentali (Mogwai?) che esplodono in momenti di terrorismo noise.
Insomma un bel miscuglio sonoro da ascoltare più volte per entrarne
in sintonia. Per chi cerca note nuove. (...) sicuramente la più
bella sorpresa di questo numero (il redattore)
Rumore
(circa aprile '99, su DemoCrazia)
...dei Lien Dezo è inutile che ve ne parli, si saranno già
dati all'ippica! (Zombie Kid)
Uscita di Sicurezza (febbraio '99)
Un demotape che si mette in evidenza in virtù del profluvio di
intuizioni e spunti a cui non rende giustizia la qualità della
registrazione. La formazione cebana si rivela temeraria non sottraendosi
all'influenza della propria attitudine devota alla sperimentazione.
Esplosioni furiose ed ameni "fermo-immagine", noise ed acustica,
stacchi, ripartenze, voci filtrate per accondiscendere una natura compositiva
in perenne mutazione. Rimaniamo in attesa di un lavoro su più
nobile supporto, forte di maggior cura in sede di produzione che, naturalmente,
non limiti la loro indole effervescente. (Sergio Porracchia)
Trippa Shake (1999)
Definire i Lien Dezo è praticamente impossibile per me, ci trovi
di tutto, dai Casadei ai Cannibal Corpse, passando per Frank Sinatra
e i Nirvana, uno pseudo noise di ispirazione indefinibile, bravi sì,
'un c'è male. (Stefano Ballini "Mago Trippone")
Metal
Shock (settembre '98)
Lien Dezo, contrazione delle parole francesi lien des eaux, traducibile
in italiano come confluire delle acque; effettivamente i fiumi musicali
che si fondono nei brani della band cuneese sono davvero molti, dal
rock essenziale e ombroso perfettamente immerso negli anni ottanta di
On Time, al female-grunge di Lie, in cui alla voce di Andrea Luciano,
si sostituisce Elena Mauro in maniera davvero convincente. Colpisce
il songwriting personale, una qualità purtroppo rara tra i musicisti
del nostro paese così ammalati di esterofilia, ma anche l'etereogeneità
dei pezzi, tra tutti Colourblind, interpretazione dell'idea noise-rock
molto gradevole, soprattutto perchè giocata senza feedback. Alcune
spigolosità vanno forse addolcite, e non mi dicano i Lien Dezo
che le scolastiche distorsioni di chitarra utilizzate nella pur bella
Sweetest Nightmare sono volute, ma sicuramente una tra le migliori ed
originali nuove band indie rock ascoltate quest'anno. (Emanuele Rossi)
Snort (estate '98)
Decisamente positivo questo lavoro del gruppo di Ceva (CN), orientato
su caratteristiche post-rock sviluppate in maniera interessante e piuttosto
originale; aleggia un senso di follia indisciplinata che rende i 6 pezzi
meno conducibili ad esempi illustri. Gli episodi migliori risultano
essere "Colourblind" e "On Time", ma anche i restanti
meritano senza dubbio un attento ascolto. I testi in inglese sono cantati
alternativamente da Elena Mauro Gavotto ed Andrea Luciano (autore della
maggior parte dei brani); buone le capacità strumentali (su tutte
quelle rumoristico chitarristiche). Unico neo: la registrazione un po'
deficitaria, che nasconde probabilmente molte altre buone idee. (Davide
Pansolin)
Rockerilla
(maggio '98)
Lien Dezo, proveniente da Ceva (CN) è un combo in cui militano
alcuni Wasteland (Torino) dedito a un suono genericamente post-rock,
i cui effetti flirtano spesso con un retroterra noise mid-eighties.
Sei sono i brani del demo, divisi tra la voce femminile di Elena Gavotto
(quelli riconducibili alla side più sonica e no-wave) e quella
dell'autore di buona parte dei brani, Andrea Luciano. La vena compositiva
è interessante, gli spunti, per quanto spesso non sviluppati
con la necessaria attenzione, denotano una ricchezza di riferimenti
sonori non comune (Colourblind su tutte). Una minore autoindulgenza
ed un più accurato lavoro sull'esecuzione potranno permettergli
ampi margini di sviluppo. (Andrea Dani)