|
ROMA. Il professore riposa con espressione serena,
i lineamenti distesi, gli angoli della bocca che sembrano quasi
abbozzare un sorriso. Un Gesù crocifisso in legno scuro veglia su
di lui. Luigi Gedda si è spento martedì sera a casa sua, in largo
dei Monti Parioli 5, a Roma. Aveva 98 anni. Lascia la vedova, signora
Teodolinda Romano, e una vita spesa per i valori in cui credeva.
Tra i primi a rendergli omaggio, già venerdì sera, il cardinale
Fiorenzo Angelini e il professor Maltarello, amici di sempre.
Ma ieri, nell'abitazione immersa nel verde e
nella tranquillità dei Parioli, in tanti si sono recati a rendere
l'ultimo omaggio all'uomo, al cristiano, allo studioso, al combattente
per la libertà. Numerosi i medici e gli scienziati, colleghi e amici.
Ma, come testimonia il registro delle firme, anche molta gente comune,
cittadini che conoscono la storia e che gli hanno voluto esprimere
gratitudine.
L'Azione Cattolica, che Gedda guidò in anni molto
difficili, lo ha invece voluto ringraziare così: "C'è un patrimonio
di vita, di speranza, di testimonianza e di esperienza che l'Azione
Cattolica ha ricevuto da coloro che hanno preceduto l'attuale generazione
- dichiarato la presidente Paola Bignardi -; Luigi Gedda appartiene
a coloro che hanno contribuito a edificare l'associazione di oggi".
Infatti, "nel clima culturale ed ecclesiale del
suo tempo - ha proseguito la Bignardi - Gedda ha contribuito a dare
ai giovani il senso della coerenza tra l'impegno di cristiani e
quello di cittadini. Ai laici dell'Azione Cattolica di oggi, la
sua testimonianza ricorda che un laico cristiano non può prescindere
dalle sue responsabilità di cittadino".
Tra i primi a rendere omaggio alla salma, ieri
mattina, il professor Domenico Di Virgilio, presidente dell'Associazione
medici cattolici che proprio Gedda fondò e guidò per oltre 30 anni
"Lo conobbi tanti anni fa - ha ricordato Di Virgilio - e gli sarò
sempre riconoscente per i suoi insegnamenti. Vorrei sottolineare
la splendida intuizione che il professor Gedda ebbe nel lontano
1944, quando insieme ad altri decise di fondare la nostra Associazione.
Ebbene, quei principi che lui allora pose alla base della nostra
attività si sono rivelati formidabili. E premonitori, perché a distanza
di 56 anni sono ancora attuali, imprescindibili".
La strada tracciata da Gedda, secondo Di Virgilio,
ha il suo punto di partenza "nella piena fedeltà al Magistero della
Chiesa" e prosegue attraverso "valori che vanno anche al di là della
fede, a cominciare dal rispetto assoluto della vita umana". Pure
nell'impegno politico, con i Comitati civici, il professore "seppe
testimoniare lo slancio verso la libertà, restando slegato da visioni
strettamente partitiche odi schieramento". Per questo - ha concluso
Di Virgilio - Gedda è stato una punta di diamante e un esempio per
tutti".
Ieri sera, alla Domus Pacis, c'è stata una veglia
di preghiera per il professore. I funerali saranno celebrati questa
mattina alle 11 da monsignor Agostino Superbo, assistente generale
dell'Azione cattolica, nella Chiesa di Sant'Eugenio in via delle
Belle Arti.
|
|