GEDDA, UN ITALIANO VERO
SCOMPARE A 98 ANNI LA GUIDA DELL'AZIONE CATTOLICA NEGLI ANNI D'ORO
 
articolo di Danilo Paolini

da "Avvenire" del 28 settembre 2000

 
 

ROMA. Il professore riposa con espressione serena, i lineamenti distesi, gli angoli della bocca che sembrano quasi abbozzare un sorriso. Un Gesù crocifisso in legno scuro veglia su di lui. Luigi Gedda si è spento martedì sera a casa sua, in largo dei Monti Parioli 5, a Roma. Aveva 98 anni. Lascia la vedova, signora Teodolinda Romano, e una vita spesa per i valori in cui credeva. Tra i primi a rendergli omaggio, già venerdì sera, il cardinale Fiorenzo Angelini e il professor Maltarello, amici di sempre.

Ma ieri, nell'abitazione immersa nel verde e nella tranquillità dei Parioli, in tanti si sono recati a rendere l'ultimo omaggio all'uomo, al cristiano, allo studioso, al combattente per la libertà. Numerosi i medici e gli scienziati, colleghi e amici. Ma, come testimonia il registro delle firme, anche molta gente comune, cittadini che conoscono la storia e che gli hanno voluto esprimere gratitudine.

L'Azione Cattolica, che Gedda guidò in anni molto difficili, lo ha invece voluto ringraziare così: "C'è un patrimonio di vita, di speranza, di testimonianza e di esperienza che l'Azione Cattolica ha ricevuto da coloro che hanno preceduto l'attuale generazione - dichiarato la presidente Paola Bignardi -; Luigi Gedda appartiene a coloro che hanno contribuito a edificare l'associazione di oggi".

Infatti, "nel clima culturale ed ecclesiale del suo tempo - ha proseguito la Bignardi - Gedda ha contribuito a dare ai giovani il senso della coerenza tra l'impegno di cristiani e quello di cittadini. Ai laici dell'Azione Cattolica di oggi, la sua testimonianza ricorda che un laico cristiano non può prescindere dalle sue responsabilità di cittadino".

Tra i primi a rendere omaggio alla salma, ieri mattina, il professor Domenico Di Virgilio, presidente dell'Associazione medici cattolici che proprio Gedda fondò e guidò per oltre 30 anni "Lo conobbi tanti anni fa - ha ricordato Di Virgilio - e gli sarò sempre riconoscente per i suoi insegnamenti. Vorrei sottolineare la splendida intuizione che il professor Gedda ebbe nel lontano 1944, quando insieme ad altri decise di fondare la nostra Associazione. Ebbene, quei principi che lui allora pose alla base della nostra attività si sono rivelati formidabili. E premonitori, perché a distanza di 56 anni sono ancora attuali, imprescindibili".

La strada tracciata da Gedda, secondo Di Virgilio, ha il suo punto di partenza "nella piena fedeltà al Magistero della Chiesa" e prosegue attraverso "valori che vanno anche al di là della fede, a cominciare dal rispetto assoluto della vita umana". Pure nell'impegno politico, con i Comitati civici, il professore "seppe testimoniare lo slancio verso la libertà, restando slegato da visioni strettamente partitiche odi schieramento". Per questo - ha concluso Di Virgilio - Gedda è stato una punta di diamante e un esempio per tutti".

Ieri sera, alla Domus Pacis, c'è stata una veglia di preghiera per il professore. I funerali saranno celebrati questa mattina alle 11 da monsignor Agostino Superbo, assistente generale dell'Azione cattolica, nella Chiesa di Sant'Eugenio in via delle Belle Arti.