BERLUSCONI E COLLETTI: CONTRIBUÌ ALLA LIBERTÀ DELLA NAZIONE
 
articolo di -non disponibile-

da "Il Tempo" del 28 settembre 2000

 
 

Commosso cordoglio ma anche valutazioni sul ruolo di Gedda nella storia italiana del dopoguerra nelle dichiarazioni a caldo di politici e intellettuali.

Il presidente del Senato, Nicola Mancino, lo ha delinito "testimone sempre coerente della sua fede cristiana".

"Con Gedda scompare un protagonista della battaglia per la libertà e la democrazia, un artefice della permanenza dell'Italia nel campo delle nazioni libere dell'Occidente, ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, che ha aggiunto: "Sapremo raccogliere il suo testimone".

"La Chiesa dovrebbe santificare Gedda e non La Pira", ha dichiarato don Baget Bozza, che ha sottolineato: "Sconfisse i comunisti ma non ha mai raccolto la riconoscenza della Dc".

Il filosofo Lucio Colletti ha rilevato che Gedda "ebbe un ruolo storico fondamentale: preparò il clamoroso risultato del 18 aprile da cui è dipeso il futuro dell'Italia". Di diverso parere lo storico Denis Mack Smith per il quale è esagerato parlare di Gedda "come artefice assoluto della sconfitta del Fronte Popolare".

L'Osservatore Romano ha dedicato a Gedda un'intera pagina, soffermandosi con ampiezza anche sui suoi meriti scientifici.