QUELLA EREDITA' GIA' CONTESA
 
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da "La Repubblica" del 28 settembre 2000

 
 

ROMA - La morte di Luigi Gedda ha provocato molte reazioni e rinfocolato polemiche. L'ex presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, ricorda il "testimone dei valori cristiani", mentre Silvio Berlusconi si dice pronto a raccogliere la sua eredità "in difesa della libertà e dei valori della nostra tradizione cristiane".

Anche Marco Taradash, deputato di Forza Italia, evoca la "ferrea determinazione" che consentì all'Italia "di non cadere nella rete del comunismo diretto da Mosca". E anche quando promosse il referendum sul divorzio, a giudizio di Taradash (che ha militato nel partito radicale), Gedda ebbe, paradossalmente, un ruolo positivo.

Un telegramma alla famiglia è stato inviato dal presidente del Senato, Nicola Mancino e un lungo articolo di monsignor Luigi Angelini compare sull'Osservatore romano.

Raffaele Cananzi, deputato del Ppi ed ex presidente dell'Azione cattolica, ha sottolineato, polemizzando con Berlusconi, quanto la visione della solidarietà che Gedda manifestava non fosse "certamente quella di Forza Italia".