E' STATO UN VERO COMBATTENTE
MA SEPPE DIMETTERSI CON STILE
 
articolo di Carlo Grande

da "La Stampa" del 28 settembre 2000

 
 

"Gedda ha avuto la disgrazia di essere troppo longevo, così quand’è morto tutti pensavano fosse scomparso già da 15 anni".
Così, con un certo understatement, Valentino Parlato commenta la morte dell’ ex presidente dell’Azione Cattolica.

“Fu un personaggio importantissimo agli inizi della Repubblica, nel momento cruciale del 18 aprile, con i suoi comitati civici, con “l’organizzazione combattente” di Pio XII, una vera e propria “milizia”. Poi - prosegue Parlato - ci fu il grande cambiamento, la dc “cambiò di spalla il fucile”: Fanfani si liberò di lui e liberò la democrazia cristiana dalla sua tutela e anche da quella del Vaticano. Anche se, così facendo, “arruolò” personaggi come Enrico Mattei”.

Su Gedda, Parlato ammette di avere ricordi “un po’ vaghi”: «l’ho incontrato negli Anni Settanta – spiega -quando era già completamente uscito di scena. Era scontento e incerto, non apprezzava il “nuovo” modo di condurre la politica. Gedda fu un combattente, un uomo dei “tempi di ferro”. Gli va riconosciuto il
merito di essersi lasciato mettere fuori campo senza rompere le scatole, senza brigare per diventare onorevole o sottosegretario: una cosa rara, con i tempi che corrono”.

Gedda, che era anche medico genetista, si mise a lavorare nell’ “Istituto di gemellologia Gregorio Mendel”, da lui fondato nel 1943 a Roma. Dagli anni Quaranta ad oggi l’Istituto (che ha recentemente in informatizzazione il più vasto registro italiano dei gemelli) ha collezionato 22mila cartelle cliniche: su ogni coppia di gemelli sono stati eseguiti anche studi epidemiologici.

“Gedda - sottolinea Parlato - continuò a seguire anche le sue associazioni religiose. Aveva stile, uno stile che ci avvicinò in alcuni incontri: era interessato alle cose del manifesto, e per questo mi espresse molti apprezzamenti politici. Da questi incontri capii che era una persona interessante, niente affatto noiosa: un uomo di spessore, uno con il quale era piacevole discutere”.