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Luigi Gedda è morto a 98 anni, l'altro ieri sera,
a Roma. E' stato in tutto e per tutto un Grande Vecchio, influente,
potente, instancabile. Un uomo dell'Italia Anni Cinquanta, che ha
potuto e contato molto. Medico, ricercatore e studioso (autore di
oltre 700 lavori scientifici), presidente dell'Azione cattolica,
fondatore della Società operaia per l'evangelizzazione, fu il padre
di quel collateralismo cattolico e di quei formidabili Comitati
civici - da lui creati su incarico diretto di papa Pio XII - che
ebbero un ruolo fondamentale per la vittoria della Dc nelle elezioni
del 18 aprile 1948. Due anni dopo Gedda trasformò il giubileo in
una grande manifestazione, il raduno dei "baschi verdi" resta negli
archivi storici come la più grande iniziativa anticomunista del
mondo occidentale. Il suo declino cominciò nel 1958 quando, con
la designazione di papa Giovanni XXIII, il suo ruolo venne ridimensionato.
Negli ultimi anni, il giudice Felice Casson lo aveva ascoltato,
come testimone, in rapporto ad alcuni episodi legati alla vicenda
della Gladio.
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